Si può entrare nel Regno dei Cieli con giustificazione per fede?
Mio caro collega di fede, Fratello Lu,
Ciao! Sono Zhang Fentao. Da quando ho accettato l’opera degli ultimi giorni di Dio Onnipotente non abbiamo avuto tempo di sederci e discutere con calma, perché la pensiamo diversamente su alcuni argomenti. In questi anni in cui ero via a predicare il Vangelo non ci sono state opportunità di riunirci e parlare. Sono passati anni da quando ho lasciato casa. In che situazione sei ora? Ricordo che, una volta, due sorelle cercarono di predicarti il Vangelo, ma tu credevi ancora che “poiché crediamo in Gesù, siamo stati dichiarati giusti dal Signore. Egli ci perdonerà anche se commetteremo molti peccati e, quando tornerà, ci porterà di certo nel Regno dei Cieli. Non c’è alcun bisogno che Dio compia un’opera di giudizio e purificazione”. A causa di questo tuo punto di vista, non avevi nemmeno voluto incontrare i fratelli e le sorelle che predicavano il Vangelo di Dio Onnipotente.
Fratello, capisco come ti senti perché anche io, in passato, la pensavo allo stesso modo. Credevo che poiché sono stato giustificato per fede, avrei avuto accesso diretto al Regno dei Cieli quando il Signore fosse tornato. Anche io ero restio a investigare l’opera degli ultimi giorni di Dio Onnipotente. Tuttavia, quando mio suocero mi ha introdotto al Vangelo di Dio Onnipotente, è stato in grado di rispondere a tutte le domande che facevo: è stato come se mi risvegliassi da un sogno. Ho dovuto riesaminare da capo la correttezza dei punti di vista a cui mi ero attenuto per tutta la vita. Mio suocero mi ha chiesto: “Sai cosa significa giustificazione per fede?” Quella sua domanda mi ha fatto sorridere. Ho aperto la Bibbia e ho letto ad alta voce: “Difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” (Romani 3:23-24). “Il quale è stato dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione” (Romani 4:25). “Giustificati dunque per fede, abbiam pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1). Poi, ho commentato: “Prima eravamo peccatori che meritavano di morire, ma ora, grazie alla redenzione ottenuta col sacrificio di Gesù sulla croce, quando Si è fatto carico di tutti i nostri peccati, non lo siamo più. Finché pregheremo il Signore, ci pentiremo e ci confesseremo a Lui, Egli ci perdonerà, non ci tratterà da peccatori e ci chiamerà giusti”. Dopo aver ascoltato la mia risposta, mio suocero ha detto: “Hai risposto bene, ma essere giustificati per fede significa forse che non peccheremo più? Significa forse che siamo stati purificati? Significa che entreremo sicuramente nel Regno dei Cieli?”. Al che ho risposto, in fretta: “Si legge nella Bibbia: ‘Perché con un’unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati’ (Ebrei 10:14). Da questo verso appare chiaro che, grazie al sacrificio del Signore Gesù, tutti coloro che sono stati redenti, come noi, sono stati anche santificati a pieno. Perciò, entreremo di certo nel Regno dei Cieli”. In quel momento ho pensato: “Mio suocero non sarà certo in grado di smentire questi famosi versi della Bibbia”.
Mi sbagliavo. Dopo aver ascoltato la mia risposta orgogliosa, ha ripreso immediatamente a parlare. Le sue risposte e le ulteriori domande erano impossibili da confutare. Tutti quei versi che ricordavo, tutte le dottrine che avevo imparato, sembravano vuoti e superficiali di fronte alla verità che mio suocero stava condividendo con me.
Mi ha detto: “Le parole che citi sono di uomini o di Dio? I punti di vista a cui ti aggrappi saldamente nascono da lettere scritte da uomini, o da Gesù personalmente?”.
Non sapevo cosa rispondere, perché tutte le parole che citavo non erano state dette personalmente dal Signore Gesù, le avevo tratte dalle lettere dai suoi apostoli. Ho dovuto rispondere che sono tutte parole dell’uomo.
