Salvare un matrimonio dopo un tradimento
La mia infanzia è trascorsa tra i litigi dei miei genitori. Non so quante notti io sia stata svegliata dalle loro liti. Da allora, il mio più grande desiderio era sempre stato quello di avere una famiglia felice. L’età giusta per sposarmi arrivò in un batter d’occhio. Un mio parente mi presentò un potenziale compagno, dicendomi: “Questo giovane uomo è onesto con gli altri, virtuoso e competente…”. Pensai che se fosse stato buono con me e mi avesse dato una famiglia felice, per me sarebbe stato abbastanza. Pertanto, acconsentii a sposarlo.
Ricevetti la felicità sperata
Al nostro matrimonio, un anno dopo, mio marito giurò davanti a mia madre che mi avrebbe trattata bene per tutta la vita. La sua attitudine così seria mi commosse e mi sentii immensamente felice. Dopo il matrimonio, mio marito mi trattò sempre bene e si mostrò sempre molto premuroso. Anche io mi prendevo cura della nostra famiglia con tutto il cuore, senza lasciare che le difficoltà mi amareggiassero. Quando nostro figlio aveva qualche mese, mio suocero riuscì, tramite conoscenze, a far entrare mio marito in un programma di studio in medicina della durata di tre anni. Da allora, tutti i mestieri ricaddero sulle mie spalle. Strinsi i denti e affrontai tutto, col pensiero che per il bene della mia famiglia sarebbe valsa la pena affrontare qualsiasi difficoltà. Inoltre, mio marito spesso mi lodava in presenza di altre persone, cosa che mi dava grande conforto.
La mia felicità svanì come una bolla scoppiata
Tuttavia, quella vita felice non durò molto. Dopo la laurea, mio marito iniziò a lavorare come internista alla clinica locale. Più il suo giro di amici si allargava, più capitava che mangiasse, bevesse fuori e andasse alla ricerca di piacere con ogni tipo di persone, e spesso stava fuori tutta la notte. Una notte, più o meno alle due, il cellulare di mio marito squillò. Risposi io e sentii che era una donna del nostro villaggio. Quando le chiesi di cosa volesse parlare con mio marito, lei rispose: “Niente…”. Esitò e non disse più nulla, poi riagganciò. Il cuore mi batté forte per molto tempo. Guardai mio marito che dormiva profondamente accanto a me e avrei voluto svegliarlo per chiedergli spiegazioni. Non ne ebbi il coraggio: come mi sarei comportata se si fosse trattato di una storia e mio marito l’avesse ammessa? Cosa sarebbe successo alla nostra famiglia e a nostro figlio? E se non fosse stato vero, il mio giudizio affrettato avrebbe rovinato il rapporto con mio marito? Quella notte mi sentii davvero addolorata. Alla fine scelsi di sopportare tutto senza dire niente, per preservare l’armonia della nostra famiglia, e sperai che mio marito mi restasse fedele.
Qualche giorno dopo quell’episodio, mi recai alla clinica per vedere mio marito. Lui era al cellulare, ma appena mi vide riattaccò. Gli chiesi chi fosse, ma lui non rispose. Iniziai a insistere perché mi desse il telefono, perché volevo controllare di persona, ma lui si arrabbiò e lo distrusse. Il suo comportamento mi trafisse al cuore. Allora mi era davvero stato infedele. Io però ero riluttante all’idea di lasciarlo, perché volevo che mio figlio avesse una famiglia completa. Perciò, ancora una volta, decisi di restare in silenzio e ingoiare il mio orgoglio. Da quel momento non vissi più in maniera frugale: iniziai a vestirmi bene, a usare cosmetici costosi e a comprare indumenti di marca. Avevo intenzione di riprendermi l’amore di mio marito in quel modo.
