Nel 1989, seguii mia madre nell’accettazione del Vangelo del Signore Gesù. Dopo aver iniziato a credere nel Signore, sebbene spesso frequentassi le riunioni e leggessi le Scritture, venni a sapere che era stato Dio a creare il cielo, la terra e ogni cosa in essi, che aveva creato l’umanità e che è Lui a provvedere a ogni cosa per il genere umano. A quel tempo, spesso il predicatore ci diceva: “A prescindere da quante difficoltà si incontrino, a condizione che preghiamo Dio, Egli ci aiuterà. Questo perché il Signore disse: ‘Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia’ (Matteo 7:7-8). Il Signore è affidabile; quindi, se incontreremo difficoltà e Lo pregheremo, Egli ascolterà le nostre preghiere. Egli ci parla attraverso le parole della Bibbia e ci conduce attraverso tutte le difficoltà…”. Dopo di che, affidai ogni cosa al Signore, a prescindere se si trattasse di grandi o piccoli problemi della vita. In effetti, il Signore ascoltò le mie preghiere, mi guidò tramite le parole della Bibbia e fece in modo che tutte le cose che cercavo andassero a buon fine. A causa di ciò, feci sempre più tesoro della Bibbia ed essa fu una cosa inseparabile da me, che mi portavo dovunque.
Una domenica, nel settembre del 1997, andai a una riunione, come avevo sempre fatto, e la sorella anziana che stava predicando disse: “Rendete grazie al Signore per la Sua grazia. Oggi, ho invitato queste due giovani sorelle perché facciano una condivisione con noi, e potrete porre qualsiasi domanda vi verrà in mente…”. Da sempre, adoravo questa sorella anziana che aveva iniziato a credere nel Signore all’età di 18 anni, mentre ora ne aveva 68. Nei 50 anni della sua fede, aveva letto la Bibbia con tanto entusiasmo che ne aveva consumato tre copie e ne era diventata abbastanza esperta, ma quel giorno, con mia sorpresa, stava lasciando che queste due sorelle più o meno ventenni tenessero la predicazione per noi. Da quanto tempo credevano nel Signore? Quale messaggio erano in grado di comunicarci? Non ero convinta, ma, siccome la sorella anziana lo aveva raccomandato, non dissi niente. Quando le giovani sorelle ci insegnarono a cantare un versetto tratto da Apocalisse 22:1-5, “Un fiume d’acqua di vita”, pensai che tale versetto fosse una cosa nuova e piacevole da ascoltare, e il mio cuore si calmò. Dopo questo, le sorelle ci fecero anche cantare un altro nuovo versetto, chiamato “Dio Onnipotente è apparso nell’oriente del mondo con gloria” e pensai che anche quell’inno fosse molto bello, che avesse carattere ed energia. Pensai che fosse più in grado di dare fede alle persone rispetto ai versetti che avevamo cantato prima in chiesa. In quel momento, nel mio cuore non ci furono più conflitti a proposito delle due giovani sorelle. Ma, ben presto, una delle giovani sorelle testimoniò che il Signore Gesù era già tornato e disse pure che, negli ultimi giorni, Dio era tornato a farsi carne, manifestandosi e operando come Figlio dell’uomo. Disse che, sulla base dell’opera di redenzione del Signore Gesù, Egli aveva compiuto una fase dell’opera della parola che giudica e purifica le persone e che aveva aperto personalmente il piccolo libro… Mentre stava parlando, posò la Bibbia e prese in mano un libro intitolato “Il libro aperto dall’Agnello”, e le mie viscere cominciarono a contorcersi: “Queste persone credono in Dio, ma in realtà mettono da parte la Bibbia. Questo non può sicuramente essere giusto! Che senso ha credere nel Signore, ma non leggere la Bibbia? Basiamo la nostra fede nel Signore sulla Bibbia e dobbiamo leggerla sempre!”