Un’esperienza di fede: un cattolico trova il percorso per liberarsi dal peccato
“In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre” (Giovanni 8:34–35).
– Epigrafe
“Il Signore Gesù è stato inchiodato alla croce per assolverci dai nostri peccati, cosicché non apparteniamo più al peccato, e quando Egli ritornerà ci condurrà nella nostra casa in Cielo. Il tempo perché Lui ritorni è quasi giunto, per cui dobbiamo attendere con atteggiamento vigile, leggere i testi sacri e confessarci di frequente…”. Il sacerdote stava in piedi sul pulpito rivolgendoci allegramente le sue prediche. Ascoltare tali parole era per me vivificante e io decisi di seguire Dio in modo stabile, di leggere i testi sacri e di pregare di più, e, quando in seguito il Signore sarebbe ritornato, mi avrebbe condotto nel Regno dei Cieli.
A tal fine, mi impegnavo duramente per rispettare le regole della mia fede. Anche se ero davvero indaffarato con i miei affari e non riuscivo mai a completare tutti i compiti che avevo in programma per quel giorno, continuavo ad andare a Messa e pronunciavo sempre diverse preghiere legate a particolari festività.
Ma, con il passare del tempo, mi accorsi a poco a poco che i sermoni del sacerdote non contenevano alcuna nuova luce. Egli possedeva tre libri di prediche per celebrare la Messa. Proprio come un insegnante che tiene una lezione, segue il programma scolastico e procede meccanicamente, in tre anni percorreva tutti questi libri, dall’inizio alla fine, per poi ricominciare da capo, fornendone la sua interpretazione. Non ottenevo mai alcun nuovo sostentamento dalla partecipazione alla Messa e mi sentivo affamato spiritualmente: non riuscivo a percepire la presenza di Dio. Anche l’amore e la fede di molti miei parrocchiani si stavano facendo più tiepide. Alcuni si addormentavano durante i sermoni, altri chiacchieravano pigramente e parlavano di argomenti mondani, altri ancora si recavano a un servizio di culto, ma vendevano prodotti, invece di ascoltare il sermone del sacerdote, e alcuni semplicemente smettevano di recarsi a Messa. Ancora peggio, il rettore parlava spesso di come il valore della nostra moneta stava scendendo e il prezzo delle merci stava salendo, quindi un’offerta di 20 yuan per una Messa non era sufficiente ed essa avrebbe dovuto essere di almeno 50 yuan. In precedenza, il sacerdote visitava a casa chiunque, indipendentemente dalla sua capacità di versare un contributo, ma ora aveva smesso di farlo per coloro che non versavano un’offerta o quando essa non era sufficiente. Terribile! Non capivo come potesse comportarsi in questo modo e la Chiesa era in uno stato di sempre maggiore desolazione.
Mi feci un esame di coscienza: pronunciavo ogni giorno preghiere legate alla confessione, ma ancora non riuscivo a impedirmi di peccare. Vivevo in un circolo vizioso da cui non riuscivo a sfuggire, in cui peccavo di giorno e confessavo di notte. E, soprattutto, quando mi accorgevo che altri commercianti come me impiegavano ogni sorta di manovre per trarre profitto dai propri clienti e guadagnare una gran quantità di soldi, provavo una certa invidia. Tentato dal denaro, anch’io iniziai ad adottare tattiche subdole; quando mi accorgevo che qualcuno era abbastanza benestante, gonfiavo un po’ il prezzo e qualche volta vendevo un prodotto scadente come se fosse stato di alta qualità, in modo da poter rastrellare qualcosa sulla differenza di prezzo. In questo modo riuscii davvero a imbottire il mio portafoglio, ma la mia coscienza era inquieta, per cui durante le preghiere del mattino e della sera mi ponevo al cospetto di Dio per confessare i miei peccati. Ma, dopo aver fatto ciò, ancora non riuscivo a trattenermi dall’usare metodi fraudolenti per guadagnare denaro. Soffrivo davvero, ma tutto quel che sapevo fare era continuare a pregare, nella speranza che il Signore mi assolvesse.
