Testimonianza di conversione: ho trovato la via verso la purificazione
Mi chiamo Christopher e sono un pastore di una Chiesa famiglia delle Filippine. Nel 1987 venni battezzato e ritornai al Signore Gesù. Per grazia del Signore, nel 1996 divenni pastore della Chiesa locale. In quel periodo, oltre che in molti luoghi delle Filippine, predicai anche in posti come Hong Kong e la Malesia. Grazie all’opera e alla guida dello Spirito Santo, sentivo di avere un’energia inesauribile nel mio lavoro per il Signore e un flusso di parole incessante nei miei sermoni. Andavo spesso a dare sostegno ai fratelli e alle sorelle, quando si sentivano deboli e pessimisti. A volte, i membri della loro famiglia che non credevano nel Signore mi erano ostili, eppure io riuscivo a essere tollerante e paziente e a non perdere la fede nel Signore, e credevo che il Signore potesse cambiarli. Quindi, sentivo di essere molto cambiato, da quando credevo nel Signore. Tuttavia, a partire dal 2011, ho smesso di sentire l’opera dello Spirito Santo così intensamente. Lentamente, non ho più avuto nuove illuminazioni per i miei sermoni, né ho avuto la forza di liberarmi dal vivere nel peccato. Non riuscivo a non arrabbiarmi con mia moglie e mia figlia e a non dar loro una lezione, a causa del mio caratteraccio, quando vedevo che non si comportavano come desideravo. Sapevo che ciò non si conciliava con la volontà del Signore, ma spesso non riuscivo a controllarmi. Mi sentivo particolarmente angosciato per questo. Allo scopo di liberarmi da una vita scandita dal peccato e dalla confessione, mi sono impegnato maggiormente nella lettura della Bibbia, nel digiuno e nella preghiera, e ho trovato pastori spirituali dappertutto, per cercare e valutare insieme una soluzione. Ma tutti i miei sforzi erano vani e non cambiavano il mio vivere nel peccato, né l’oscurità nella mia anima.
Poi una sera, nella primavera del 2016, mia moglie mi ha detto: “Christopher, ho notato che sei particolarmente turbato ultimamente. Cosa ti passa per la testa?” Dopo aver ascoltato la domanda di mia moglie, le raccontai ciò che mi turbava: “In questi ultimi anni, mi sono chiesto perché non riesco a liberarmi dal vivere nel peccato, nonostante sia un pastore e creda nel Signore da molti anni. Ora non riesco ad avvicinarmi a Dio. È come se il Signore mi avesse abbandonato. Sebbene predichi dappertutto, non appena ho del tempo libero, specialmente a notte fonda, sento sempre un senso di vuoto e di ansia, e questa sensazione diventa sempre più intensa. Penso al fatto che credo nel Signore da molti anni, ho letto diffusamente la Bibbia e ho spesso deciso di portare la croce e sottomettermi, eppure sono sempre legato ai miei peccati, capace di raccontare bugie e di non osservare le parole ‘E nella bocca loro non è stata trovata menzogna’ (Apocalisse 14:5), allo scopo di proteggere i miei interessi e di salvare la faccia. Mentre affronto le avversità e il raffinamento, sebbene sappia di avere l’approvazione di Dio, non riesco ugualmente a non lamentarmi con il Signore e a fraintenderLo, e sono completamente incapace di negare volentieri me stesso. Temo che, quando il Signore verrà, non sarò in grado di entrare nel Regno dei Cieli, per aver vissuto nel peccato in questa maniera!”
Dopo aver ascoltato, mia moglie mi ha detto: “Christopher, come puoi pensarla in questo modo? Devi avere fede; sei un pastore! Anche se viviamo nel peccato e non ci siamo liberati dalle sue catene, la Bibbia dice: ‘Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato’ (Romani 10:9), ‘Poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato’ (Romani 10:13). Se continuiamo a leggere la Bibbia, a incontrarci e a pregare il Signore, a portare la croce e a seguire sempre fino alla seconda venuta del Signore, saremo in grado di entrare nel Regno dei Cieli e di ricevere la benedizione di Dio”.