. Proprio mentre desideravo confutarle, vidi la sorella anziana annuire continuamente con il capo, e inghiottii le parole che stavo per utilizzare al fine di confutarle. Pensai: “Se la sorella anziana approva ciò che stanno predicando, con il livello di conoscenza che io ho della Bibbia non sarei in grado di confutarle e finirei con il provare imbarazzo. Sarà meglio attendere finché non se ne saranno andate e poi parlare con la sorella anziana. Non è sicuramente giusto credere in Dio, ma dimenticare la Bibbia, perché essa dice: ‘Ogni scrittura è ispirata da Dio’ (2Timoteo 3:16). Poiché la Bibbia ha origine dall’ispirazione di Dio, Ne rappresenta la voce. Il fatto che ci atteniamo o meno alla Bibbia è davvero collegato alla grande questione se riceveremo benedizioni o soffriremo disgrazie, e io devo farmi delle idee ben chiare in proposito. Non devo lasciare che queste due sorelle ci fuorviino e ci ingannino”. Per tutto il tempo, fui terrorizzata, con il cuore colmo di preoccupazione. Non fu semplice aspettare che la riunione finisse. Continuavo a controllare la sorella anziana, dato che, apparentemente, approvava ciò che le giovani sorelle stavano condividendo. Per tutto il tempo, sembrò calma e felice, e non potei fare a meno di sussurrare a me stessa: “Perché non dici niente? Le lasci semplicemente predicare in questo modo, abbandonando la Bibbia? E questo è ciò che tu definisci ‘essere una buona amministratrice per il Signore’?”.
Mentre tornavo a casa, più pensavo alla questione, più diventavo ansiosa. “Sono sette o otto anni che leggo la Bibbia e ora ci sono delle persone che vorrebbero che l’abbandonassi. Inoltre, inaspettatamente, sembra che la sorella anziana ritenga non ci sia niente di sbagliato in questo, ma ciò come può essere in armonia con le richieste del Signore? Ma la maggior parte dei fratelli e delle sorelle della chiesa hanno accettato l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni e, se io non l’accetto, nell’eventualità che il Signore sia già tornato davvero e sia in effetti Dio Onnipotente, non perderei l’occasione di accogliere il Suo ritorno?” Nondimeno, avevo dei ripensamenti. Non potevo semplicemente accettare le parole di Dio Onnipotente e abbandonare la Bibbia come avevano fatto loro, ma che altro potevo fare? Poiché mi sentivo interiormente a disagio e la strada da percorrere mi sembrava accidentata e dissestata, tornai a casa tutta agitata. Quando mio marito vide la mia espressione disorientata, mi chiese subito: “Perché sei così sconcertata? Cosa ti passa per la testa?”. “Ah, non farci caso, oggi in chiesa sono venute due giovani sorelle a tenerci la predicazione e hanno detto che il Signore è già tornato e ha aperto il piccolo libro. Hanno anche dato a ognuno di noi un libro e hanno detto che questa è la nuova parola di Dio. In futuro, ci faranno leggere solo questo libro, intitolato ‘Il libro aperto dall’Agnello’. Che ne pensi? Crediamo nel Signore da così tanti anni e abbiamo sempre letto la Bibbia, ed essa ci ha portato così tanti benefici. Non possiamo certo abbandonarla!”. Anche mio marito disse con stupore: “Questo è quello che sta succedendo?”. Dopo averci pensato a fondo per un momento, disse: “Penso tu abbia ragione. Dobbiamo rivolgere la nostra coscienza a Dio e, nella nostra fede in Lui, dobbiamo leggere la Bibbia”. La risposta sicura di mio marito rafforzò la mia convinzione di custodire la Bibbia.