Un giorno, mia sorella maggiore mi invitò a casa sua ad ascoltare un sermone. Quando arrivammo, mia moglie ed io incontrammo fratello Zhang, che ci accolse con entusiasmo e umiltà. Gli dissi: “Tutti i segni indicano che il Signore ritornerà presto. Sulla base di queste osservazioni, dovremmo avere ancora più fede e attendere con calma il Suo ritorno, quando saremo condotti nel Regno dei Cieli. Tuttavia, la nostra fede è diventata tiepida; viviamo nel peccato e non riusciamo a districarcene. Anche i sermoni del sacerdote sono davvero aridi e sembra che la Chiesa stia diventando sempre più sterile. Che cosa sta accadendo?”.
Fratello Zhang rispose: “Il mondo religioso è diventato desolato e ciò è qualcosa di cui tutti i credenti con un cuore e un’anima hanno avuto esperienza di persona. Ripensandoci, in passato, quando leggevamo i testi sacri e pregavamo, ricevevamo l’illuminazione e l’ispirazione dello Spirito Santo, e non importa quanto impegnativo fosse stato il nostro lavoro, non avremmo mai osato perdere una Messa o un sermone. Allora, perché siamo diventati così pessimisti e perché le nostre anime si sono fatte così riarse? Perché la nostra Chiesa è diventata un tale paesaggio di desolazione? In questo problema sono presenti due aspetti. Uno è che i capi del mondo religioso non si attengono alla via di Dio, ma si concentrano solo su teorie teologiche e sulla conoscenza biblica. Costoro innalzano sé stessi e rendono testimonianza di quanto hanno sofferto e di che prezzo hanno pagato, ma non sono capaci di innalzare la parola di Dio e di renderle testimonianza. Essi non guidano i credenti a comprendere la volontà di Dio e non mettono in pratica la Sua parola. Alcuni sacerdoti e alcune suore gestiscono persino fabbriche e vendono le proprie merci all’interno della chiesa, conducendo i credenti su un percorso secolare. Quest’atteggiamento è del tutto contrario alla via di Dio, motivo per cui costoro sono stati da Lui scacciati e rifiutati. Questo è la ragione principale per cui la Chiesa è desolata. Un altro aspetto di tale situazione è che il Signore Gesù è già ritornato e sta eseguendo una nuova opera al di fuori delle confessioni esistenti: l’opera dello Spirito Santo si è spostata. È proprio come quanto avvenne nell’ultimo periodo dell’Età della Legge, quando il Signore Gesù giunse a compiere l’opera dell’Età della Grazia al di fuori del tempio. Lo Spirito di Dio aveva già lasciato il tempio e non vi operava più, per cui il luogo in cui in precedenza veniva adorato Dio divenne un mercato per il bestiame”.
Dopo aver ascoltato la spiegazione di fratello Zhang, compresi che la desolazione della Chiesa era dovuta al fatto che i sacerdoti non aderivano alla via di Dio e che l’opera dello Spirito Santo si era spostata. Pareva assolutamente vero. I sacerdoti non facevano che parlare di teorie e di conoscenze bibliche, e mettevano in mostra quanto avevano sofferto. Ciò non aiutava affatto i credenti a comprendere la volontà di Dio, ed essi si limitavano, invece, ad adulare i sacerdoti, mentre Dio non aveva alcun posto nei loro cuori. Anche le visite alle case dei parrocchiani per celebrare la Messa avevano una natura utilitaristica: se i fedeli offrivano una quantità sufficiente di denaro, il sacerdote faceva Messa per loro, ma se non davano abbastanza soldi, egli si scusava, sostenendo di non avere tempo. Egli non seguiva affatto i decreti di Dio: come poteva, quindi, ottenere l’opera dello Spirito Santo?
Dissi: “Fratello Zhang, stai affermando che la desolazione della Chiesa è collegata al fatto che i capi religiosi non seguono la via di Dio. Questo in realtà è vero e posso accettarlo. Tuttavia, hai anche detto che il Signore Gesù è ritornato e che l’opera dello Spirito Santo si è spostata. È proprio vero?”.
Fratello Zhang rispose: “Sì. Il Signore Gesù che stavamo aspettando Si è fatto nuovamente carne ed è ritornato; ha pronunciato parole e ha compiuto l’opera di giudizio a partire dalla casa di Dio. È giunto per liberarci dai nostri peccati…”.
