Il modo in cui mi sono liberata dal dolore del tradimento di mio marito
Non sapendo quanto tempo fosse trascorso, aprii gli occhi e mi ritrovai sdraiata in un letto d’ospedale. Mio marito camminava avanti e indietro nel reparto senza dimostrare alcuna compassione. Quando si accorse del mio risveglio, le sue prime parole furono: “Se vuoi ucciderti, fallo a casa di tua madre, almeno la tua famiglia non penserà che sia stato io”. Sentendo quelle parole, il mio cuore si intorpidì. Mio marito mi aveva tradita e nemmeno sacrificando la mia vita per lui ero riuscita a riconquistarlo. Era proprio lui il marito che un giorno aveva promesso di vivere con me fino alla fine dei nostri giorni? Un turbine di pensieri si impadronì della mia mente.
L’amore coniugale mi rese molto felice
Avevo sempre invidiato, fin da bambina, i protagonisti dei film che incontravano l’amore della loro vita. Pensavo: “Quando diventerò grande succederà anche a me”. Incontrai per caso il mio compagno ideale, e fu amore a prima vista. Proprio come avevo sempre desiderato, avevo finalmente trovato il vero amore. Mio marito era molto premuroso e facevamo tutto insieme. Ovunque andassimo, tutti ci osservavano con invidia, sostenendo che fossimo una coppia perfetta e fossimo fatti l’uno per l’altra. All’epoca mi sentivo la donna più felice del mondo.
In quegli anni il suo amore nei miei confronti era costante. Quando mi capitava di essere raffreddata e mi veniva una leggera tosse, era disposto a compiere un lungo viaggio per comprarmi la migliore medicina, anche nel bel mezzo della notte. Quando ero infelice si arrovellava per migliorare il mio umore. Inoltre, indipendentemente da quanto il lavoro lo impegnasse, tornava a casa al più presto, anche a mezzanotte, perché sapeva che se non fosse tornato io mi sarei preoccupata. In quegli anni non ci separavamo mai.
Ricordo ancora, una sera, quando chiese a un suo amico di darmi un passaggio fino al luogo in cui lavorava. Facemmo un brutto incidente lungo la strada e quando mi risvegliai mi ritrovai sdraiata in un letto d’ospedale. Vidi che mio marito mi stringeva la mano, trafitto dall’ansia, con le lacrime agli occhi. Mi disse: “Finalmente ti sei svegliata, ero preoccupatissimo. Avresti dovuto vedere come sono sceso di corsa dalla montagna. Volevo capire cosa ti fossa successo il prima possibile. Se morissi, non vorrei più vivere”. Sapevo che la miniera in cui lavorava era in montagna e si trovava a più di dieci chilometri di distanza dal luogo dell’incidente. La strada di montagna era tortuosa; inoltre, aveva appena imparato a guidare e non era molto esperto. Potevo quindi immaginare quanto fosse ansioso. Il cuore sincero di una persona si rivela soltanto in certi momenti della vita e della morte. Sapere che era addirittura disposto a mettere la sua vita in secondo piano per me mi commosse molto; mi ripromisi quindi di dargli tutto l’amore possibile, giurammo anche di morire lo stesso giorno e di dimostrarci fino alla fine reciproca fedeltà. Da quel momento, mi sforzai diligentemente di renderlo felice e abbandonai il mio lavoro ben retribuito. Mi documentai online e comprai dei libri di cucina per potergli cucinare del cibo delizioso. Quando tornava stanco dal lavoro, gli facevo un massaggio o una pedicure per alleviare il suo stress.
Dopo aver scoperto il tradimento di mio marito tentai il suicidio per liberarmi della mia sofferenza
Passarono più di dieci anni e, ad un certo punto, cominciai a notare che mio marito spesso non tornava a casa la sera. Diceva, ad esempio, di essere impegnato o sotto stress, oppure di dover fare straordinari. Anche quando tornava a casa, non parlavamo: guardava la tv o si addormentava subito. La gioia e le risate di una volta erano ormai scomparse; mostrava indifferenza anche quando mi ammalavo. All’epoca, pensai che quel suo atteggiamento fosse dovuto a stress emotivo e che, alla fine, le cose si sarebbero sistemate; invece si allontanò sempre più da me. Innumerevoli furono le notti trascorse a chiedermi dove fosse. Mi chiedevo se fosse stato influenzato dai suoi colleghi o se avesse seguito il vizio tipicamente maschile di andare a donne: di fatto, il responsabile della miniera e altri dirigenti spesso invitavano lui e i suoi colleghi a cena fuori, offrendo spesso “il servizio completo” (cibo, sauna, prostitute). Ogni qualvolta non riuscivo a contattarlo al telefono, mi tormentavo profondamente e spesso non riuscivo ad addormentarmi.