La sera, mi inginocchiai di fronte alla Bibbia e pregai con ansia il Signore, implorandoLo di vegliare sul Suo gregge e di non permettere che altri lo rubassero. Pochi giorni dopo, lessi la Bibbia proprio come avevo sempre fatto e, quando arrivò la domenica, presi la mia Bibbia e mi incamminai in anticipo. Misi anche in borsa il libro “Il libro aperto dall’Agnello”. Siccome non sapevo come considerare questo libro, volevo ascoltare le opinioni della sorella anziana e di altri. Quando vidi la sorella anziana, le spiegai tutte le mie idee sulla questione. Dopo aver sentito questo, la sorella anziana sorrise e disse: “Sorella, non si tratta certo di una questione da poco, e bisogna che la valutiamo con grande attenzione. Se ce ne usciamo alla cieca con un giudizio mentre consideriamo la questione del ritorno del Signore, è molto facile che possiamo commettere un’offesa contro di Lui. Prega sinceramente ancora un po’ alla presenza del Signore, e credo che Egli ci rischiarerà e illuminerà, in modo che potremo comprendere la Sua volontà”. Non avrei mai immaginato che la sorella anziana si sarebbe espressa in questo modo, ma, a giudicare dal suo atteggiamento, era come se fosse già arrivata a una conclusione finale sulla questione. Quella sera, mi agitai e rivoltai irrequieta nel letto e non riuscii a prendere sonno. Pensai che la sorella anziana credeva in Dio da così tanti anni ed era una persona con grandi capacità di discernimento. In quegli anni la chiesa si trovava in un grande caos e lei era stata capace, nel bel mezzo di pressioni e spinte da parte di pastori e anziani, di mettere da parte con fermezza e decisione la sua posizione nella Chiesa del movimento patriottico delle Tre Autonomie ed entrare nell’ambiente della Chiesa domestica, grazie alla preghiera e alla ricerca delle volontà di Dio. Pur vivendo sotto minaccia di incarcerazione, continuava a servire il Signore. La rispettavo e l’ammiravo grandemente e ritenevo che questa volta non si sarebbe limitata ad accettare a proprio piacimento l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni senza pregare e ricercare. “Ma questo libro, ‘Il libro aperto dall’Agnello’ ha abbandonato la Bibbia. A prescindere da come lo si consideri, ciò è comunque sbagliato! Signore, cosa dovrei fare?”. In quel momento, mi ricordai il suggerimento della sorella anziana, secondo il quale si deve pregare e ricercare di più nel caso di cose che non si comprendono bene. A quel punto, mi inginocchiai al cospetto di Dio e pregai: “Signore Gesù Cristo, pieno di grazia, nostro creatore e perfezionatore, tutti i fratelli e le sorelle della chiesa hanno abbandonato la Bibbia e hanno iniziato a leggere un libro dal titolo ‘Il libro aperto dall’Agnello’. Dicono anche che questa sia la Tua nuova parola, Signore! Per così tanti anni, quando mai c’è stato qualcuno che credesse nel Signore e abbandonasse la Bibbia? Tuttavia, oggi, tutto ciò che viene condiviso durante le riunioni è diverso dal contenuto della Bibbia. Signore! In che modo devo credere in Te? Ti imploro di mostrarmi la via da percorrere, perché Tu sei la luce della lampada davanti a me, la luce sulla via, e io attendo la Tua guida!”.
Dopo questo episodio, portai ancora con me la Bibbia alle riunioni e, quando sentivo che il contenuto condiviso nelle riunioni era in armonia con la parola della Bibbia, con riluttanza ne accettavo una piccola parte. Facevo finta di non sentire niente che non fosse in armonia con la Bibbia, aspettando, nel frattempo, il giorno in cui i fratelli e le sorelle si sarebbero risvegliati alla verità. Ma, in seguito, scoprii che la condizione dei fratelli e delle sorelle continuava a migliorare e ognuno dei loro volti traboccava di gioia. D’altra parte, il mio umore stava sempre più peggiorando e, quando rispondevo ai fratelli e alle sorelle, dovevo sforzarmi di sorridere. Un giorno, durante una riunione, vidi i fratelli e le sorelle che, con molta partecipazione, condividevano ciò che avevano accettato e imparato dalla parola di Dio Onnipotente, e ognuno di loro sembrava così euforico come se avesse appena scoperto un tesoro. Per quanto mi riguardava, riuscivo a stento a comprendere ciò che condividevano e rimanevo muta come un pesce. Non avevo nemmeno niente da aggiungere e sapevo solo starmene stupidamente in disparte. Ero interiormente molto dispiaciuta e sconvolta. Riuscivo solo a invocare il Signore nel mio cuore: “Signore! Prima, mi trattavi con così tanta grazia e spesso mi illuminavi. Perché adesso non mi illumini più? Sarà forse che non mi vuoi più? Signore, Tu sei la mia sola speranza, e Ti imploro di non abbandonarmi…”. Anche se invocavo il Signore con grande impeto, non riuscivo ancora a sentire nessuna risposta o consolazione da Lui. Il mio cuore si raffreddò: “Il Signore non mi vuole più…”.