Lo interruppi e commentai, un po’ confuso, “Com’è possibile? Il Signore Gesù è stato inchiodato alla croce perché i nostri peccati ci venissero perdonati, per cui non siamo più peccatori. Stiamo solo aspettando che il Signore ritorni per condurci alla nostra casa nel Regno dei Cieli. Quindi, come potrebbe esserci un’altra fase di opera?”.
Fratello Zhang rispose con molta pazienza: “Fratello, hai perfettamente ragione quando affermi che, da quando crediamo nel Signore, tutti i nostri peccati ci sono stati da Lui perdonati e noi non apparteniamo più al peccato. Ma non appartenere al peccato significa forse che non pecchiamo? La verità è che viviamo ancora in un circolo vizioso di peccati e successive confessioni, e non abbiamo affatto raggiunto la purificazione. La Bibbia dice: ‘Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore’ (Ebrei 12:14). Dio è santo e a nessuna persona infangata è permesso di entrare nel Regno dei Cieli. Potremo contemplare il volto di Dio solo se saremo purificati; come possiamo accogliere Dio nelle condizioni in cui viviamo in questo momento, immersi nel peccato? Fratello, leggiamo ora due passi di parole espresse dal Signore ritornato”.
Fratello Zhang prese un libro contenente le parole di Dio e lesse: “Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di essere compatibile con la volontà di Dio? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla cattiveria, eppure vuoi ancora discendere con Gesù e avere una simile fortuna! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu sia secondo il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai qualificato per prendere parte alle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Pertanto tu, peccatore che è stato solo redento, non puoi ricevere direttamente l’eredità di Dio”. “I peccati dell’uomo furono perdonati grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo continuò a vivere nella vecchia indole satanica corrotta. Egli, dunque, deve essere completamente salvato dall’indole satanica corrotta cosicché la sua natura peccaminosa venga rigettata completamente e non si sviluppi mai più, permettendo così di cambiare l’indole dell’uomo. Ciò richiede che egli comprenda il cammino della crescita nella vita, la via della vita e il modo di cambiare la propria indole. Impone anche che egli agisca in conformità a questo cammino cosicché l’indole dell’uomo possa cambiare gradualmente ed egli possa vivere sotto lo splendore della luce e fare tutte le cose in conformità alla volontà di Dio, rigettare l’indole satanica corrotta e liberarsi dall’influenza satanica delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa”.
Fratello Zhang proseguì: “Dalle parole di Dio possiamo comprendere che il Signore Gesù ha compiuto la fase dell’opera di redenzione nel corso dell’Età della Grazia e, quindi, che siamo stati salvati dal peccato grazie alla nostra fede in Lui. Tuttavia, non ci siamo liberati delle nostre nature peccaminose: nelle vite che conduciamo, spesso pecchiamo e poi confessiamo le nostre colpe, e abbiamo un atteggiamento ribelle e resistiamo a Dio. Ad esempio, quando nella nostra vita quotidiana ci imbattiamo in persone che sono spiacevoli per noi, spesso ci imbronciamo e, inoltre, le disprezziamo e non siamo capaci di andare d’accordo con loro. Commettiamo ogni sorta di azioni subdole per il nostro tornaconto personale e, ogni volta che paghiamo un prezzo o ci impegniamo, ci aggrappiamo alle nostre motivazioni e ai nostri obiettivi: che sono ottenere le benedizioni di Dio, fare accordi con Lui. È chiaro che non siamo stati liberati dalle nostre nature peccaminose e che le nostre indoli arroganti, egoiste e astute sono profondamente radicate nella nostra vita. Non viviamo assolutamente a somiglianza di esseri umani. Non riusciamo ad andare d’accordo con gli altri e, in particolare, non siamo capaci di sottometterci all’opera di Dio. Tutti i nostri pensieri e le nostre azioni sono in contrasto con ciò che Dio richiede. Non possediamo affatto cuori che nutrono rispetto per Lui e questo è un atteggiamento che Gli risulta ripugnante e odioso. Persone sudice e corrotte come noi sono assolutamente indegne di entrare nel Regno dei Cieli; non abbiamo le caratteristiche per contemplare il volto del Signore Gesù. Anche se continuiamo a pronunciare preghiere, a tenerci a freno e a esercitare un controllo su noi stessi, con la sola nostra forza non saremo mai in grado di liberarci dalle catene del peccato. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno che si compia un altro passo dell’opera di Dio per liberarci dalla colpa, e solo allora ne saremo affrancati e verremo portati nel meraviglioso Regno di Dio”.
