Matteo 6:7 – Letture del giorno: il 16 novembre 2019
E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d’essere esauditi per la moltitudine delle loro parole.
Matteo 6:7
Riflessioni sul versetto di oggi…
Molti fratelli e sorelle credono che più pregano e più parole dicono, più Dio ascolterà. Quindi notiamo sempre che alcuni fratelli e sorelle pregano per una o due ore e anche tre o quattro ore. Dio ascolta veramente la preghiera in questo modo? Da questo versetto, possiamo capire che il Signore ci richiede di non dire parole vuote o ripetute quando preghiamo. Se preghi per tre o quattro ore, parli semplicemente di parole false e che suonano bene. Quindi questo tipo di preghiera non è la vera preghiera. Non sarà ascoltato, ma perfino disprezzato da Dio. Allora, qual è la vera preghiera? La parola di Dio dice: “Che cosa significa pregare veramente? Vuol dire pronunciare le parole col cuore rivolto a Dio e comunicare con Dio avendo colto la Sua volontà e sulla base delle Sue parole; significa sentirti particolarmente vicini a Dio, avvertire la Sua presenza dinanzi a te e che hai qualcosa da dirGli; e vuol dire avere un cuore particolarmente raggiante e percepire che Dio è particolarmente amabile. Ti sentirai particolarmente ispirato, e udite le tue parole, i tuoi fratelli e le tue sorelle si sentiranno gratificati, avvertiranno che le parole che pronunci sono le parole dei loro cuori, le parole che vorrebbero pronunciare, e che quanto è detto da te rappresenta ciò che vorrebbero dire loro stessi. Questo è ciò che significa pregare veramente”. Si può vedere dalla parola di Dio che vuole che noi Gli diciamo la verità e le parole del nostro cuore, solo ciò che pensiamo nei nostri cuori, non importa quante parole diciamo.