Quando tornai a casa, non riuscivo più a sopportare il peso che avevo sul cuore. Mi stesi, prostrata, sul mio letto e involontariamente invocai il Signore: “Signore, Tu sai che Ti amo e, a prescindere dalle circostanze che possono verificarsi, non riesco proprio ad abbandonare la Bibbia e a metterTi da parte. Ma credo in Te da molti anni e non ho mai sentito una tale oscurità nel mio spirito. Signore! Ti chiedo di non voltarmi le spalle. Abbi pietà di me. Tutti i fratelli e le sorelle dicono che le nuove parole sono la Tua voce che è tornata. Nella lettura di queste parole tutti loro hanno ricevuto un grande raccolto e vivono nella gioia e nella felicità, ma io sono caduta nelle tenebre e non riesco più a percepire la Tua presenza. Signore! Soffro profondamente nel mio cuore e sono anche perplessa, non sapendo come affrontare tutto questo. Signore! Questo libro, ‘Il libro aperto dall’Agnello’ è davvero la Tua voce ritornata? Se lo è, Ti imploro di illuminarmi e guidarmi! Permettimi di comprendere la Tua voce, perché anch’io desidero seguirTi!”. In quel momento della preghiera, all’improvviso si affacciò alla mia mente l’immagine del Signore Gesù che stava fuori e bussava alla mia porta, e sembrava che Egli fosse rimasto a lungo fuori, ad aspettarmi. Ero sbigottita, e subito mi resi conto che ero colei che aveva chiuso la porta al Signore Gesù. Immediatamente biasimai me stessa, mi pentii e sentii che lacrime di riconoscenza stavano sgorgando dai miei occhi… Non riuscii nemmeno ad asciugarmi le lacrime e mi sbrigai ad alzarmi da terra. Presi la Bibbia e lessi Apocalisse 3:20-22: “Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco. A chi vince io darò di seder meco sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo trono Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”. Ero sicura che questa fosse una rivelazione dello Spirito Santo. A questo punto, mi inginocchiai di nuovo alla presenza del Signore, mentre le mie lacrime di pentimento scorrevano senza tregua: “Mio Signore, Dio Onnipotente, non pensavo che avrei considerato il Tuo arrivo in modo simile… sta di fatto che ero cieca e ignorante; non riuscivo a comprendere la Tua voce e Ti ho chiuso fuori dalla porta… Ti ho fatto sentire ferito e deluso… se non fosse per la Tua misericordia, forse starei ancora abbandonando la Tua voce e vivendo nelle tenebre. Dio Onnipotente! Desidero tornare da Te, accettare la Tua parola e chiederTi di allontanare il Tuo volto dai miei peccati e continuare a compiere la Tua opera di salvezza per me”. Dopo la mia preghiera, sentii nel cuore un senso di liberazione senza precedenti e mi sembrò che la pesante pietra che schiacciava il mio cuore fosse stata sollevata. Il mio cuore si sentì così leggero! Dopo questo episodio, non appena avevo tempo, leggevo la parola di Dio Onnipotente. Ero impaziente di recuperare tutto il tempo perduto, ma, nel profondo del mio spirito, ero ancora perplessa sul fatto che l’opera di Dio accantonasse la Bibbia.