Una notte, mentre lo osservavo dormire al mio fianco, sentii due deboli squilli provenire dal suo cellulare. Chi lo stava cercando nel cuore della notte? Presi il suo cellulare e lessi un messaggio: “Tesoro, sto aspettando pazientemente che tu venga nella nostra dolce casina”. Queste parole furono come un fulmine a ciel sereno; la mia mente si svuotò improvvisamente. Incredibile! Aveva un’altra casa! Mi si spezzò il cuore. Iniziai a picchiarlo in preda alla rabbia e lui, con nonchalance: “Quelle cose online non valgono nulla, è solo uno scherzo. Molte persone lo fanno, non prenderla seriamente”. In seguito, dopo innumerevoli domande, ammise di avere avuto un’avventura di una notte; sapevo, però, che le cose non erano così semplici. Io ero a pezzi, mi sentivo come se il mondo stesse per finire: non riuscivo a smettere di pensare a scene della nostra vita durante tutti quegli anni. Lui disse che ero l’unica che amava e che saremmo stati sepolti insieme dopo la nostra morte. Come aveva osato tradirmi? Negli anni precedenti gli avevo dato tutto l’affetto di cui ero capace, lui era la mia vita. Come aveva potuto trattarmi in quel modo? Più ci pensavo, più lo odiavo. Pensai addirittura: “Non dicesti di voler morire nello stesso giorno? Moriamo insieme, dunque. Non posso permetterti di avere un’altra donna e nemmeno ti consento di divertirti tra le sue braccia. Visto che non mi appartieni, allora moriamo insieme”. Pensai di sciogliere dei sonniferi nel suo tè, aspettare che lo bevesse e morisse per poi suicidarmi. In quel modo saremmo morti insieme in casa sua. Non ci riuscii. Tuttavia, la rabbia era tale che rimasi sdraiata sul letto rifiutandomi di mangiare per diversi giorni. Pensavo di morire; non potevo sopportare un tale dolore e non avevo il coraggio di continuare a vivere. Dove diamine era il vero amore? Ero così stanca di vivere!
Nella più completa disperazione pensai di farla finita, così comprai una confezione di sonniferi in farmacia. La strada era affollata di persone che andavano e venivano; sembrava che tutti fossero felici tranne me… Non c’era posto per me. Stanca di quel mondo volevo solamente terminare la mia sofferenza il prima possibile e, di conseguenza, ingerii le pillole per strada. Presi poi un taxi per andare a casa ma poco dopo avevo già perso i sensi.
Quando mi risvegliai, mi resi conto di essere in ospedale e dedussi che, a portarmici, era stato l’autista del taxi. Avrei voluto morire ma avevo fallito, ero ancora viva. Questo pensiero riempì i miei occhi di lacrime. Nonostante fossi praticamente inutile agli occhi di mio marito, avevo comunque desiderato morire per lui. Ero davvero incosciente. Perciò, subito dopo essere stata dimessa dall’ospedale, senza alcuna esitazione, misi fine al nostro matrimonio.
Nel dolore e nella disperazione, le parole di Dio mi illuminarono
Dopo essere ritornata a casa dei miei genitori mi sfogai con loro, in lacrime. Mio padre disse: “Figlia mia, le nostre vite sono nelle mani di Dio. Dio ti ha protetta e ti ha salvato la vita: è stata la Sua volontà a intercedere. In passato ti consigliai di credere in Dio ma tu dicesti sempre di non avere tempo. Ora, solo inginocchiandoti al cospetto di Dio potrai liberarti di questo dolore. Poiché, tuttavia, la mia conoscenza è limitata, inviterò domani alcune sorelle della Chiesa di Dio Onnipotente con cui potrai conversare seriamente”.