Poi, mio suocero ha continuato il suo discorso: “Il Signore Gesù è l’unico Signore del Regno dei Cieli, il Re del Regno dei Cieli. Solo Lui può decidere se siamo degni di accedervi. Noi esseri umani siamo peccatori corrotti da Satana, perciò nelle nostre parole ci sono per forze impurità e concezioni umane. Le parole pronunciate da noi esseri umani non possono essere paragonate a quelle pronunciate da Dio. Dovremmo sapere che essere giustificati per fede in Cristo significa che veniamo dichiarati giusti per aver accettato Cristo il Salvatore, ma ciò non significa che la fede in Gesù Cristo ci renda giusti. Sono due cose diverse. La ragione per cui veniamo dichiarati giusti per la nostra fede in Gesù è che Egli ha perdonato i nostri peccati e non li ricorda, ma non ha perdonato la nostra natura peccaminosa. Viviamo ancora in un ciclo di peccati e pentimenti. Esternamente pratichiamo in modo corretto, perciò, per esempio, non picchiamo e non insultiamo il prossimo, e non commettiamo peccati che vadano contro le leggi, però mentiamo e inganniamo per salvaguardare i nostri interessi; seguiamo le tendenze sociali e bramiamo i piaceri della carne, così come fama e denaro; spesso fraintendiamo Dio, ci lamentiamo con Lui e arriviamo a tradirLo, quando la nostra famiglia viene colpita da disastri naturali o causati dall’uomo, oppure quando veniamo perseguitati e dobbiamo affrontare delle difficoltà. Questi fatti provano che non siamo ancora divenuti giusti. In Apocalisse si legge: ‘Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché son giunte le nozze dell’Agnello, e la sua sposa s’è preparata; e le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino son le opere giuste dei santi’ (Apocalisse 19:7-8). Dio disse ‘Siate santi, perché io, Jahvè, l’Iddio vostro, son santo’ (Levitico 19:2). Inoltre, la Bibbia dice: ‘Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore’ (Ebrei 12:14). Perciò, per essere persone veramente giuste, dobbiamo compiere azioni giuste, seguire il cammino di Dio, mettere in pratica le Sue parole, vivere secondo le Sue parole, essere purificati e cambiati, e smettere di peccare per resistere a Dio. Solo così potremo diventare giusti. Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente ha iniziato una nuova fase della Sua opera di giudizio che si basa sull’opera di redenzione del Signore Gesù, tutto ciò per purificare e cambiare l’umanità, liberarla dal peccato e salvarla. Dio selezionerà un gruppo di vincitori – i primi frutti – fatto interamente di persone che seguono la Sua volontà ed entreranno nel Regno dei Cieli per ereditare le Sue promesse. Proprio come disse il Signore Gesù: ‘Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli’ (Matteo 7:21). Perciò, non tutti coloro che nominano il nome del Signore e sono stati giustificati per fede possono entrare nel Regno dei Cieli, ma solo coloro che compiono davvero la volontà del Padre celeste. A quanto pare, l’idea secondo cui poiché siamo stati giustificati per fede, non v’è dubbio alcuno che entreremo nel Regno dei Cieli, non è solida. Non è altro che una nostra vaga credenza”.
Ancora una volta, non sapevo cosa rispondere. In effetti, anche io vivevo così: peccando di giorno e confessandomi la sera. Anche se da anni seguivo il Signore, non avevo ancora abbandonato i miei desideri materiali; anche se da anni lavoravo per il Signore, mi consideravo sempre la persona di punta e rivelavo la mia natura arrogante; anche se correvo ovunque, lavoravo sodo, mi spendevo e predicavo, anche se sembrava che amassi il Signore e Gli fossi fedele, capitava ancora che mi lamentassi del fatto che il Signore non proteggesse la mia famiglia in caso di disastri naturali o artificiali. Inoltre, consideravo i miei anni di lavoro come i più importanti e desideravo entrare nel Regno dei Cieli per ricevere le benedizioni e le ricompense di Dio. Si può affermare che tutti coloro che credono nel Signore stanno vivendo nella stessa situazione, anche se a livelli diversi. In quel momento, anche se la situazione mi era chiara, non ero disposto a piegarmi e ho giustificato il mio comportamento in modo molto ostinato, dicendo: “Abbiamo predicato il Vangelo, costruito chiese, visitato fratelli e sorelle, abbiamo faticato e ci siamo spesi per il Signore fino a negare noi stessi. Non siamo forse giusti, per questo? Quando il Signore tornerà, saremo certamente rapiti e portati nel Regno dei Cieli”.
