Dopo essere diventata cristiana, ho sempre creduto che, purché avessi accantonato ogni cosa e mi fossi adoperata per Dio, avessi svolto bene il lavoro della Chiesa, non avessi trascurato il mio dovere o tradito Dio a prescindere dalle tribolazioni o dal dolore che avrei patito e fossi riuscita a seguirLo fino alla fine, sarei stata una persona di cui Dio Si sarebbe compiaciuto. Pensavo che avrei potuto guadagnare la Sua salvezza e che sarei stata in grado di restare. Così ho rinunciato alla mia famiglia e ai piaceri della carne e passavo ogni giorno correndo qua e là, indaffarata nella Chiesa. È stato così che sono arrivata a credere di aver già percorso la strada della salvezza di Dio e di doverLo solo seguire fino alla fine.
Qualche giorno fa ho visto il passo di un sermone: “Solo coloro che ottengono la verità ed entrano nella realtà sono veramente salvati”: “Essere salvati da Dio non è così semplice come la gente immagina. Dobbiamo fare affidamento sul giudizio e sul castigo, così come sulle prove e sull’affinamento dalla parola di Dio in ogni fase delle nostre esperienze. Dobbiamo seguire da vicino ogni fase dell’opera di Dio, e alla fine ottenere la verità e raggiungere un cambiamento nella nostra indole per diventare una nuova creazione e per poter confidare nella verità al fine di trionfare su Satana e trascendere il peccato. Dobbiamo essere in grado di vivere consapevolmente facendo affidamento sulle parole di Dio, di obbedire completamente a Dio e di essere compatibili con Lui. Solo questo significa davvero trionfare su Satana, trascendere il peccato, ed essere guadagnati da Dio. Se siamo in grado di raggiungere questo risultato sperimentando l’opera di Dio, allora solo questo significa veramente essere salvati da Dio”. “Lungo il cammino della ricerca della verità e del raggiungimento della salvezza da Dio, ci sono ancora molte difficoltà e ostacoli, come la rottura della famiglia, disastri naturali e di origine umana – ogni tipo di prove e tribolazioni che la gente deve affrontare. Le cose non sono di certo facili e se le persone mancano della verità non possono rimanere salde, la possibilità che esse tradiscano Dio è del 100%” (La condivisione del Fratello). Dopo aver letto questo passo, ho sentito come se mi stessi svegliando da un sogno. Quindi, alla fin fine, essere salvati da Dio non era semplice come avevo pensato. Non significa rinunciare alle cose, adoperarsi, lavorare sodo soltanto esternamente e poi seguirLo fino alla fine. Piuttosto, è necessario avere esperienza pratica della Sua opera e delle Sue parole, accettare il Suo castigo e giudizio, il trattamento e la potatura, oltre a vivere ogni tipo di prove e tribolazioni. Infine, capendo la verità, le persone ottengono una comprensione autentica delle proprie indoli corrotte, si liberano delle proprie indoli sataniche, iniziano ad affidarsi alle parole di Dio nelle proprie vite e diventano individui che Lo temono e Gli obbediscono veramente. Solo raggiungendo questo risultato possono essere persone che guadagnano davvero la salvezza di Dio. Tuttavia, confrontando la mia condizione effettiva con questa descrizione, ero lontana dal raggiungere quel risultato. C’erano moltissime occasioni in cui, pur sapendo che la ricerca della reputazione e del prestigio non era approvata da Dio, mi aggrappavo saldamente a queste cose e non volevo lasciarle andare. Ero felice quando ottenevo fama e prestigio e rinvigorita quando adempivo al mio dovere ma, quando non li ottenevo, ero pessimista e refrattaria, perdendo addirittura la voglia di lavorare e precipitando in un’oscurità da cui non riuscivo a liberarmi. Sapevo che credere in Dio significava che avrei dovuto cercare la verità e adempiere al dovere di un essere creato per soddisfare Dio e che non avrei dovuto condurre transazioni con Lui. Tuttavia, quando vedevo che l’opera di Dio richiedeva molto tempo per concludersi e che le mie speranze di guadagnare benedizioni non si erano ancora realizzate, portavo dentro di me il pessimismo. La mia energia dei primi tempi scompariva semplicemente senza lasciare traccia ed ero negligente nell’adempimento del mio dovere. Quando incappavo in qualche difficoltà nel mio lavoro, anche se sapevo che Dio mi stava formando attraverso le difficoltà e stava perfezionando la mia fede, dentro ero ancora piena di fraintendimenti e lamentele. Pensavo che credere in Dio fosse troppo doloroso, troppo difficile; volevo persino abbandonare il mio lavoro e non ero disposta a adoperarmi per Lui. C’erano moltissime occasioni in cui sapevo che l’ambiente e tutte le persone, le questioni e le cose intorno a me erano predisposte da Dio per perfezionarmi e che avrei dovuto cercare la verità in queste cose ma, quando mi trovavo di fronte a una persona, questione o cosa che non era conforme alle mie nozioni, le resistevo sempre e non ero disposta ad accettarla. Guardando tutte queste condizioni e manifestazioni concrete, come poteva tutto questo essere un’esperienza e una testimonianza di ricerca e pratica della verità? Come potevo avere un briciolo di vera levatura? Quando mi trovavo di fronte anche solo a una piccola prova o frustrazione, ero capace di tradire Dio in ogni momento e rischiavo di incespicare, oltre a non essere in grado di restare salda nel mezzo di grandi tribolazioni e sofferenze e di seguire Dio fino alla fine della strada. In quell’istante ho capito che, pur seguendo Dio da diversi anni e non essendomi mai tirata indietro, avevo posto l’accento solo sulle azioni superficiali di correre qua e là e adoperarmi per Lui. Non avevo cercato realmente la verità né messo in pratica la parola di Dio né accettato davvero il Suo giudizio e castigo, e la mia indole della vita non era cambiata di una virgola. Vivevo ancora sotto l’influsso oscuro di Satana ed ero soggetta ai suoi inganni e alle sue manipolazioni. Ciò era molto lontano dallo standard per essere veramente salvati da Dio, ma credevo davvero di aver imboccato la strada della salvezza di Dio molto tempo prima e di essere quasi all’altezza. Era semplicemente un autoinganno.
Dopo essermi resa conto di queste cose, ho pregato Dio: “Oh Dio, grazie! Sono state la Tua rivelazione e guida a permettermi di vedere chiaramente la mia vera condizione e a farmi capire cosa sia la vera salvezza, trasformando il mio punto di vista erroneo del passato. Mi hanno fatto comprendere anche che, per quanti anni avessi passato a credere in Dio, senza la ricerca della verità la mia indole della vita non sarebbe potuta cambiare. Dunque, per quanto mi affannassi a lavorare, per quanto soffrissi, non avrei guadagnato l’approvazione di Dio. Da oggi in poi sono pronta a sfruttare questo tempo prezioso per cercare la verità e, sperimentando la Tua opera, cercherò di liberarmi della mia indole corrotta. Mi sforzerò di vivere secondo le Tue parole, di obbedirTi completamente e di imboccare la strada della salvezza”.