Matteo 12:8 – Letture del giorno: il 10 novembre 2019
Perché il Figliuol dell’uomo è Signore del sabato.
Matteo 12:8
Riflessioni sul versetto di oggi…
Quando ho letto questo versetto in passato, sapevo solo che il Signore non ha osservato il sabato quando è venuto a fare la Sua opera, ma non ho capito il vero significato del “Perché il Figlio dell’uomo è Signore anche del giorno del sabato”. Solo leggendo un passo delle parole di Dio in un libro spirituale ho veramente capito queste parole. Dio dice: “Anzitutto diamo un’occhiata a questo passo: ‘In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i Suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare’. […] e discuteremo anzitutto della ragione per cui il Signore Gesù scelse di compiere questa azione proprio di sabato, e di cosa volesse comunicare per suo tramite alle persone che vivevano sotto la legge. È questo il nesso di cui voglio parlare tra questo passo e l’indole di Dio.
“Quando il Signore Gesù venne, usò le Sue azioni pratiche per comunicare con gli uomini: Dio aveva abbandonato l’Età della Legge e iniziato una nuova opera, che non imponeva l’osservanza del sabato; quando Dio abbandonò le restrizioni del giorno di sabato, questa fu soltanto un’anticipazione della Sua nuova grande opera, che continuò a svolgersi fino in fondo. Quando il Signore Gesù la intraprese, Si era già lasciato alle spalle gli impedimenti dell’Età della Legge e Si era aperto un varco tra le sue regole e i suoi principi. In Lui non c’era traccia di nulla che fosse legato alla legge; Se n’era sbarazzato completamente e non la osservava più, né pretendeva che lo facesse l’umanità. Così qui puoi vedere che il Signore Gesù andò tra le messi il sabato; non si riposò, bensì uscì a operare. Questa Sua azione fece vacillare le concezioni delle persone e comunicò loro che Egli non viveva più sotto la legge e che aveva abbandonato le restrizioni del sabato e Si era manifestato davanti e in mezzo a loro con una nuova immagine, con un nuovo modo di operare. Questa Sua azione disse alle persone che Egli aveva portato con Sé una nuova opera, la quale iniziava discostandosi dalla legge e abbandonando le restrizioni del sabato. Quando Dio svolse la Sua nuova opera, non si aggrappò più al passato né si preoccupò delle regole in vigore nell’Età della Legge. Non fu influenzato neppure dalla Sua opera dell’età precedente, bensì operò come al solito anche di sabato e, quando i Suoi discepoli ebbero fame, poterono cogliere le spighe e mangiarle. Tutto ciò era assolutamente normale agli occhi di Dio. Egli potrebbe avere un nuovo inizio per la maggior parte dell’opera che vuole compiere e delle cose che vuole dire. Una volta che ha un nuovo inizio, non menziona più la Sua opera precedente né la continua. Infatti ha dei principi ben precisi per la Sua opera. Il momento in cui vuole cominciare una nuova opera coincide con quello in cui vuole portare l’umanità in una nuova fase dell’opera e in cui quest’ultima entra in una fase superiore. Se le persone continuano ad agire secondo i vecchi detti o le vecchie regole, oppure continuano ad aggrapparvisi, Egli non ricorderà né elogerà tale comportamento. Questo, perché ha già portato una nuova opera ed è entrato in una nuova fase. Quando Dio inizia una nuova opera, Si manifesta all’umanità con un’immagine, da una prospettiva e in un modo totalmente inediti, cosicché le persone possano vedere diversi aspetti della Sua indole e di ciò che Egli ha ed è. Questo è uno degli obiettivi della Sua nuova opera”.
Dal fatto che il Signore Gesù non ha osservato il sabato, posso vedere che l’opera di Dio è sempre nuova e mai antica, e Dio non replica la stessa opera. A quel tempo, il Signore Gesù non ha osservato ciò che rappresentava il sabato ed Egli aveva infranto la Legge e aveva iniziato un nuovo lavoro, un lavoro profondo e incoraggiante basato sul fondamento dell’Età della Legge; poiché il Signore Gesù è il Dio stesso incarnato, ed è il Signore anche nel giorno del sabato.