Quali sono le condizioni per entrare nel Regno dei Cieli?
Domanda : noi seguiamo l’esempio di Paolo e lavoriamo con grande impegno per il Signore diffondendo il Vangelo, recando testimonianza al Signore e pascendo le Sue Chiese, proprio come Paolo: “Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede” (2 Timoteo 4:7). Questo non è forse seguire la volontà di Dio? Questo tipo di pratica dovrebbe significare che siamo qualificati per essere rapiti ed entrare nel Regno dei Cieli; quindi, perché dobbiamo accettare l’opera di giudizio e purificazione di Dio negli ultimi giorni, prima di poter essere condotti nel Regno dei Cieli?
Risposta:
La questione è cruciale. Si tratta di stabilire se possiamo essere condotti nel Regno dei Cieli. Molti credenti del Signore pensano che seguire l’esempio di Paolo, adoperandosi e lavorando per Lui, equivalga a seguire la Sua via e ad avere i requisiti necessari per l’ammissione al Regno dei Cieli quando il Signore tornerà. Questa è diventata la concezione di molti. Ma si basa sulla parola del Signore? Il cuore del Signore è contento se la cerchiamo in questo modo? Seguiamo davvero la via del Signore lavorando per Lui come Paolo? Avremo i requisiti necessari per il Regno dei Cieli? Il Signore Gesù disse: “Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli. Molti Mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome Tuo, e in nome Tuo cacciato demoni, e fatte in nome Tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da Me, voi tutti operatori d’iniquità” (Matteo 7:21-23). Il Signore Gesù lo disse molto chiaramente. Solo coloro che avrebbero seguito la volontà di Dio sarebbero potuti entrare nel Regno dei Cieli. Il Signore Gesù non disse che coloro che si sarebbero sacrificati, adoperati e che avrebbero lavorato per Lui sarebbero potuti entrare nel Regno dei Cieli. Molti di coloro che predicano, che scacciano i demoni e che operano miracoli in nome del Signore sono persone che lavorano. Non solo non vengono elogiati dal Signore, ma Egli li definisce lavoratori dell’iniquità. Paolo disse: “Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede; del rimanente mi è riservata la corona di giustizia” (2 Timoteo 4:7-8). Questo detto contraddice la parola del Signore Gesù. È fondamentalmente incompatibile con la Sua intenzione. Per essere condotti nel Regno dei Cieli esiste un solo modo comprovato, ossia ciò che il Signore Gesù aveva detto chiaramente, “E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!” (Matteo 25:6). “Ecco, Io sto alla porta e picchio: se uno ode la Mia voce ed apre la porta, Io entrerò da lui e cenerò con lui ed Egli meco” (Apocalisse 3:20). Cenare con il Signore significa ricevere l’opera di giudizio di Dio negli ultimi giorni. Ricevendo il giudizio e il castigo di Dio, comprendiamo tutte le verità e veniamo purificati e resi perfetti. Questi sono i risultati della cena con il Signore. Perciò possiamo essere certi che si può entrare nel Regno dei Cieli solo ricevendo la purificazione attraverso il giudizio e il castigo di Dio Onnipotente negli ultimi giorni.
Sappiamo tutti che solo il Signore Gesù Cristo è la verità, la via e la vita. Dunque il modo in cui si può entrare nel Regno dei Cieli deve basarsi sulla parola del Signore Gesù, da considerarsi definitiva. Paolo era solo un apostolo che diffondeva il Vangelo. Non poteva parlare per conto del Signore. La via che scelse non era necessariamente quella verso il Regno dei Cieli, Poiché il Signore Gesù non testimoniò che la via di Paolo fosse giusta e non ci disse di seguire l’esempio di Paolo, se scegliamo la nostra via verso il Regno dei Cieli solo sulla base delle parole di Paolo, è facile smarrirsi. Il passo della parola del Signore Gesù che abbiamo appena letto è troppo importante: “Ma chi fa la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli”. Questa frase ci dice che dobbiamo credere nella parola del Signore. L’unica via verso il Regno dei Cieli è seguire la volontà di Dio. Quando il Signore Gesù tornerà negli ultimi giorni per compiere l’opera di giudizio cominciando dalla casa di Dio, se udiremo la voce di Dio, se riceveremo la Sua opera negli ultimi giorni, e se riusciremo a ricevere la purificazione e a essere resi perfetti dal Suo giudizio e dal Suo castigo, saremo il genere di persone che obbedisce alla Sua volontà e che ha i requisiti necessari per entrare nel Regno dei Cieli. Ciò è assolutamente certo. Coloro che fanno affidamento solo sull’entusiasmo per predicare per il Signore, scacciare i demoni e operare miracoli nel Suo nome non badano a mettere in pratica la Sua parola né cercano di ricevere l’opera di Dio in questo momento. Queste persone possono conoscere il Signore? Seguono la volontà di Dio? Perché il Signore Gesù disse: “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da Me, voi tutti operatori d’iniquità” (Matteo 7:23)? Questo passo stimola veramente la riflessione! Sappiamo tutti che quando i farisei, nel mondo giudaico, viaggiarono per terra e per mare allo scopo di predicare il Vangelo, patirono molte privazioni e pagarono un prezzo molto alto. In apparenza sembravano fedeli a Dio, ma in realtà si limitavano a porre l’accento sulla celebrazione di rituali religiosi e sul rispetto delle regole invece di mettere in pratica la parola di Dio. Non seguivano i Suoi comandamenti. Addirittura li abolirono. Ciò che fecero contraddiceva completamente la volontà di Dio e deviava dalla Sua via. Così il Signore Gesù li condannò e li maledisse: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché scorrete mare e terra per fare un proselito; e fatto che sia, lo rendete figliuol della geenna il doppio di voi” (Matteo 23:15). Si può vedere in ciò che presumiamo: “Purché l’uomo lavori sodo per il Signore, sarà condotto nel Regno dei Cieli quando Egli verrà”. Questa idea è una mera concezione e immaginazione dell’uomo, che, semplicemente, non concorda con la parola del Signore. Facciamo bene a cercare la salvezza e l’ingresso nel Regno dei Cieli, ma dobbiamo farlo secondo la parola del Signore Gesù, da considerarsi definitiva. Se ignoriamo le parole del Signore, prendendo invece quelle di Paolo come fondamento e la sua pratica come obiettivo della nostra ricerca, come possiamo ottenere la lode del Signore? Se comprendiamo questi due passi delle Scritture, alla fine conosceremo la via verso il Regno dei Cieli.