Un giorno, aprii la parola di Dio e lessi: “In che modo andrebbe affrontata la Bibbia avendo fede in Dio? Si tratta di una questione di principio. […] Per molti anni il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) ha consistito nella lettura della Bibbia; allontanarsi da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di un culto malvagio e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere la spiegazione della Bibbia. Vale a dire che, se dici di credere nel Signore, devi leggere la Bibbia, nutrirtene, e al di fuori di essa non devi venerare alcun libro che non la coinvolga. Se lo fai, tradisci Dio. Dal momento in cui è esistita la Bibbia, la fede nel Signore da parte delle persone è stata fede nella Bibbia. Invece di dire che gli esseri umani credono nel Signore, è meglio affermare che credono nella Bibbia; piuttosto di sostenere che hanno iniziato a leggerla, è meglio dichiarare che hanno iniziato a crederle; e anziché ammettere che sono ritornati davanti al Signore, sarebbe meglio dire che sono tornati di fronte alla Bibbia” (“In merito alla Bibbia (1)” in La Parola appare nella carne). Dopo aver letto questo brano della parola di Dio, fu come se fossi faccia a faccia con Lui. Sì, ciò che stavo pensando era la stessa cosa che Dio aveva rivelato; pensavo che ci fosse bisogno di leggere la Bibbia per credere in Dio e che non si potesse leggere nessun altro libro all’infuori della Bibbia, oppure si sarebbe tradito Dio. Ma ero ancora confusa: “La Bibbia non ha forse avuto origine dall’ispirazione di Dio? Credendo in Dio, non stiamo forse seguendo la Bibbia? Quindi, in realtà, quale grande differenza esiste tra tornare alla presenza della Bibbia e tornare alla presenza di Dio?”. Continuai a cercare una risposta nella parola di Dio. Poco dopo, vidi che la parola di Dio afferma: “La Bibbia è un documento storico dell’opera divina in Israele e annota molte predizioni degli antichi profeti, nonché alcune espressioni di Jahvè durante la Sua opera in quel periodo. Quindi, tutte le persone considerano questo libro come santo (perché Dio è santo e grande). Naturalmente tutto ciò è il risultato del loro timore verso Jahvè e della loro adorazione verso Dio. Le persone si riferiscono in questo modo a tale libro solo perché le creature di Dio adorano il loro Creatore, e ve ne sono alcune che lo definiscono persino un libro celeste. In realtà, si tratta semplicemente di un resoconto umano. Non è stato personalmente menzionato da Jahvè, né Egli ne ha diretto di persona la creazione. In altre parole, l’autore di questo libro non è Dio, ma l’umanità. La Sacra Bibbia è solo il titolo rispettoso dato a essa dall’uomo, non è stato deciso da Jahvè e Gesù dopo aver discusso tra Loro; non è nulla di più di un’idea umana. Poiché questo libro non è stato scritto da Jahvè, né tantomeno da Gesù. Per contro, si tratta delle descrizioni di molti antichi profeti, apostoli e veggenti, che sono state stilate dalle generazioni successive in un libro di antichi scritti che, alle persone, sembra particolarmente sacro, un libro che credono contenga molti misteri insondabili e profondi che sono in attesa di essere svelati dalle generazioni future. In tal senso, le persone sono ulteriormente disposte a credere che questo sia un libro celeste. Con l’aggiunta dei quattro Vangeli e dell’Apocalisse, l’atteggiamento degli uomini nei suoi confronti è diventato particolarmente diverso da quello nei confronti di qualsiasi altro libro e dunque nessuno osa analizzare questo libro celeste, perché troppo santo” (“In merito alla Bibbia (4)” in La Parola appare nella carne). La parola di Dio Onnipotente ha rivelato l’eterno