Quando mi diplomai alla scuola superiore, andai in Giappone a studiare. Tre mesi dopo essere arrivato, trovai un lavoro part-time e iniziò la mia vita a scuole all’estero. Seguivo mia nonna che era cattolica fin dall’infanzia. Così, quando andai in Giappone, andai in una chiesa cristiana che era anche cattolica. Qui, vidi i preti snob che accoglievano la ricchezza e il potere con un sorriso ma guardavano quei fratelli e sorelle che non avevamo soldi o potere con occhi freddi. La Chiesa aveva perso la sua purezza originale, perciò me ne andai. Pian piano, passai sempre meno tempo a stare accanto a Dio. Nel mio tempo libero, spesso andavo al cinema, giocavo coi videogiochi, e andavo in giro coi miei amici o i miei compagni.
Quando crebbi, mi sentivo inutile a vivere una vita come quella, e volevo trovare una ragazza per sposarmi prima di trovare lavoro. Il mio primo amore fu una ragazza delicata e amorevole della quale mi innamorai al primo sguardo. Avemmo una relazione a distanza per tre anni. Io speravo che venisse in Giappone e lavorasse con me, ma lei non voleva. Inoltre, mio padre non voleva che stessimo assieme. Non vedevo nessun futuro tra noi, perciò ci lasciammo inevitabilmente. Speravo che avrei trovato una che avesse passato con me l’intera vita in Giappone.
Più tardi, fui attratto da una ragazza giapponese che lavorava in un ristorante. Lei mi aveva dato una buona impressione, così le chiesi di uscire. Ma inaspettatamente, una volta litiga con una sua amica per alcune piccole cose. Lei si arrabbiò e non mi disse più nulla. Ero così triste. Pensavo: non ho fatto nulla di sbagliato. Perché mi ignora? Va bene chiudere questa relazione. Forse ne troverò una migliore. Non sono inferiore agli altri come aspetto e carattere. Loro possono trovare una fidanzata piacevole; sono sicuro che ne troverò una anche io.
Nel 2015 mi laureati. Non molto dopo, trovai un lavoro decente. Pensavo che non avrei avuto nessun problema a trovare una ragazza siccome avevo un buon lavoro. I miei amici mi presentarono alcune ragazze dopo ciò, ma nessuna di loro divenne la mia fidanzata per varie ragioni. Mi meraviglia di avere così tanti alti e bassi nella mia vita sentimentale. Ero un po’ abbattuto. Mi pentii anche di aver lasciato il mio primo amore.
Per trovare una fidanzata prima possibile, partecipai a un gioco di appuntamenti che si chiamava Il mio destino con te, che era organizzato dai cinesi. Fui accoppiato con una ragazza nello show. Il pubblico aveva detto che noi eravamo la coppa meglio assortita. Pensavo che lei fosse più elegante delle altre ragazze, anche se non era la ragazza che ero abituato a frequentare. Lei era una che potevo conoscere e con cui parlare; non era male stare con lei. Ma quando iniziammo a frequentarci, lei si lamentava sempre che non l’avevo scelta come la mia ragazza preferita nello show. Alla fine la nostra relazione finì in un mese.
I fallimenti nel trovare una compagna di vita mi frustrarono parecchio. Cominciai a usare qualsiasi scusa per confortarmi. Conclusi che forse era perché non ero cosi bravo con le parole, soprattutto con le parole dolci, così soffrii parecchie crisi in amore.
Sebbene avessi fallito spesso, mi rifiuta di accettare il mio destino. Pensai: siccome ho fallito nel trovare la donna giusta nella società, proverò a cercarla in Chiesa… Quelle che credono in Dio sono più tolleranti, pazienti e riflessive. Così, iniziai ad andare in chiesa di nuovo e chiesi a un diacono di trovare una fidanzata per me. Anche i miei fratelli e sorelle mi presentarono alcune ragazze, ma nessuna di loro divenne la mia fidanzata. A volte alle ragazze non piacevo o a me non piacevano loro. Non avevo ancora trovato mia donna giusta.
