È importante per accogliere il ritorno del Signore attendere la Sua rivelazione?
Fratello Wang ha creduto nel Signore per oltre vent’anni, durante i quali per Lui ha sempre sofferto, lavorato sodo e si è sacrificato. Una volta fu arrestato e condannato a otto anni di prigione dal governo comunista cinese perché predicava il Vangelo del Signore, eppure non si è mai lamentato di ciò. Crede di essere la persona più devota al Signore e ritiene che Egli gli comunicherà sicuramente per primo il Suo ritorno.
Un giorno, sua moglie, sorella Wu, gli disse: “Vi sono alcune persone che predicano che il Signore Gesù è ritornato. In questo periodo i disastri stanno diventando sempre più violenti e le profezie sull’arrivo del Signore si sono sostanzialmente avverate. Forse dovremmo andare a ricercare insieme”. Fratello Wang sorrise con disapprovazione e scosse le mani, commentando: “Non c’è bisogno di ricercare. Ho creduto nel Signore per oltre metà della mia vita. Ho sempre lavorato duro e ho tenuto costantemente gli occhi aperti in attesa della Sua seconda venuta. Se il Signore fosse davvero ritornato, come potrei io non saperlo? Quando il Signore ritornerà, per prima cosa lo rivelerà a me”.
A queste parole, sorella Wu comprese che qualcosa non andava, ma non sapeva come confutare le affermazioni di suo marito.
Un giorno fratello Li, un amico di fratello Wang, gli fece visita. Dopo aver finito di discutere di un qualche lavoro, fratello Li domandò: “Fratello Wang, hai mai sentito qualcuno testimoniare il ritorno del Signore Gesù?”
“Certo”, rispose fratello Wang. “Ma noi non abbiamo ricevuto alcuna rivelazione dal Signore, quindi come è possibile che Egli sia ritornato? Sai, noi siamo gente che fatica e si adopera per il Signore. Quando Egli ritornerà, saremo certamente i primi a saperlo”.
Fratello Li replicò: “Fratello Wang, io ho un’opinione diversa su questo argomento. È veramente in linea con la volontà di Dio che noi consideriamo il nostro duro lavoro e il nostro sacrificio come una sorta di capitale e che giungiamo, pertanto, alla conclusione che il Signore deve conferirci rivelazioni e fare in modo che noi siamo i primi a sapere che Egli è ritornato? Penso che tutto ciò non sia conforme alla realtà dell’opera di Dio”.
Udendo le parole di fratello Li, fratello Wang si mostrò sorpreso e un pensiero gli balzò in mente: “È impossibile che io abbia torto”. Proprio mentre stava per confutare fratello Li, egli pensò: “Fratello Li è una persona riflessiva e perspicace, che persegue la verità e spesso ha intuizioni speciali sulle Scritture. Deve avere le sue ragioni per pronunciare adesso queste parole. Perché non ascoltare ancora qualcosa?”.
Fratello Li proseguì con la sua condivisione: “Volgiamo ora lo sguardo ai farisei ebrei: a quell’epoca, essi percorsero terre e mari per diffondere il Vangelo di Dio, e lavorarono duro e si sacrificarono per Lui. Ma il Signore Gesù, quando giunse, mostrò forse loro la Sua rivelazione?”.
Sorella Wu rispose: “No, non lo fece”. Fratello Li annuì e continuò: “Esatto. Quando il Signore Gesù giunse, non donò alcuna rivelazione ai capi dei sacerdoti, agli scribi e ai farisei, che avevano una profonda conoscenza della Bibbia e avevano trascorso l’intera loro esistenza a servire Dio. A quel tempo, essi possedevano le tue stesse nozioni e immaginazioni, fratello Wang, e intendevano il proprio duro lavoro e il proprio sacrificio per Jahvé Dio come qualcosa su cui capitalizzare. Essi supposero che avrebbero ricevuto la rivelazione e che sarebbero stati i primi a essere informati, una volta che il Messia fosse giunto. Ma, in realtà, non avevano idea di quando Egli sarebbe arrivato. E quando qualcuno testimoniò che il Signore Gesù era il Messia a venire, a causa della loro stessa nozione che Dio avrebbe rivelato per primi a loro la Sua venuta, non manifestarono alcuna intenzione di ricercare e di indagare l’opera del Signore Gesù. Non diresti che è così anche per te?”.
Fratello Wang tacque. Sorella Wu ci pensò su un po’ e poi aggiunse: “Fratello Li, credo che ciò che hai detto abbia senso”.
Fratello Li continuò: “Quanto a quei discepoli che seguirono il Signore Gesù, qualcuno di loro Gli andò forse dietro perché aveva ricevuto da Lui una rivelazione? No, nessuno di loro lo fece. Anche se Pietro ricevette la rivelazione di Dio e riconobbe che il Signore Gesù era Cristo, il Figlio di Dio, ciò avvenne solo dopo aver seguito il Signore Gesù e udito la Sua predicazione per un certo periodo, e dopo aver assistito a molte delle opere da Lui compiute e acquisito una certa conoscenza di Lui nel suo cuore. Solo allora egli ricevette una rivelazione dallo Spirito Santo e riconobbe la vera identità del Signore Gesù. Chiaramente, Pietro non ottenne alcuna rivelazione prima di seguire il Signore Gesù. Si tratta di un dato di fatto. La ragione per cui gli uomini e le donne seguirono il Signore Gesù e riconobbero che Egli era il Messia promesso è da addebitarsi interamente al fatto che essi ascoltarono le Sue parole e la Sua predicazione, ottennero l’illuminazione e l’ispirazione dello Spirito Santo, e scoprirono che la Sua parola è la verità e la voce di Dio. E non Lo riconobbero e seguirono perché avevano ricevuto in anticipo la rivelazione del Signore. Da quest’analisi possiamo evincere che Dio parla per cercare le Sue pecore. Le pecore di Dio sono capaci di ascoltare la Sua voce. Proprio come il Signore Gesù disse: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono’ (Giovanni 10:27). E nell’Apocalisse Dio molte volte affermò: ‘Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese’. Da queste parole possiamo comprendere che nell’accogliere il ritorno del Signore e nel seguire le Sue orme, non è importante ricevere la rivelazione di Dio, ma fondamentale è dare o meno ascolto alla Sua voce”.