Dissi allora a mia moglie: “Anch’io la pensavo così, in precedenza, ma in Pietro 1:16 si afferma: ‘Siate santi, perché io son santo’. Io credo nel Signore da trent’anni, eppure non riesco a mantenere la via del Signore e, vivendo nel peccato, sono ancora capace di resistere spesso al Signore; ciò non è nemmeno minimamente santo. Oh! Quante volte mi sono risolto a obbedire agli insegnamenti del Signore, senza nemmeno riuscire a praticare la Sua parola. Come potrei essere degno di entrare nel Regno dei Cieli in una situazione del genere? Il Signore Gesù disse: ‘Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che ène’ cieli’ (Matteo 7:21). Secondo le parole del Signore, entrare nel Regno dei Cieli non è così semplice come pensiamo. Il Signore è santo; quindi, come possono le persone che non praticano la parola di Dio e che spesso Gli resistono venir rapite nel Regno dei Cieli? Solo coloro che sono cambiati e che osservano la volontà di Dio possono entrarvi!”
Mia moglie ci pensò su un istante e disse: “Ciò che dici è sensato. Il Signore è santo, mentre noi siamo ancora peccatori. Non siamo degni del Regno di Dio. È solo che… Mi sono ricordata improvvisamente che… il pastore Liu non invitò forse un pastore coreano, Kim, per la Chiesa? E se questa volta facessimo una ricerca su questa questione?” Dissi: “Certo, anche questa è una buona soluzione. Il Signore Gesù disse: ‘Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto’ (Matteo 7:7). Se cercheremo, credo che il Signore ci guiderà. Come pastore, è mio dovere tenere in considerazione la vita dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Ho il dovere di non credere a Dio in maniera confusa, o metterò i fratelli e le sorelle di fronte a un dilemma e io stesso ne rimarrò intrappolato. Perciò, aspettiamo l’arrivo del pastore coreano Kim e rivolgiamoci a lui per questa questione”.
Poiché avevo l’intenzione di consultare il pastore Kim, desideravo conoscere un po’ meglio il suo background. Quindi, cercai su internet informazioni sulla Chiesa coreana. Tra le pagine che comparvero, vidi il sito web https://www.holyspiritspeaks.org. Aprii il sito e alcune parole catturarono la mia attenzione: “L’uomo ricevette molta grazia, come la pace e la felicità della carne, la benedizione dell’intera famiglia grazie alla fede di uno solo, la guarigione dalle malattie e così via. Il resto consisteva nelle buone azioni dell’uomo e nella sua apparenza devota; se egli riusciva a vivere in base a ciò, era considerato un buon credente. Solo tali credenti potevano entrare in cielo dopo la morte, il che significa che venivano salvati. Nel corso dell’esistenza, però, non comprendevano affatto la via della vita. Semplicemente commettevano dei peccati, poi si confessavano in un ciclo costante, senza alcun cammino verso un’indole trasformata; tale era la condizione dell’uomo nell’Età della Grazia. Egli ha ricevuto la completa salvezza? No!” (“Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne). Queste parole erano così giuste che non riuscii a trattenermi dal continuarne la lettura: “Dopo che quella fase è giunta a compimento, dunque, c’è ancora l’opera del giudizio e del castigo. Questa fase rende l’uomo puro attraverso la parola per dargli un cammino da seguire. Questa fase non sarebbe fruttuosa o significativa se continuasse con la cacciata dei demoni, perché la natura peccaminosa dell’uomo non verrebbe rigettata ed egli si fermerebbe solo al perdono dei peccati. Attraverso il sacrificio per il peccato, l’uomo è stato perdonato per i suoi peccati, poiché l’opera della crocifissione è già giunta al termine e Dio ha prevalso su Satana. Però, l’indole corrotta dell’uomo rimane ancora dentro di lui ed egli può ancora peccare e resistere a Dio; Dio non ha guadagnato l’umanità. Ecco perché, in questa fase dell’opera, usa la parola per rivelare l’indole corrotta dell’uomo e chiede all’uomo di praticare in conformità al cammino giusto. Questa fase è più significativa della precedente e anche più fruttuosa, perché ora è la parola a provvedere direttamente alla vita dell’uomo e a permettere che la sua indole sia completamente rinnovata; è una fase più accurata dell’opera” (“Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne). Alla lettura di queste parole, provai un grande entusiasmo. Sebbene non le comprendessi completamente e alcune mi confondessero addirittura, esse mi diedero speranza. Sentivo che lì potevo trovare un modo per purificare me stesso e cambiare. Ringraziai Dio dal profondo del mio cuore per aver ascoltato la mia preghiera. Lessi nuovamente una parte del contenuto e sentii che le parole erano così ben scritte da placare la mia anima assetata e guidarla. Quando vidi che sul sito c’era scritto: “Se non è disponibile una linea diretta del Vangelo nel tuo Paese o nella tua area, lascia un messaggio e ti ricontatteremo al più presto”, cercai subito una linea diretta del Vangelo nelle Filippine, ma senza trovarla; allora, mandai immediatamente un messaggio e non esitai a lasciare il mio numero di telefono e il mio indirizzo e-mail.