Sembrava che avessi fatto tutto ciò che potevo, ma ancora non avevo una fidanzata. Ero arrabbiato e mi chiedevo cosa avessi di sbagliato. Pensavo che l’occupazione, l’apparenza e la personalità non erano la ragione per cui non trovavo una fidanzata. Mi sentivo come se non avessero possibilità di trovare la mia compagna di vita in Giappone. Un’idea mi venne che dovevo lasciare quel triste posto. Più tardi mia nonna mi diede un numero di telefono dagli Stati Uniti, chiedendomi di andare in America. Dopo aver visitato l’America, decisi di lasciare il Giappone e trasferirmi in America. Pensavo: forse la mia vita cambierà in un luogo nuovo. E forse avrei trovato quella giusta in America.
Proprio quando mi stavo preparando per traslocare in America, qualcuno mi predicò il Vangelo del Regno degli ultimi giorni, e accettai l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Più tardi, durante l’incontro, lessi il passaggio della parola espressa di Dio Onnipotente, il cui titolo è “I sei momenti decisivi della vita umana”. Quando lessi le parole sul Il matrimonio: il quarto momento decisivo, fui molto impressionato. Dio Onnipotente dice: “1. Non si ha scelta riguardo al matrimonio
Il matrimonio è un evento chiave nella vita di qualunque persona; è il momento in cui si comincia davvero ad assumersi vari tipi di responsabilità, a compiere gradualmente diversi generi di missione. Gli individui nutrono molte illusioni sul matrimonio prima di sperimentarlo personalmente, ed esse sono tutte bellissime. Le donne immaginano che la loro dolce metà sarà il Principe Azzurro, e gli uomini immaginano di sposare Biancaneve. Queste fantasie servono a dimostrare che ciascuno ha determinate aspettative sul matrimonio, la propria serie di esigenze e di parametri. Benché in questa epoca malvagia le persone siano costantemente bombardate da messaggi distorti sul matrimonio, che creano aspettative ancora maggiori e conferiscono alle persone ogni genere di preconcetto e di atteggiamento bizzarro, chiunque abbia sperimentato l’unione matrimoniale sa che, comunque la si intenda e qualunque atteggiamento si abbia nei suoi confronti, essa non è una questione di scelta individuale”.
La parola di Dio Onnipotente è veramente pratica. Io ero pieno di fantasie sul matrimonio e spesso immaginavo la mia futura moglie, come avremmo iniziato la nostra famiglia, come sarebbe stato quando avremmo avuto dei figli… Credevo nel vero amore, anche se molte persone dicevano che il matrimonio è la tomba dell’amore. Alcuni dicevano, “Troverò quella che mi piace”. Alcuni dicevano, “Voglio una a cui io piaccia”. Ma io credevo che un buon matrimonio fosse basato su sentimenti reciproci. Sebbene non avessi fatto esperienza del matrimonio, io vedevo veramente che il matrimonio non era nelle mie mani, e che non avrei potuto guadagnarlo attraverso il mio sforza. Subito realizzai che nel matrimonio non sarei mai dipeso da Dio, non avrei pregato e non avrei visto la volontà di Dio – Ero sulla strada sbagliata.
Continuai a leggere e vidi le parole di Dio Onnipotente: “Si incontrano molte persone nella vita, ma nessuno sa chi diventerà il suo coniuge. Benché tutti abbiano le proprie idee e posizioni personali sull’argomento del matrimonio, nessuno può prevedere chi alla fine diventerà la sua vera anima gemella, e le concezioni individuali conteranno poco. Dopo aver incontrato una persona che ti piace, puoi corteggiarla; ma non spetta a te decidere se sia interessata a te o se sia in grado di diventare il tuo partner. […] A prescindere dal fatto che il matrimonio in sé porti felicità o dolore, la missione di tutti al suo interno è prestabilita dal Creatore e non cambierà; tutti devono realizzarla. Il singolo destino che si cela dietro ogni matrimonio è immutabile; è stato determinato con largo anticipo dal Creatore. […] Un matrimonio non è il prodotto delle famiglie di entrambi i membri, delle condizioni in cui sono cresciuti, del loro aspetto, della loro età, delle loro qualità, dei loro talenti o di qualunque altro fattore; piuttosto, scaturisce da una missione condivisa e da un destino collegato. Questa è l’origine del matrimonio, un prodotto del destino umano orchestrato e disposto dal Creatore”.