In seguito, mio marito si lamentò del fatto che, lavorando lì al villaggio, percepisse uno stipendio troppo basso; voleva uscire dal villaggio per fare affari coi suoi amici. Io acconsentii, perché per lui avrebbe significato guadagnare più soldi per mantenere la famiglia. Tornò parecchi mesi dopo. Una notte, a mezzanotte, il suo telefono squillò e io risposi. Quasi non avevo ancora finito di dire “pronto”, che all’altro capo riattaccò. Quella telefonata mi insospettì. All’alba chiamai il socio in affari di mio marito, il quale mi disse: “Tuo marito tempo fa ha vissuto con quella donna. Il figlio di lei lo chiamava ‘Papà’. Ho cercato di farlo ragionare, anche i tuoi suoceri sanno di questa faccenda…”. Ascoltavo quelle parole ed ero scioccata, non volevo credere che fosse vero. Le lacrime mi rigavano il volto copiose. Per tutti quegli anni mi ero impegnata moltissimo per prendermi cura di mio marito e della nostra famiglia, mentre lui aveva una relazione con un’altra donna. Persino i miei suoceri lo sapevano e non avevano detto niente: ero rimasta l’unica all’oscuro. Guardai il cielo e sospirai, gridando silenziosamente: “Che cosa significa tutto ciò? Voglio solo una famiglia felice e completa. I miei sforzi erano sinceri, allora perché in cambio ho ottenuto solo che mio marito mi tradisse e mi facesse soffrire?”. Era un grande insulto alla mia integrità e alla mia dignità: non avevo il coraggio di mostrare la faccia in pubblico. Odiavo profondamente mio marito e quella donna, e spesso pensavo: “Se la incontrassi risolverei la questione con la forza. È stata lei a rovinare la mia famiglia e a causarmi tutto questo dolore”.
Nel mezzo della degenerazione, Dio mi ha salvata in tempo
In seguito, per evitare che la gente mi ridesse dietro, iniziai a mascherare il mio dolore: mi costringevo a sorridere davanti ad amici e colleghi, ma piangevo amaramente quando ero da sola. Non volevo che mio figlio soffrisse per via dei problemi dei suoi genitori, perciò mi sforzai moltissimo per fare in modo che avesse una famiglia completa. La cosa però mi lasciava talmente esausta che me ne andavo in giro come uno zombie. Non avevo più voglia di prendermi cura di quella famiglia e, quando mi sentivo vuota, cercavo di desensibilizzarmi bevendo alcolici, pensando che da ubriaca non sarei stata così rancorosa. Iniziai anche a giocare online e feci amicizia con un uomo. Riversammo i nostri pensieri l’uno sull’altra e, quando gli raccontai del mio dolore, lui mi disse preoccupato: “Poche donne sono tanto buone come te in questo momento. Tuo marito non tiene a te, il che prova che è un pazzo. Non puoi tenere il piede in due scarpe…”. Le sue parole mi toccarono profondamente. Pensai che avesse ragione: dal momento che mio marito poteva decidere il proprio stile di vita, potevo farlo anche io. Iniziammo a condividere sempre di più come amici e, qualche volta, quando accendevo il computer e vedevo che era offline, provavo un senso di perdita per qualche ragione sconosciuta. Capii di essermi innamorata di quell’uomo. Ero in agonia. Pensavo di alleviare il mio dolore sfogandomi con un estraneo, ma non mi sarei mai aspettata di precipitare in un altro dolorosissimo vortice di emozioni. Immediatamente, un senso di vuoto, di disperazione, conflitto e perdita mi invasero la mente, e non sapevo come reagire a tutto ciò…