Quella sera, dopo essere tornato a casa, raccontai a mia moglie la novità e lei, dopo avermi ascoltato, disse di voler a sua volta partecipare alla ricerca. Ringrazio davvero il Signore che il giorno seguente risposero al mio messaggio e organizzarono un colloquio con noi on line nel pomeriggio. Quel pomeriggio parlammo con Sorella Lu e Sorella Su. Dalla conversazione ebbi la sensazione che parlassero in modo semplice, abilmente e con buon senso. Mia moglie era persino più ansiosa di me e disse: “C’è una cosa che vorrei chiedervi. Posso farlo?” Risposero con entusiasmo: “Certamente!”. Mia moglie disse: “Sul vostro sito della Chiesa si legge: ‘Dio degli ultimi giorni ha svolto una fase dell’opera di giudizio e castigo’. Mio marito ed io sappiamo che, senza santità, nessuno vedrà il Signore, perché il Signore è santo, ma nella Lettera ai Romani si legge: ‘Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato’ (Romani 10:9), ‘Poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato’ (Romani 10:13). Se crediamo nel Signore Gesù, siamo già salvi e possiamo entrare nel Regno dei Cieli; allora perché Dio degli ultimi giorni svolge una fase dell’opera di giudizio e castigo? Non capisco questa questione e spero che voi possiate parlarne”.
Sorella Liu rispose: “Sia resa grazia a Dio! Discutiamone insieme e lasciamo che Dio ci guidi. Per prima cosa, diamo un’occhiata a ciò che significa ‘essere salvati’ in questo contesto. Nell’ultimo periodo dell’Età della Legge, tutte le persone sfuggivano Dio e avevano perso il rispetto per Lui. Diventarono sempre più peccatrici e arrivarono a offrire in sacrificio bovini, pecore e piccioni ciechi, zoppi e malati. Le persone di quell’epoca non onoravano più la legge e correvano tutte il pericolo di essere condannate a morte per averla infranta. In tali circostanze, allo scopo di salvare da morte sicura le persone soggette alla legge, Dio in persona Si incarnò, intraprese l’opera di redenzione e venne infine crocifisso per redimere l’intera umanità dal peccato. All’uomo vennero perdonati i peccati perché credeva nel Signore Gesù ed era pertanto legittimato a presentarsi innanzi a Dio, a pregarLo e a godere della benedizione della Sua grazia. Questo è il vero significato dell’‘essere salvati’ nell’Età della Grazia. In altre parole, ‘essere salvati’ rappresenta soltanto il perdono dei peccati dell’uomo. Ossia, Dio non considera peccatrici le persone, sebbene ciò non significhi che le stesse siano senza peccato. Pertanto, ‘essere salvati’ non significa che siamo completamente purificati e salvi. Se vogliamo essere purificati, dobbiamo accettare l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni”.