Mio suocero mi smentì immediatamente: “Se l’uomo può diventare giusto lavorando sodo per il Signore, e così entrare nel Regno dei Cieli, allora, perché il Signore Gesù ha detto: ‘Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità’ (Matteo 7:22-23)? I farisei servirono Dio nel tempio per decenni e viaggiarono per terra e per mare per diffondere il Vangelo. Lavorarono e si spesero ben più di noi, eppure, erano forse giusti? Considerarono i loro anni di lavoro per il Signore come il loro valore più importante e si ergevano sulle altre persone per il loro status. Tuttavia, non cercarono mai le parole di verità espresse dal Signore Gesù durante la Sua opera, e men che meno erano disposti ad accettare le Sue parole di rimprovero. Non mettevano in pratica nessuna delle parole di Dio, si limitavano ad adulare e a ripeterle agli uomini. Istruivano gli uomini con le parole di Dio, invece di usarle per arricchire le proprie azioni. Nei lunghi anni di esperienze lavorative, la loro natura satanica arrogante e ingannevole non cambiò minimamente. Invece considerarono sempre il proprio lavoro come il proprio capitale, come moneta di scambio per competere e gareggiare con Dio, il che li portò a condannare, resistere e mostrarsi irriverenti nei confronti di Dio. Arrivarono al punto di crocefiggere Dio e provocarLo, e per questo ricevettero la meritata punizione. Le loro azioni sono forse giuste? Possono entrare nel Regno dei Cieli? Perciò, se ci focalizziamo solo sul lavorare e spenderci per Dio come i farisei, ma non prestiamo attenzione a mettere in pratica le Sue parole, a farne la nostra vita, a realizzarle, a testimoniare per Dio, allora le nostre azioni non potranno essere definite giuste; saranno malvage. A quel punto, di certo non entreremo nel Regno dei Cieli”.
Il fatto che mio suocero avesse citato le parole del Signore, mi ha reso molto difficile smentirlo. Poi, mi ha letto molte parole di Dio Onnipotente, che mi hanno fatto rendere conto delle nostre precedenti vedute erronee. Dio Onnipotente dice: “Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di essere compatibile con la volontà di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla cattiveria, eppure vuoi ancora discendere con Gesù e avere una simile fortuna! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu sia secondo il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai qualificato per prendere parte alle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Pertanto tu, peccatore che è stato solo redento, non puoi ricevere direttamente l’eredità di Dio” (“Riguardo all’appellativo e all’identità” in La Parola appare nella carne). Dio Onnipotente lo dice chiaramente. L’opera del Signore Gesù ha solo ottenuto il risultato di redimere l’umanità. L’opera di purificazione e cambiamento spetta a Dio negli ultimi giorni. Un uomo che non abbia sperimentato l’opera degli ultimi giorni di Dio, e che non sia stato perfezionato, non potrà né liberarsi del proprio sudiciume e della propria corruzione, né essere qualificato per ricevere l’eredità di Dio e la sua parte di benedizioni di Dio nel Regno dei Cieli. Riflettendo sulle parole di Dio Onnipotente e confrontandole con i miei comportamenti, mi sono vergognato. Anche se siamo stati scelti dal Signore, i nostri peccati sono stati perdonati e ci spendiamo per il Signore, lavorando sodo, è innegabile che tali comportamenti si fermino a un livello esteriore, superficiale. Infatti, nascondiamo in noi ancora molti tratti corrotti e spregevoli che appartengono a Satana. La nostra indole è ancora arrogante e ingannevole, come quella dell’arcangelo. Solo Dio osserva tutti questi fatti. Ad esempio, è scritto chiaramente nella Bibbia che Dio vuole che ci comportiamo come le vergini sagge, che osserviamo, ci prepariamo e attendiamo il Suo ritorno con cuore puro, invece, quando abbiamo sentito la notizia del ritorno del Signore dai fratelli e dalle sorelle che ci hanno predicato il Vangelo del Regno di Dio Onnipotente, non solo non abbiamo voluto investigare e ricercare con animo umile, ma siamo anche rimasti ancorati alle