In un momento in cui ero perplessa, smarrita per le strade della mia vita, la salvezza di Dio scese su di me. Uno dei miei compagni di classe mi introdusse al Vangelo del Regno di Dio. Vidi queste parole di Dio: “L’Onnipotente ha pietà di questi esseri umani che soffrono profondamente. Allo stesso tempo, Egli è stanco di queste persone senza consapevolezza, perché deve aspettare troppo a lungo per ricevere una risposta da loro. Egli vuole cercare, cercare il tuo cuore e il tuo spirito. Vuole portarti acqua e cibo e svegliarti, in modo che tu non abbia più né sete né fame. Quando sarai stanco e quando comincerai a sentire la desolazione di questo mondo, non essere perplesso, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, accoglierà il tuo arrivo in qualsiasi momento. Egli è al tuo fianco che osserva e aspetta il tuo ritorno. Egli attende il giorno in cui, a un tratto, ti tornerà la memoria: quando diventerai cosciente del fatto che sei venuto da Dio, che a un certo punto ti sei perso in qualche modo, cadendo privo di conoscenza a lato della strada, e poi del fatto che inconsapevolmente avevi un ‘padre’. Ti renderai inoltre conto del fatto che l’Onnipotente è stato sempre a guardare, in attesa costante del tuo ritorno. […]”. Il mio cuore fu riscaldato dalle parole di Dio; le lacrime iniziarono a scorrermi sulle guance e io non riuscivo a fermarle. Finalmente compresi che non ero una persona che nessuno amava, o a cui nessuno teneva, e che Dio non Si era mai allontanato da me; era rimasto al mio fianco tutto il tempo per proteggermi, aiutarmi e provvedere a me. Nella profondità del mio dolore e della mia disperazione, era stata la mano di Dio a salvarmi dall’abisso della sofferenza, e ciò mi fece percepire l’amore di Dio e la Sua preoccupazione per me, e grazie alle parole di Dio vidi ancora speranza nella mia vita.
Alla ricerca della causa primaria della mia agonia
In seguito, vidi queste parole di Dio che dicevano: “Una dopo l’altra, tutte queste tendenze generano una malvagia influenza che degenera continuamente gli uomini, abbassando sempre più i loro valori morali e la qualità del loro carattere, fino al punto da poter affermare che la maggioranza delle persone ora non ha integrità, né umanità, né coscienza e men che meno ragione. […] Quando il vento di una tendenza comincia a soffiare, forse solo un esiguo numero di persone ne diventerà il portavoce. Cominciano con il fare questo tipo di cose, accettando questo tipo di idea o di prospettiva. La maggioranza delle persone, tuttavia, in totale inconsapevolezza, sarà ancora continuamente infettata, assimilata e attratta da questo tipo di tendenza, finché tutti quanti inconsapevolmente e involontariamente non l’accetteranno e non ne saranno sommersi e controllati. Per l’uomo che non è del tutto sano nel corpo e nella mente, che non sa mai cosa sia la verità, che non sa riconoscere la differenza tra cose positive e negative, questi tipi di tendenze, una dopo l’altra, fanno sì che tutti accettino volentieri tali tendenze, la concezione della vita, le filosofie e i valori di vita, che vengono da Satana. Accettano ciò che Satana dice loro su come accostarsi alla vita e al modo di vivere che Satana ‘concede’ loro. Non hanno né la forza né la capacità e men che meno la consapevolezza per opporre resistenza. […]”. Le parole di Dio mi dissero che la causa primaria dell’agonia degli esseri umani e della loro corruzione sono le tendenze di Satana che erodono i nostri pensieri, cosicché noi diventiamo sempre più degenerati e corrotti, perdiamo la coscienza e la ragione e siamo privati della nostra integrità e della nostra dignità. Ripensai a quando io e mio marito, all’inizio, andavamo molto d’accordo, e la nostra vita era felice. Da quando mio marito aveva iniziato a frequentare ogni sorta di amici, era cambiato: non solo mangiava, beveva fuori e ricercava i piaceri, ma aveva anche relazioni con altre donne. In passato, un collega di mio marito, un uomo che non era del posto, aveva vissuto con una donna di qui e avevano anche avuto un bambino. Quando ne parlai a mio marito lui disse: “È una sua decisione. Non farne un dramma”. I suoi pensieri non erano forse influenzati, amplificati e distorti da influenze maligne come “Goditi le cose finché puoi”, e l’idea che gli uomini, pur avendo una moglie, possono andare alla ricerca di altre donne che poi diventano le loro amanti?