Ascoltando la loro spiegazione, mia moglie ed io comprendemmo che l’“essere salvati” menzionato nella Lettera ai Romani si riferiva all’accettazione della salvezza di Dio e non più all’essere condannati a morte per aver infranto la legge. Non era come avevamo immaginato, cioè che il significato di “essere salvati” fosse quello di venir accuratamente purificati. Ciò che dicevano era sensato. Spiegare “essere salvati” in quel modo non era in contraddizione con la nostra situazione di vivere commettendo dei peccati e confessandoli. Quindi, ciò che Dio si limitò a svolgere fu l’opera redentrice, non l’opera dell’accurata purificazione dell’uomo e della sua salvezza. Sebbene le persone credano nel Signore e vengano salvate, ciò non significa che siano state accuratamente purificate. Ascoltando la loro spiegazione, sentii che vi era della verità da cercare al suo interno; quindi, espressi la mia volontà di ascoltare il prosieguo della loro spiegazione. Dissi: “Sia resa grazia al Signore! Parlate davvero bene. Parlando con voi in questo modo, abbiamo compreso il vero significato dell’‘essere salvati’. Per piacere, proseguite la vostra spiegazione. Possa il Signore guidarci”. Sorella Su proseguì, dicendo: “Bene, leggiamo alcuni passi della parola di Dio Onnipotente e tutto diventerà più chiaro. Dio Onnipotente disse: ‘All’epoca, l’opera di Gesù era la redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui, perché Egli ti redimesse; se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dei tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati per mezzo della fede. Eppure, in coloro che credevano rimaneva ciò che era ribelle e contrario a Dio, e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, ma che l’uomo non era più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati: se l’uomo credeva in Gesù, non sarebbe mai più stato schiavo del peccato’ (“La visione dell’opera di Dio (2)” in La Parola appare nella carne). ‘Egli veniva guarito dalla malattia e perdonato per i suoi peccati, ma l’opera per rigettare l’indole satanica corrotta nell’uomo non si compiva dentro di lui. Egli fu salvato e perdonato per i suoi peccati solo grazie alla fede, ma la sua natura peccaminosa non fu rimossa e restò ancora dentro di lui. I peccati dell’uomo furono perdonati attraverso Dio incarnato, ma ciò non significa che egli non abbia alcun peccato dentro di sé. I peccati dell’uomo poterono essere perdonati attraverso il sacrificio per il peccato, ma l’uomo non è riuscito a risolvere il problema di come non peccare più e di come la sua natura peccaminosa possa essere rigettata completamente e trasformata. I peccati dell’uomo furono perdonati grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo continuò a vivere nella vecchia indole satanica corrotta. Egli, dunque, deve essere completamente salvato dall’indole satanica corrotta cosicché la sua natura peccaminosa venga rigettata completamente e non si sviluppi mai più, permettendo così di cambiare l’indole dell’uomo. Ciò richiede che egli comprenda il cammino della crescita nella vita, la via della vita e il modo di cambiare la propria indole. Impone anche che egli agisca in conformità a questo cammino cosicché l’indole dell’uomo possa cambiare gradualmente ed egli possa vivere sotto lo splendore della luce e fare tutte le cose in conformità alla volontà di Dio, rigettare l’indole satanica corrotta e liberarsi dall’influenza satanica delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa’ (“Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne). ‘Benché Gesù compia molte cose tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità, Si è sacrificato per il peccato dell’uomo e non ha liberato l’uomo dalla sua indole corrotta. Salvare completamente l’uomo dall’influenza di Satana non solo ha comportato il fatto che Gesù Si facesse carico dei peccati dell’uomo come sacrificio per i peccati, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole corrotta da Satana. E perciò, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è nuovamente incarnato per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, e quest’opera ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che ubbidiscono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e guadagneranno la verità, la via e la vita’ (Introduzione in La Parola appare nella carne). Dalle parole di Dio Onnipotente possiamo comprendere che, se ci limitiamo a conservare l’opera redentrice dell’Età della Grazia e non accettiamo l’opera di giudizio di Dio degli ultimi giorni, il problema dell’origine del nostro peccato non verrà risolto. Dio Onnipotente degli ultimi giorni è arrivato e ha svolto una fase dell’opera sulla base dell’opera di redenzione, giudicando e purificando l’uomo, esprimendo verità per rivelare la verità della corruzione dell’uomo e giudicandone la natura satanica. È venuto per cambiare l’indole satanica delle persone e per liberarle completamente dall’influenza di Satana e salvarle. È evidente che l’opera di giudizio di Dio Onnipotente degli ultimi giorni è quella più cruciale e fondamentale per purificare, salvare e rendere le persone perfette. Pertanto, solo accettando l’opera di giudizio di Dio Onnipotente degli ultimi giorni possiamo avere un’autentica comprensione della nostra essenza corrotta e dell’indole giusta di Dio, liberarci completamente dall’influenza di Satana, essere salvati da Dio e diventare persone che obbediscano a Dio, Lo venerino e siano compatibili con Lui”.