In quel momento, fratello Wang pensò: “Giusto. Quando giunse il Signore Gesù, Egli non mostrò alcuna rivelazione a quei capi dei sacerdoti, quegli scribi e farisei che avevano familiarità con la Bibbia e avevano servito Dio per tutto il tempo. Invece, Egli scelse coloro tra la gente comune che furono capaci di riconoscere la Sua voce. Persone, come Pietro, Giovanni e Giacobbe, che seguirono il Signore perché avevano ottenuto l’illuminazione e l’ispirazione dello Spirito Santo, e che compresero che le Sue parole sono la verità, riconoscendo la voce di Dio dalle Sue parole e dalla Sua predicazione. Nessuno di costoro ricevette la rivelazione del Signore Gesù prima di seguirLo”.
Vedendo suo marito immerso nei propri pensieri, sorella Wu commentò: “È vero! Quando il Signore Gesù giunse, non conferì alcuna rivelazione a quei farisei che avevano lavorato duramente per Jahvè Dio. I discepoli credettero in Lui non perché avessero ricevuto la Sua rivelazione, ma perché nelle Sue parole sentirono risonare la voce di Dio e riconobbero che il Signore Gesù era il Messia a venire”.
Fratello Li bevve un sorso d’acqua e continuò: “Il Signore Gesù molto tempo fa disse: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono’ (Giovanni 10:27). ‘Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco’ (Apocalisse 3:20). Se il Signore avesse fornito all’uomo rivelazioni, allora perché avrebbe detto che le pecore di Dio ascoltano la Sua voce? Non vi è in ciò una contraddizione? In realtà, da questi due passaggi della Scrittura possiamo scorgere la saggezza, l’equità e la giustizia di Dio. Egli determina se qualcuno Gli appartiene in base al fatto che costui possa riconoscere la Sua voce. Non è vero che coloro che si affaccendano e lavorano per il Signore possiedono le caratteristiche per ricevere le rivelazioni di Dio, mentre i credenti comuni non hanno alcuna possibilità di conoscere il Signore e di seguire le orme dell’Agnello. Al contrario, solo coloro che sono capaci di discernere la voce di Dio e di seguirLo, siano essi servitori del Signore o semplicemente credenti comuni, sono le pecore di Dio. Sono persone che cercano con un cuore umile, e sono benedette. Quindi, ricevere la rivelazione non è importante nel processo di indagine sulla vera via; essenziale è se possiamo o meno riconoscere la voce di Dio dalle Sue parole e la Sua manifestazione dalla Sua opera. Coloro che credono con sincerità in Dio, che amano la verità e sono assetati della Sua manifestazione, costoro sono capaci di riconoscere la voce di Dio attraverso le Sue parole, e possono pertanto seguire le orme di Dio e accogliere il Signore. Se gli uomini e le donne si limitano ad attendere di ricevere la rivelazione di Dio, allora è difficile stabilire se essi sono amanti della verità e pecore di Dio che conoscono la Sua voce. Pertanto, coloro che ascoltano le parole del Signore, riconoscono che le Sue parole sono la verità e, quindi, accettano la Sua manifestazione e la Sua opera e si sottomettono a esse, verranno davvero rapiti innanzi a Dio, mentre chi aspetta solo la rivelazione di Dio, ma si rifiuta di indagare quel che lo Spirito Santo dice a tutte le Chiese, costui sarà eliminato e gettato da parte dall’opera di Dio”.
Sorella Wu commentò, piena d’emozione: “Rendiamo grazie al Signore! Fratello Li, la tua condivisione di oggi mi fa capire che solo coloro che sono capaci di riconoscere la voce del Signore sono vergini sagge che possono accoglierne il ritorno. Coloro che semplicemente attendono la rivelazione del Signore, ma non prestano attenzione all’ascolto della voce di Dio, sono vergini stolte e incapaci di accogliere la seconda venuta del Signore. Ciò che hai comunicato oggi è molto concreto e per me proficuo”. Vedendo che suo marito non pronunciava parola, sorella Wu non poté fare a meno di commentare: “La condivisione di fratello Li è così chiara. Perché te ne sei rimasto zitto per tutto il tempo? Davvero non puoi più attenerti al tuo punto di vista. Il Signore Gesù disse: ‘Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli’ (Matteo 5:3). Quindi dovremmo essere umili e prestare attenzione all’ascolto della voce di Dio. Solo così possiamo accogliere il Signore”.
In realtà, anche fratello Wang l’aveva capito. Pensò: “Ciò che fratello Li ha spiegato è piuttosto ragionevole. Ma in questo momento è difficile per me abbandonare il punto di vista che ho sinora tenuto”.
Di conseguenza, fratello Wang affermò: “Fratello Li, quello che hai detto ha senso. Ma ho bisogno di pensarci su. Si sta facendo buio: perché non ci fermiamo qui per la notte e continuiamo la nostra condivisione domani?”
Fratello Li acconsentì con piacere.