mistero e ha spiegato gli enigmi della Bibbia. Essa ha anche spiegato le difficoltà che albergavano nel mio cuore. La parola di Dio dice: “La Bibbia è un documento storico dell’opera divina in Israele”. Dopo averci pensato su con attenzione, conclusi: “È proprio così, e tutto ciò che viene raccontato nella Bibbia è davvero la storia dell’opera compiuta da Dio in Israele. È l’opera che Dio ha compiuto nell’Età della Legge e nell’Età della Grazia, ma Dio è Colui che ha creato il cielo, la terra e ogni cosa, e regna anche su tutta l’umanità. Egli continua a guidare e a nutrire l’umanità; quindi, come può compiere la Sua opera solo in Israele? Come potrebbe dire solo ciò che è contenuto nella Bibbia? Le persone definiscono la Bibbia il ‘libro sacro’, perché riporta molto di ciò che Dio ha detto. Danno alla Bibbia questo titolo onorifico a motivo del loro rispetto per Dio, ma, in effetti, gli autori della Bibbia sono quei vecchi santi, profeti e apostoli, e non Dio. È evidente che la Bibbia non ha affatto avuto origine dall’ispirazione di Dio e non è affatto la Sua parola. Si tratta solo di un libro storico che rende testimonianza a Dio. Non c’è da stupirsi che il Signore Gesù abbia detto: ‘Voi investigate le Scritture, perché pensate aver per mezzo d’esse vita eterna, ed esse son quelle che rendon testimonianza di me; eppure non volete venire a me per aver la vita!’ (Giovanni 5:39-40)”. Leggendo la parola di Dio Onnipotente insieme alla parola del Signore Gesù, compresi immediatamente le parole del Signore. In quel momento, chiesi a me stessa: “Dio è il Creatore e la sorgente della vita. Egli è in grado di creare i cieli, la terra e ogni cosa che si trova in essi, e regna sopra tutte le cose. La Bibbia può forse compiere la stessa opera? No, non può. Considerando le cose in questo modo, sembra proprio che la Bibbia non possa sicuramente rappresentare Dio. Dio e la Bibbia non sono sullo stesso livello. Devo seguire le orme di Dio e non devo difendere la Bibbia e rifiutare la nuova opera di Dio”. Più riflettevo sulla parola di Dio, più conoscenza acquisivo sull’essenza e sulla storia segreta della Bibbia e più mi sentivo umiliata e mortificata. Ripensai alle nozioni che avevo coltivato per così tanti anni nella mia fede in Dio, ritenendo che la Bibbia fosse importante quanto Dio. Consideravo entrambi sullo stesso piano e pensavo che dimenticare la Bibbia significasse non credere in Dio. Ma, in realtà, non avevo le idee chiare sull’essenza della Bibbia e sul suo valore originale e non avevo mai riflettuto su quale differenza ci fosse tra credere nel Signore e credere nella Bibbia. Il significato pratico della fede in Dio mi era del tutto sconosciuto e, in effetti, consideravo verità le mie nozioni e dicevo sciocchezze. Rifiutavo l’opera e la parola di Dio negli ultimi giorni ed ero veramente molto sciocca e ignorante, tanto arrogante, e senza motivo. Ma Dio non mi trattò in base alla mia ignoranza e non mi condannò, ma mi illuminò e mi guidò ugualmente. Egli mi condusse, un passo dopo l’altro, lontano dalla Bibbia e io giunsi davanti al Suo trono, in modo da poter ricevere il nutrimento e il sostentamento della parola di Dio Onnipotente, comprendere gradualmente un po’ della verità e conoscere l’essenza della Bibbia. La porta del mio cuore, che era stata sigillata così a lungo, alla fine si aprì a Dio, e io non potei più sfuggire alla Sua salvezza. Invece, nella nuova voce di Dio, godo quanto desidero della disponibilità dell’acqua della vita che scorre dal trono. Offro sinceramente in sacrificio a Dio ringraziamenti e lode!
Il vangelo di domenica: in che mondo si può apprendere il ritorno di Gesù