Il giorno successivo arrivarono due sorelle. Grazie al loro discorso capii molti segreti della parola di Dio e scoprii che fu proprio Dio a creare il genere umano. Per salvarci, si incarnò e venne sulla terra. Egli ci ama profondamente ed è la nostra roccia. Le parole di Dio e il discorso delle sorelle mi fecero percepire l’amore di Dio e la Sua intenzione di salvare il genere umano. Capii successivamente che, finché in vita, una persona dovrebbe credere in Dio poiché vivere sotto il regno di Satana è doloroso e stancante. Una sorella trovò per me un inno della parola di Dio, “Solo Dio ama luomo più di tutti”. Ascoltai: “L’uomo pensa di amar sé stesso al massimo? Ma che tipo d’amor è questo? L’amore di Dio è il più vero, lo sentirai. […] Dio vuole che nessun’anima si perda. All’uomo non importa come il suo futuro sarà. L’uomo non sa come apprezzare la propria vita. Ma Dio sì. Oh, sì, Lui sì. Solo Lui ama l’uomo. Sì, solo Dio ama l’uomo. Oh, sì, Lui sì. Lui lo ama così. Lui lo ama così”.
Ascoltai e piansi. L’inno mi scaldò il cuore e mi commosse molto. Esatto! Dio è l’unico responsabile delle nostre vite e solo Lui ci ama veramente. Pensai a mio marito, che aveva promesso di vivere e morire insieme a me e che, nonostante quello, mi aveva tradita. Anche quando si era reso conto che avevo tentato il suicidio a causa del suo tradimento non dimostrò alcuna sensibilità nei miei confronti né si fece corrodere da sensi di colpa. Al contrario, disse parole spregevoli come: “Se vuoi morire, fallo a casa dei tuoi”. In passato avevo pensato che il fatto lui fosse disposto a rischiare la sua vita per me significava che dovesse amarmi moltissimo. Poi, però, ebbi un’illuminazione: il suo “amore” era falso ed estremamente inferiore in confronto ai suoi desideri e ai suoi interessi personali. Dopo aver saputo che mio marito mi aveva tradita, rimasi sdraiata sul letto senza bere né mangiare per diversi giorni, perdendo il coraggio di continuare a vivere. Tentai addirittura di suicidarmi per liberarmi della sofferenza e quasi ci rimisi la vita. Non mi assunsi la responsabilità della mia vita, tantomeno mi curai di me stessa. Ma Dio mi dimostrò sempre misericordia e si prese cura di me: quando tentai il suicidio, Dio fece in modo che l’autista del taxi mi portasse in tempo in ospedale e mi salvasse la vita; quando ero in preda al dolore e alla disperazione, Dio mi confortò con le Sue parole. L’amore di Dio mi riscaldò e mi diede la speranza per continuare a vivere. Mi ricordai di quando, in passato, mio padre mi leggeva il Vangelo e mi chiedeva di credere in Dio e io, di contro, mi rifiutavo con la scusa di essere troppo impegnata. Dio, tuttavia, non mi aveva abbandonata nonostante il mio spirito di ribellione; era rimasto al mio fianco, mi aveva aspettata e protetta in segreto. In quel momento, capii che solo Dio apprezza la ma vita, solo Dio dimostra sincero interesse e preoccupazione per me; solo Lui mi ama nel modo più vero e puro. Ascoltai quest’inno per un giorno intero. Più lo ascoltavo, più il mio cuore si illuminava. Poiché mi resi conto di dover credere in Dio adeguatamente, nei mesi successivi lessi molto le Sue parole e conversai spesso con le sorelle. Cominciai lentamente a sentirmi meno infelice e la mia vita tornò a riempirsi di vitalità.