In effetti, mio marito e io eravamo entrambi vittime della corruzione di Satana e vivevamo nell’afflizione da lui causata. Per quanto mi riguarda, quando avevo scoperto che mio marito aveva un’amante l’avevo odiato; per riconquistare il suo cuore avevo iniziato un trattamento di bellezza e mi vestivo bene… Alla fine, per liberarmi della mia agonia, avevo persino seguito la tendenza maligna di cercare sostegno spirituale conoscendo e chattando con uomini online. Proprio quando ero intrappolata nella morsa di Satana e non sapevo come liberarmene, tanto che Satana mi aveva quasi divorata, ricevetti la salvezza di Dio. Le calde parole di Dio avevano consolato il mio cuore triste e solo, e io avevo percepito l’amore di Dio e la salvezza che mi aveva riservato.
Seguendo Dio e camminando sul giusto cammino di vita
Lessi un altro passaggio delle parole di Dio che diceva: “Ogniqualvolta Satana corrompe l’uomo o intraprende una sfrenata opera di danneggiamento, Dio non resta a guardare con le mani in mano, né si fa da parte o chiude gli occhi davanti a coloro che Egli ha scelto. […]”. “Ciò che Dio vuole vedere è che il cuore dell’uomo può essere rianimato. In altre parole, queste modalità che Egli usa per lavorare sull’uomo, sono per risvegliare in continuazione il cuore dell’uomo, risvegliare lo spirito dell’uomo, far sapere agli uomini da dove provengano, chi li guidi, li sostenga e provveda loro, e chi abbia permesso all’uomo di continuare a vivere fino ad ora; non sono rimasti uomini che sappiano chi è il Creatore, chi dovrebbero adorare, che tipo di strada dovrebbero percorrere, e in che modo l’uomo possa essere ammesso al cospetto di Dio; queste modalità vengono usate per rianimare gradualmente il cuore dell’uomo, così che l’uomo conosca il cuore di Dio, comprenda il cuore di Dio e comprenda la grande cura e il pensiero che stanno dietro all’opera di Dio per salvare l’uomo. Quando il loro cuore è rianimato, gli uomini non desiderano più vivere una vita di indole degenerata, corrotta, bensì desiderano perseguire la verità a soddisfazione di Dio. Quando il loro cuore è stato risvegliato, gli uomini sono in grado di rompere definitivamente con Satana, di non essere più danneggiati da Satana, non più controllati o presi in giro da lui. Invece, gli uomini possono cooperare all’opera di Dio e alle Sue parole in modo positivo per soddisfare il cuore di Dio, raggiungendo così il temere Dio e fuggire il male. Questo è il proposito originario dell’opera di Dio”.
Dalle parole di Dio capii che Satana usa ogni modo possibile per corromperci e affliggerci, mirando a intrappolarci nei suoi schemi malvagi e a divorarci. Tuttavia, Dio non sopporta di vederci così afflitti da Satana e in agonia. Lui Si è preso cura di noi e ci ha protetti per tutto il tempo, e ha persino provveduto a noi esprimendo le Sue parole, con lo scopo di sottrarci all’afflizione e all’oppressione di Satana. Sotto il nutrimento e la guida delle parole di Dio ho visto chiaramente i trucchi di Satana, ed ero determinata a non caderci di nuovo. In seguito, interruppi qualsiasi contatto con il mio amico online e riuscii a mettere da parte l’odio che provavo per mio marito, insieme al risentimento verso quella donna.
Ringrazio Dio per la Sua cura e la Sua protezione: quando mi trovavo nel punto più basso della mia vita e stavo per essere afflitta e divorata da Satana, sono state le parole di Dio a cambiare la mia vita degenerata con il loro potere, a farmi abbandonare il cammino sbagliato, a risvegliare il mio spirito e a donarmi la fiducia e il coraggio di continuare a vivere. Nelle parole di Dio ho trovato il valore e il significato della mia vita: ho compreso la volontà di Dio di salvare l’umanità, e anche che solo credere in Dio e seguirLo è il vero modo di vivere. Sono determinata a leggere ancor più parole di Dio e a svolgere il mio dovere in qualità di essere creato per soddisfare Dio!
Traduzione di Elisa Stucchi
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