La parola di Dio mi illuminò. Avevo incontrato diverse ragazze in Giappone ma le cose non avevano mai funzionato. Soffrendo diverse delusioni, capii che non avrei trovato la compagna in Giappone e che forse le cose sarebbero cambiate se avessi lasciato quel posto. Credevo che avrei trovato una compagna di vita con la mia capacità e le mie condizioni, ma il mio matrimonio era predestinato dal Creatore. Non importavano quali erano le mie condizioni, poiché è Dio che detta il mio matrimonio. Se continuo a cercare cause esterne e pianifico da me, io mi opporrò alla sovranità di Dio, e alla fine non guadagnerò mia altro che crescenti irritazioni e dolori. Perché Dio dice: “Fin dal tempo della creazione, ho dato inizio alla predestinazione e selezione di questo gruppo di persone – di voi, di questo gruppo odierno. L’indole, il calibro, l’aspetto, la statura che ti contraddistinguono, la famiglia in cui sei nato, il tuo lavoro, il matrimonio – ogni tua cosa, persino il colore dei tuoi capelli, della tua pelle, e la tua data di nascita – tutte queste cose sono state messe a punto dalla Mia mano. Qualsiasi cosa tu faccia e chiunque tu quotidianamente incontri sono anch’essi soggetti alle Mie disposizioni, per non parlare dell’averti portato al Mio cospetto oggi, che è, a maggior ragione, ancor più soggetto alle Mie disposizioni. Non metterti in condizioni difficili, bensì procedi con calma”. Dio ha già predestinato e sistemato la mia vita, inclusa la mia compagna, il mio futuro e il mio destino. Non ho bisogno di preoccuparmene più. Dovrei obbedire alla sovranità di Dio e al Suo piano.
Al momento ho guadagnato alcune informazioni sulla sovranità di Dio e i Suoi piani, ma mi sono consegnato nella mia rassegnazione alla compagnia e ho promesso ai miei parenti in America che sarei andato in America. Io ho tenuto anche un lavoro in America. Tutto andava come avevo previsto.
Un giorno lessi le parole di Dio Onnipotente: “Così, quando le persone riconoscono la sovranità di Dio sul destino umano, quelle intelligenti scelgono di conoscerla e di accettarla, di dire addio ai giorni dolorosi in cui hanno cercato di costruirsi una vita proficua con le proprie mani, anziché continuare a lottare contro il destino e a perseguire i loro cosiddetti obiettivi di vita a modo loro. […]”. Queste parole mi diedero un’idea che non sarei dovuto andare in America. Era a causa dei miei fallimenti in amore che volevo lasciare il Giappone per l’America. Speravo che la mia vita cambiasse in America e che avrei trovato quella giusta. Ma ora avevo capito che il mio matrimonio era nelle mani di Dio e non nelle mie.
Tuttavia, quando dovetti fare e una scelta, ero ancora distrutto e indeciso: sarei dovuto rimanere in Giappone o andare in America? Non potevo decidere, perciò raccontai i miei problemi ai fratelli e alle sorelle. Loro mi dissero: “Prega e cerca Dio in tutto. Lascia che Dio prenda il carico della tua vita”. Più tardi, capii il volere di Dio attraverso la preghiera e presi la decisione finale.
Dopo il terzo giorno di preghiere a Dio, ascoltai sorella Ma che condivideva la sua esperienza. C’era una sorella che viveva in Italia che era piena di rimorsi perché non aveva testimoniato il lavoro di Dio Onnipotente degli ultimi giorni – Il ritorno di Gesù Cristo – a un italiano cristiano che desiderava e voleva vedere la verità a causa del fatto che lei non conosceva bene l’italiano. Sorella Ma disse che era rimasta toccata dal racconto dell’esperienza della sorella e rimpiangeva di non poter predicare il Vangelo ai giapponesi poiché aveva passato poco tempo a studiare giapponese. Si sentiva colpevole e indebitata con Dio. Ascoltando il suo racconto, mi sentii in imbarazzo e in debito con Dio pure io. Io conoscevo il giapponese e non avevo mai pensato a rimanere in Giappone per predicare il Vangelo ai giapponesi. Tutto ciò che cercavo era un buon matrimonio negli Stati uniti. Tuttavia avevo sprecato ciò che Dio aveva preparato per me (parlo della conoscenza del giapponese).