Non potei fare a meno di annuire e di commentare: “È vero. Ho creduto in Dio per oltre trent’anni. Prego e leggo i testi sacri ogni giorno, vado spesso a Messa e altrettanto spesso mi confesso perché mi vengano rimesse le mie colpe, ma in tutti questi anni invece di peccare di meno, sto trasgredendo di più. La Bibbia dice: ‘Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore’ (Ebrei 12:14). Vivo ancora nel peccato e non sono davvero degno di contemplare Dio o di entrare nel Regno dei Cieli!”.
Mia moglie aggiunse: “Sì, fratello Zhang, sento davvero come se la tua condivisione contenesse l’illuminazione e l’ispirazione dello Spirito Santo. Non giungeremo mai a ottenere la libertà dal peccato solo pronunciando preghiere. Sembra che sia davvero necessario che Dio compia un’altra fase di opera negli ultimi giorni per salvarci”.
Emisi un sospiro: “Oh! In passato abbiamo fatto affidamento solo sulle preghiere, ma ciò non ci libererà mai dai nostri peccati. Ascoltare le tue parole sul modo in cui Dio compirà l’opera di giudizio negli ultimi giorni mi spinge a chiedermi come Egli realizzerà tutto ciò. Fratello Zhang, puoi continuare la tua condivisione?”.
Fratello Zhang rispose: “Ringrazio Dio! Questa è una domanda davvero importante, per cui leggiamo prima un passo delle parole di Dio Onnipotente. Dio Onnipotente dice: ‘Durante gli ultimi giorni, Cristo utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzare le sue parole e le sue azioni. Queste parole comprendono diverse verità, quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e alla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio comincia l’opera di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo solo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Tale metodo di rivelazione, di trattamento e di potatura non può essere sostituito con parole ordinarie, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tale modo di lavoro viene considerato giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere assoggettato, pienamente convinto a sottomettersi a Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio. Ciò che l’opera di giudizio realizza è la comprensione da parte dell’uomo del vero volto di Dio e la verità riguardo alla sua ribellione. L’opera di giudizio permette all’uomo di ottenere molta comprensione della volontà di Dio, dello scopo della Sua opera e dei misteri che non possono essere compresi dall’uomo. Inoltre, consente all’uomo di riconoscere e conoscere la sua sostanza corrotta e le radici della sua corruzione, come pure di scoprire la sua bruttezza. Questi effetti si realizzano tutti tramite l’opera di giudizio, perché la sua sostanza è di fatto l’opera di svelare la verità, la via e la vita di Dio a tutti coloro che hanno fede in Lui. Quest’opera è l’opera di giudizio svolta da Dio’.
Negli ultimi giorni, Dio sta esprimendo ogni aspetto della verità e sta compiendo l’opera di giudizio e di purificazione. Lo fa attraverso le Sue indoli di maestà e di ira, e si serve delle parole per rivelare le nostre nature corrotte, per giudicarci e purificarci dai nostri peccati. È solo tramite le parole di Dio che siamo in grado di scoprire le nostre indoli corrotte, che ci rendono egoisti, interessati solo a noi stessi, arroganti, presuntuosi, astuti e sleali. Quando pecchiamo e desideriamo pentirci, non ci limitiamo più solo a riconoscere a livello superficiale ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma dobbiamo riflettere sulle nostre indoli sataniche e conoscerle, e riportare alla luce le nature corrotte che si celano dietro a questi atteggiamenti. A partire da tale processo, riusciamo a sviluppare un odio sincero nei confronti della nostra corruzione e un vero pentimento, e decidere di essere persone che temono Dio e rifuggono il male, persone che ce la faranno a trasformare la propria indole. Nella nostra vita quotidiana Dio dispone anche ogni tipo di situazione per sfrondarci e trattare con noi, per metterci alla prova e affinarci, e questi contesti pongono in luce le nostre nature corrotte. È solo attraverso le prove e gli affinamenti di Dio che le nostre indoli corrotte possono a poco a poco cambiare, permettendoci, alla fine, di raggiungere la purificazione. Nelle nostre esperienze abbiamo compreso che, anche se il giudizio di Dio è severo e anche se dovremo patire grandi sofferenze, tutto ciò ha lo scopo di cambiare le nostre indoli sataniche e di condurci nel Regno dei Cieli. È l’amore che Dio ha per noi! Senza il giudizio delle parole di Dio e senza le prove e gli affinamenti che Egli predispone, non vedremmo mai pienamente la verità e la causa della nostra corruzione da parte di Satana; non saremmo mai in grado di rifiutare Satana e di rivolgerci a Dio. L’opera di giudizio di Dio negli ultimi giorni è veramente ciò di cui noi, esseri umani corrotti, abbiamo bisogno per venire salvati”.