Non appena ebbi ascoltato queste spiegazioni, il mio cuore si rischiarò ed io mi sentii come se i miei annosi problemi fossero stati finalmente risolti. Quindi, Dio stava soltanto svolgendo l’opera di redenzione dell’Età della Grazia, non l’opera del liberare le persone dalla propria indole satanica corrotta. L’opera di giudizio compiuta dalle dichiarazioni della verità dell’incarnazione di Dio degli ultimi giorni era l’opera dell’accurata purificazione dell’uomo e della sua salvezza. Quindi, in che modo Dio purifica le persone, le cambia e le salva completamente? Ero ansioso di conoscere la risposta a questa domanda. Di conseguenza, non potei trattenermi dal domandare: “Comprendo ciò che avete appena detto e so che noi possiamo ottenere soltanto la purificazione entro la seconda venuta del Signore, che svolgerà una fase dell’opera di giudizio. Questo è realmente ciò desideravo da molto tempo. Ciò che ora desidero davvero sapere è: in che modo Dio Onnipotente svolge l’opera di purificazione e salvezza delle persone? Vi prego, condividete la vostra spiegazione”.
Sorella Su proseguì, dicendo: “La questione di come Dio Onnipotente svolga l’opera di giudizio, purificando e salvando le persone, è particolarmente importante per chiunque desideri ottenere il cambiamento e la purificazione. Le parole di Dio Onnipotente parlano della verità di tale questione. Ti manderò le parole di Dio Onnipotente. Fratello, ti prego di leggerle!”
Lessi con entusiasmo le parole di Dio Onnipotente: “Durante gli ultimi giorni, Cristo utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzare le sue parole e le sue azioni. Queste parole comprendono diverse verità quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e sulla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio compie il lavoro di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo solo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Tale metodo di rivelazione, di trattamento e di potatura non può essere sostituito con parole ordinarie, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tale modo di lavoro viene considerato giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere persuaso, pienamente convinto all’ubbidienza verso Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio. Ciò che il lavoro di giudizio realizza è la comprensione da parte dell’uomo del vero volto di Dio e la verità riguardo alla sua ribellione. Il lavoro di giudizio permette all’uomo di ottenere molta comprensione della volontà di Dio, dello scopo della Sua opera e dei misteri che non possono essere compresi dall’uomo. Inoltre, consente all’uomo di riconoscere e conoscere la sua sostanza corrotta e le radici della sua corruzione, come pure di scoprire la sua bruttezza. Questi effetti si realizzano tutti tramite il lavoro di giudizio, perché la sostanza di tale lavoro è di fatto l’opera di svelare la verità, la via e la vita di Dio a tutti coloro che hanno fede in Lui. Quest’opera è il lavoro di giudizio svolto da Dio” (“Cristo compie l’opera di giudizio attraverso la verità” in La Parola appare nella carne).
