I destini dell'umanità e dell'universo
sono intrecciati alla sovranità del Creatore,
saldamente legati alle Sue orchestrazioni;
mai separati dalla Sua autorità.
Attraverso le leggi di tutte le cose,
l'uomo comprende le orchestrazioni e la sovranità del Creatore;
tramite regole di sopravvivenza percepisce il Suo governo;
dal destino delle cose sa i modi in cui
Egli esercita la Sua sovranità e le controlla.
È secondo le Sue leggi, le Sue regole divine
che tutte le creature vivono e si moltiplicano,
generazione dopo generazione.
È questa la vera incarnazione dell'autorità del Creatore?
Nella vita degli uomini e di tutte le cose,
l'uomo sperimenta le Sue disposizioni
per tutte le cose e per gli esseri viventi,
e testimonia davvero il modo in cui
tali disposizioni sostituiscano leggi,
poteri, forze e istituzioni.
Sapendo ciò, l'umanità è costretta a riconoscere
che la Sua sovranità non può essere violata
da alcun essere creato,
che nessuna forza può interferire o alterare gli eventi
prestabiliti dal Creatore.
È secondo le Sue leggi, le Sue regole divine
che tutte le creature vivono e si moltiplicano,
generazione dopo generazione.
È questa la vera incarnazione dell'autorità del Creatore?
Sebbene l'uomo veda, nelle leggi oggettive, la Sua sovranità
per gli eventi e le cose,
chi può afferrare la Sua sovranità sull'universo?
Chi può conoscere, ed accettare le Sue disposizioni
per il proprio destino e sottomettervisi davvero?
Chi, avendo creduto nella sovranità del Creatore
riconoscerà e crederà
che Egli detta il destino della vita umana?
Chi è davvero in grado di comprendere
che il destino dell'uomo è nelle mani del Creatore?
È secondo le Sue leggi, le Sue regole divine
che tutte le creature vivono e si moltiplicano,
generazione dopo generazione.
È questa la vera incarnazione dell'autorità del Creatore?
da "Seguire l'Agnello e cantare dei canti nuovi"