A quel tempo, non potevo smettere di pensare alle parole di Dio: “Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del compito e della responsabilità? Dov’è il tuo senso storico della missione? Come intendi servire nelle vesti di guida per l’età a venire? Possiedi un forte senso del ruolo di guida? […] Quanti attendono che tu diventi la loro guida? È un compito pesante, il tuo? Sono poveri, miseri, ciechi e smarriti, e gemono nel buio: ‘Dove è la via?’ […] Sono stati a lungo stretti da corde spietate e dalla storia che è come immobilizzata. Chi ha mai udito i loro gemiti di dolore? Chi ha mai visto i loro volti infelici? Hai mai riflettuto su quanto sia addolorato e inquieto il cuore di Dio? Come può tollerare di veder patire un simile tormento per gli esseri umani innocenti che Egli ha creato con le Sue Stesse mani? In fondo, il genere umano ha avuto la sventura di essere stato avvelenato. Pur sopravvivendo fino a oggi, chi avrebbe mai pensato che è stato avvelenato da tanto tempo dal maligno? Ti sei già dimenticato di far parte delle vittime? In nome dell’amore che provi per Dio, non sei forse disposto a lottare per salvare quanti sono sopravvissuti? Non vuoi forse adoperarti con tutte le tue forze per contraccambiare Dio che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue? […]”.
Dio è stato tanto addolorato e ansioso per le persone innocenti fin da quando sono state corrotte da Satana. Oggi, Dio è venuto a salvare quelli che hanno grossi problemi. Più le persone hanno bisogno di predicare il Vangelo così quelli che vivono nel buio possono tornare al cospetto di Dio. I giapponesi sono occupati tutta la vita a sopravvivere. Alcuni lavorano anche a 70 o 80 anni. Molte persone anziane, con nessuno che si prenda cura di loro, muoiono da sole nelle loro case senza essere notati finché I loro corpi non iniziano a puzzare. Alcuni giovani si suicidano buttandosi sotto un treno perché non possono sopportare le pressioni del lavoro… Non è grazie alla predicazione del Vangelo da parte dei fratelli e delle sorelle che mi ha portato davanti a Dio e così ho ricevuto la salvezza? Il lavoro di Dio Onnipotente è oggi una parte cruciale e l’ultimo passo dei suoi piani preparati. Solo quelli che accettano il lavoro di Dio Onnipotente hanno l’opportunità di essere salvati ed entrare nel Regno di Dio. Ho seguito mia nonna che era cattolica fin dall’infanzia e ora sono il benvenuto a tornare da Dio. Sono così benedetto, che non ho mai pensato di fare qualcosa per Dio. Mi sono detto: non essere mai un uomo ingrato! Non vivere mai per un buon matrimonio! Vivrò per Dio per non vivere questa vita invano. Così ho deciso di stare in Giappone invece che andare negli Stati Uniti.
Da allora, passo tutto il mio tempo libero a leggere la parola di Dio, ascoltando le comunicazioni e gli inni della parola di Dio oppure guardo film sul Vangelo. Sto con I miei fratelli e sorelle ogni settimana. Pian piano, ho iniziato a cooperare coi miei fratelli e sorelle nel predicare il Vangelo per testimoniare Dio.
Pensando al passato a ciò che ho vissuto, sono grato a Dio Onnipotente. Mi ha fatto capire che il matrimonio di qualcuno è nelle mani di Dio e non può essere cambiato dagli sforzi o le condizioni di qualcuno. Quale tipo di compagno uno incontrerà, chi amerà e chi lo amerà, è stato predestinato da tempo attraverso Dio. Ora, ho fatto la scelta giusta sul matrimonio – obbedendo alla sovranità di Dio e ai Suoi piani, e sto procedendo con calma. Non importa in che modo Dio ha preparato la compagna di vita giusta per me o se non l’ha fatto, non mi lamenterò mai né soffrirò, ma obbedisco e aspetto i piani di Dio. Tutto ciò che voglio ora è contribuire col mio sforzo a predicare il Vangelo del Regno di Dio e per seguire l’obiettivo di una vita significativa. Grazie a Dio Onnipotente! Tutta l’autorità, la gloria e le lodi a Dio Onnipotente sempre e per sempre! Amen!
Traduzione di Ilaria Vangelista
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