Dopo che ebbi terminato di leggere le parole di Dio, Sorella Su proseguì la sua spiegazione: “Le parole di Dio Onnipotente parlano molto chiaramente di come Dio giudichi e purifichi le persone. Dio degli ultimi giorni esprime in primo luogo la verità sull’indole corrotta dell’uomo e sulla sua natura satanica nel resistere a Dio, allo scopo di giudicare, purificare e salvare l’uomo. Dio Onnipotente ha espresso verità su molti aspetti: il modo in cui Satana ha corrotto le persone, il modo in cui Dio le ha salvate, cosa vuol dire seguire le persone, cosa significa obbedire a Dio, quali punti di vista dovrebbe avere l’uomo nel credere in Dio, cos’è il cambiamento dell’indole individuale, cosa significa aver timore di Dio e fuggire il male, cosa significa offendere l’indole di Dio, come essere un uomo onesto ecc. Tutte queste verità hanno autorità e potere, e possono rifornire le persone di vita. È il sentiero per la vita eterna che Dio dona all’umanità. Se le persone accettano e praticano la parola di Dio, possono ottenere la purificazione e la salvezza. Abbiamo sperimentato alcuni anni dell’opera di giudizio di Dio Onnipotente e ne abbiamo fatto esperienza personalmente. Quando leggiamo le parole di Dio Onnipotente sul giudizio, il castigo e la rivelazione dell’uomo, sentiamo che le parole di Dio sono come una spada a doppio taglio che rivela la nostra natura ribelle, la corruzione, la resistenza, le nostre intenzioni, nozioni e fantasie errate e persino le tossine di Satana nascoste nel profondo dei nostri cuori. Ci fanno capire che siamo arroganti e presuntuosi, imbroglioni e scaltri, egoisti, cattivi e ciechi davanti a tutto ciò che non siano i nostri interessi, con quasi nessun timore di Dio. Capiamo che tutto ciò che facciamo e ciò di cui sono pieni i nostri cuori è sporcizia e corruzione, come se fossimo dei fantasmi viventi, senza alcuna sembianza umana. Ci vergogniamo tutti troppo per mostrare le nostre facce. Ci rendiamo conto che, se continueremo a vivere secondo l’indole corrotta di Satana, saremo sempre persone che Dio ripugna, non riusciremo mai a guadagnare la lode di Dio e saremo destinati a essere eliminati e puniti. Il giudizio delle parole di Dio Onnipotente e ciò che esse rivelano ci fa sentire come se Dio ci stesse giudicando faccia a faccia, cosa che ci permette di riconoscere la natura maestosa, implacabile e giusta di Dio e di sviluppare gradualmente un cuore timorato di Dio, un autentico pentimento e cambiamento. Ora si ha la sensazione di vivere leggermente a somiglianza dell’uomo e capiamo di aver davvero ottenuto la grande salvezza di Dio. Se il giudizio di Dio non ci sovrastasse, non saremmo in grado di conoscere l’indole giusta di Dio, che non tollera l’offesa dell’uomo, e la Sua essenza santa e buona, e non svilupperemmo odio verso la nostra ribellione e corruzione, né saremmo in grado di scacciare la nostra corruzione ed essere purificati. Quindi, più sperimentiamo l’opera di giudizio e castigo di Dio, più capiamo che essi rappresentano la nostra migliore protezione, la nostra più grande benedizione e la salvezza più vera!”
Sorella Lu spiegò inoltre: “L’opera di giudizio e castigo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni consiste nel purificare accuratamente, salvare e rendere perfette le persone. Se non accetteremo il giudizio innanzi al trono di Cristo degli ultimi giorni, non saremo in grado di ottenere la purificazione e i cambiamenti della nostra indole di vita: il risultato sarà sicuramente il rifiuto e l’eliminazione a opera di Dio e noi subiremo la perdizione e moriremo. Non avremo mai la possibilità di salvarci ed entrare nel Regno dei Cieli. Ciò è incontrovertibile”.
Dissi con gioia: “Grazie a Dio! Mi sento molto rischiarato nel cuore, dopo aver ascoltato le vostre spiegazioni. Credo nel Signore da moltissimi anni ma, in realtà, ho vissuto nel peccato e sono stato impotente nel liberarmene. Ora capisco che, se non sperimenterò l’opera di giudizio e castigo di Dio degli ultimi giorni, non riuscirò a liberarmi dalle catene e dalla schiavitù del peccato. Ora ho trovato il sentiero per la purificazione e la salvezza”. Dopo diversi giorni di confronto, mia moglie ed io comprendemmo alcune verità e accettammo l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni.
Grazie Dio Onnipotente per amarmi e salvarmi! Come pastore, ho la responsabilità e il dovere di portare tutti i pastori, i fratelli e le sorelle che conosco al cospetto di Dio. Dopo un periodo di collaborazione, non solo decine di fratelli e sorelle della Chiesa, che spesso partecipavano agli incontri, accettarono tutti Dio Onnipotente, ma portarono anche nella famiglia di Dio un’altra famiglia di un pastore, e la maggior parte dei fratelli e delle sorelle della sua Chiesa ritornarono a loro volta innanzi a Dio. Ero lieto di constatare che i fratelli e le sorelle avessero accettato la salvezza di Dio degli ultimi giorni e fossero stati innalzati innanzi al trono di Dio. Questo è tutto frutto dell’opera di Dio Onnipotente e a Lui desideriamo attribuirne tutta la gloria!