Il mio cuore si illuminò molto dopo che ebbi ascoltato le parole di Dio e la condivisione di fratello Zhang. Dissi, pieno di emozione: “Fratello Zhang, la tua condivisione proviene interamente dallo Spirito Santo. Ora comprendo che, negli ultimi giorni, Dio usa le parole per giudicare i nostri peccati, indicandoci al contempo il percorso di liberazione dalla colpa, trasformandoci e purificandoci. In passato sono rimasto intrappolato nel ciclo del peccato e della successiva confessione, senza possibilità di sfuggire ai vincoli della colpa; è stato un periodo doloroso e tortuoso, ma ora sento, attraverso questa condivisione sull’opera di giudizio di Dio negli ultimi giorni, di aver trovato il percorso che mi condurrà alla libertà dal peccato”.
Mia moglie sedeva di lato, anche lei annuendo. Commentò, piena di gioia: “Dio non ci ha abbandonato. Egli ci ha fatto sapere che è ritornato, per cui dobbiamo indagare a fondo su questa questione, in modo da non perdere la nostra opportunità di accogliere l’apparizione del Signore”.
Fratello Zhang continuò a discutere con noi di questi argomenti per i successivi tre giorni. Lesse le parole di Dio e introdusse profezie bibliche, condividendo su ogni tipo di verità, come i misteri del nome di Dio e le Sue incarnazioni, il modo in cui Satana corrompe l’umanità, il modo in cui Dio la salva, la destinazione e il risultato dell’umanità e il modo in cui le persone dovrebbero cercare di raggiungere la salvezza ed entrare nel Regno dei Cieli. Acquisii la certezza che Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato e accettai con gioia l’opera di Dio degli ultimi giorni. In seguito, mia moglie e io iniziammo a partecipare agli incontri, a leggere le parole di Dio, a cantare inni e a ballare con i fratelli e le sorelle della Chiesa di Dio Onnipotente. Durante gli incontri, condividiamo reciprocamente sulla nostra comprensione e conoscenza delle parole di Dio e discutiamo delle nostre esperienze personali. Essi sono davvero momenti piacevoli.
Inoltre, dalle parole di giudizio di Dio sono giunto a riconoscere la mia satanica natura egoistica e spregevole, il fatto che avevo vissuto con il veleno di Satana impersonato dal proverbio: “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”. Nella mia attività economica avevo seguito tendenze malvagie, imbrogliando le persone e ingannandole a mio vantaggio. Non avevo alcuna somiglianza di un essere umano. Ho iniziato a odiare davvero dal profondo del mio cuore questa natura satanica. Ora, quando provo l’impulso di compiere azioni subdole nei miei affari, mi pongo immediatamente in preghiera al cospetto di Dio e volto le spalle alla mia natura satanica. Metto in pratica le Sue parole e agisco con onestà. Nel corso del tempo, sono stato capace un po’ alla volta di mettere davvero in pratica il l’essere una persona onesta. Non guadagno più denaro sporco; mi sento tranquillo e in pace con me stesso. Ho capito che il giudizio di Dio nei nostri confronti è davvero la salvezza e che solo vivere secondo le Sue parole significa condurre un’esistenza ricca di senso. Sia ringraziato Dio!
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