Scoprendo la verità dietro il tradimento di mio marito, accantonai il risentimento
In seguito, lessi queste parole di Dio: “Ma per gli esseri umani sembra un mondo di allegria e splendore, che sta diventando sempre più tale. Quando guardano il mondo, il loro cuore ne è attratto, e molti sono incapaci di districarsene; grandi moltitudini saranno ingannate da coloro che praticano la frode e la stregoneria. […]” “Nato in tale sudicia terra, l’uomo è stato gravemente rovinato dalla società, ha subito l’influsso di un’etica feudale ed è stato istruito presso ‘istituti d’istruzione superiore’. Pensiero retrogrado, moralità corrotta, visione meschina della vita, ignobile filosofia, esistenza del tutto priva di valore, stile e abitudini di vita depravati: tutte queste cose sono penetrate seriamente nel cuore dell’uomo, e ne hanno gravemente minato e intaccato la coscienza. Il risultato è che gli esseri umani sono sempre più lontani da Dio e Gli si oppongono sempre più. Giorno dopo giorno l’indole umana si fa sempre più viziosa […] sotto il dominio di Satana l’uomo non fa altro che perseguire il piacere, consegnandosi alla corruzione della carne nella terra infangata. […]”.
Queste parole mi fecero capire che il tradimento di mio marito era dovuto alla corruzione di Satana. Satana è l’ideatore di tutti i vizi e fa in modo che le persone considerino il suo punto di vista perverso come verità assoluta. Incoraggia le persone ad avere una moglie e un’amante contemporaneamente, ad avere avventure di una sola notte eccetera. Conduce anche gli uomini a credere erroneamente che avere diverse amanti sia simbolo di virilità maschile. Non si sa come, avere un’amante è diventata una moda e gli uomini di oggi ritengono sia positivo averne una o più di una. Così, l’intero genere umano venne corrotto da Satana che ne distorse l’umanità e lo privò di coscienza. Vivono tutti egoisticamente, irrispettosi del buon costume; distruggono famiglie al fine di perseguire il piacere e soddisfare i propri desideri carnali. Molte famiglie si sono separate; molte persone soffrono e alcune di esse giungono persino a impiccarsi poiché non riescono a sopportare il colpo. Tutto questo dolore è causato da Satana. Pensai a come, in passato, mio marito fosse una persona interamente dedita alla famiglia. Ma da quando aveva provato il “servizio completo” spesso non era tornato la sera, preferendo condurre una vita dissoluta fuori casa. Alla fine, il vizio si impadronì di lui e iniziò ad avere avventure di una notte, diventando sempre più corrotto. Di fatto, anche mio marito era vittima della corruzione di Satana. Pensai dunque: “Non venni io stessa influenzata da idee malvage che mi avevano portata a mettere l’amore prima di ogni altra cosa? Credevo che in un matrimonio l’uno dovesse essere fedele all’altro. Quando mi resi conto che mio marito mi aveva tradita desiderai malvagiamente che egli morisse con me perché non potevo averlo e, di conseguenza, non volevo che nessun’altra lo avesse. Non ero stata io stessa corrotta da Satana, che mi fece perdere la mia umanità?”. Ora riuscivo a capire: è Satana che ci corrompe fino a questo punto, in modo da privare ciascun matrimonio dell’amore vero, della comprensione e della tolleranza, sollecitando invece l’amore egoista e la soddisfazione dei desideri carnali. Pensandoci, smisi immediatamente di odiare mio marito e di provare dolore a causa del suo tradimento, cercando invece di affrontare la faccenda tranquillamente. Le parole di Dio dissolsero il mio astio nei suoi confronti e mi liberarono completamente. Se non mi fossi avvicinata a Dio non avrei mai riconosciuto la causa originaria di questi problemi e avrei continuato a vivere nell’odio e nel dolore. Ringrazio sinceramente Dio per avermi salvata.
Da qual momento, frequentai ogni giorno gli incontri, lessi la parola di Dio e cantai inni di preghiera per Dio con i fratelli e le sorelle, provando una grandissima gioia nel mio cuore. Ogni giorno era dedicato al Signore ed era pieno di gioia; anche il mio volto tornò gioioso. Oggi posso vivere sotto la protezione e la cura di Dio, conducendo una vita felice; tutto ciò mi è stato regalato da Dio Onnipotente. Gloria al Signore!
Traduzione di Elisa Stucchi
Condividerne di più:
Salvare un matrimonio – Chi ha messo fine ai litigi di tarda notte?