nostre idee, dimostrandoci arroganti. Prima di leggere le parole di Dio Onnipotente, la nostra indole esprimeva opposizione e rigetto. Questi non sono forse peccati che abbiamo in noi? Perciò, non siamo stato davvero giusti e siamo ancora molto lontani dalla sufficienza nel compiere la volontà di Dio e rispondere agli standard per l’ingresso nel Regno dei Cieli. Per questo ti dico, la concezione che ci era così cara in passato, secondo cui entreremo nel Regno dei Cieli perché siamo stati giustificati per fede, non è altro che una nostra fantasia. Non corrisponde a verità. Se non riusciamo a metterla da parte, il nostro desiderio di accedere al Regno dei Cieli resterà solo un sogno senza senso!Ora siamo in un momento cruciale, il passaggio da un’età all’altra. Il fallimento dei farisei dovrebbe servire da monito a noi, le ultime generazioni. La concezione a cui ci aggrappiamo, secondo cui entreremo nel Regno dei Cieli perché siamo stati giustificati per fede, è nata dalla nostra fantasia umana. Ti consiglio di non seguire la strada dei farisei, altrimenti ti perderai nelle tue concezioni e immaginazioni. Il Signore Gesù ha semplicemente svolto l’opera di redenzione. Anche se crediamo in Lui e i nostri peccati sono stati perdonati, alcuni aspetti della nostra indole vanno in opposizione a Dio da quando l’umanità è stata corrotta da Satana, migliaia di anni fa. Noi esseri umani siamo diventati discendenti di Satana. Anche se il Signore ha perdonato i nostri peccati, quegli aspetti della natura umana non sono stati purificati, perciò negli ultimi giorni Dio compirà una nuova fase della Sua opera in cui giudicherà e purificherà l’uomo per mezzo delle parole. Solo questa fase potrà liberare definitivamente l’uomo dal dominio di Satana. Se non riusciamo a tenere il passo con questa fase dell’opera, e quindi non saremo cambiati e perfezionati fino a diventare persone giuste grazie al giudizio e al castigo di Dio, allora piangeremo e digrigneremo i denti nel mezzo del disastro degli ultimi giorni. Dio Onnipotente dice: “Il Cristo degli ultimi giorni dona la vita e offre la via duratura e perpetua della verità. Questa verità è il cammino attraverso cui l’uomo guadagnerà la vita e l’unico cammino con cui egli conoscerà Dio e sarà da Lui approvato. Se non cerchi la via della vita, offerta dal Cristo degli ultimi giorni, non otterrai mai l’approvazione di Gesù e non avrai mai i requisiti per varcare la porta del Regno dei Cieli, poiché sei un fantoccio e un prigioniero della storia. Coloro che sono governati da regole, da lettere, e incatenati alla storia non potranno mai guadagnare la vita e acquisire la via perpetua della vita. Questo perché tutto ciò che hanno è acqua torbida rimasta stagnante per migliaia di anni, anziché l’acqua di vita che fluisce dal trono. […]” (“Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna” in La Parola appare nella carne). Ora, Dio è venuto sulla terra e ci ha rivelato la Sua volontà: “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” (Apocalisse3:13). Non dobbiamo perdere l’opportunità di una vita intera. Dio è in attesa di una nostra scelta e di una nostra risposta!
Fratello, l’opera di Dio Onnipotente sta giungendo al termine, e il giorno di Dio è stato disposto davanti a ognuno di noi. L’opera odierna di Dio non è solo la fase finale del piano di gestione di seimila anni di Dio, ma anche la conclusione di un’intera età. Se ricerchiamo e investighiamo ora, avremo l’opportunità di essere salvati; al contrario, se ci rifiutiamo e ci aggrappiamo alle nostre nozioni, allora, quando Dio apparirà pubblicamente all’umanità per premiare i buoni e punire i malvagi, sarà troppo tardi per pentirci, perché Dio Onnipotente dice: “L’opera di Dio non aspetta nessuno che non possa stare al passo con Lui, e l’indole giusta di Dio non mostra pietà per nessuno” (“Cristo compie l’opera di giudizio attraverso la verità” in La Parola appare nella carne).
Questo è tutto. Sono sicuro che deciderai in modo saggio!
Il tuo caro fratello, Zhang Fentao
28 agosto 2016
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