In realtà, prima di ricevere l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni, avevamo tutti questo tipo di concezione e di immaginazione secondo cui, purché difendiamo il nome del Signore, purché ci adoperiamo, predichiamo e lavoriamo per Lui, mettiamo in pratica la Sua parola e seguiamo la Sua via, e saremo condotti nel Regno dei Cieli quando Egli verrà. In seguito ho ricevuto l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni e ho visto le Sue parole. Ve le leggerò. “A proposito del lavoro, l’uomo pensa che esso consista nel correre a destra e a sinistra per Dio, predicare in ogni luogo e spendersi per Dio. Sebbene tale convinzione sia corretta, è troppo unilaterale; ciò che Dio richiede all’uomo non è soltanto di correre di qua e di là per Dio; questo lavoro riguarda il ministero e l’apporto nell’ambito dello spirito. […] Il lavoro si riferisce non già al correre di qua e di là per Dio, ma piuttosto al fatto che la vita dell’uomo e ciò che egli vive siano o meno motivo di diletto per Dio. Il lavoro si riferisce al fatto che gli uomini utilizzino la propria devozione verso Dio e la propria conoscenza di Dio per testimoniare Dio, nonché per rendere servizio all’uomo. Questa è la responsabilità dell’uomo, e ciò che tutti gli uomini dovrebbero comprendere. Si potrebbe dire che il vostro ingresso è il vostro lavoro, e che voi ricercate il vostro ingresso nel corso del vostro lavoro per Dio. Fare esperienza dell’opera di Dio non significa semplicemente sapersi nutrire della Sua parola; cosa ancor più importante, significa saper come testimoniare Dio, essere in grado di servire Dio e svolgere il ministero di servizio all’uomo, rifornendolo di ciò di cui ha bisogno. In questo consiste il lavoro e anche il vostro ingresso; questo è quanto ogni uomo dovrebbe compiere. Ci sono molte persone che si concentrano unicamente sul correre avanti e indietro per Dio e sul predicare in ogni dove, trascurando, tuttavia, la propria esperienza personale e il proprio ingresso nella vita spirituale. Ciò ha portato coloro che servono Dio a tramutarsi in coloro che oppongono resistenza a Dio” (“Lavoro e ingresso (2)” in “La Parola appare nella carne”). Vedendo la parola di Dio Onnipotente, mi sono reso conto che la condizione posta da Dio per il lavoro dell’uomo non si riferisce soltanto alla sofferenza, al correre avanti e indietro e all’adoperarsi per Lui. Si riferisce principalmente alla nostra capacità di mettere in pratica la Sua parola e di farne l’esperienza, di ricavare la nostra comprensione della Sua parola dall’esperienza pratica, e alla nostra guida per i fratelli e le sorelle affinché entrino nella realtà della parola di Dio. Solo questo tipo di lavoro soddisferà la Sua volontà. Ripensando alla mia pluriennale fede nel Signore, pur avendo svolto ovunque il lavoro di predicazione nel Suo nome nella tempesta e nella pioggia, pur avendo patito alcune privazioni e pagato un prezzo, non ho badato a mettere in pratica la Sua parola e a farne l’esperienza, perciò non ho potuto parlare delle relative esperienze e testimonianze. Nel mio lavoro di predicazione sono riuscito solo a parlare di alcune vuote parole e dottrine tratte dalla Bibbia, nonché insegnare ai fratelli e alle sorelle a osservare alcuni rituali religiosi e alcune regole. Come potrebbe questo averli condotti nella realtà della parola di Dio? Non solo. Quando svolgevo il lavoro della predicazione, spesso mi mettevo in mostra perché le persone mi ammirassero, e non di rado andavo contro le condizioni poste dal Signore agendo in base alle mie idee. Sacrificando qualcosa, sopportando alcune privazioni e pagando un prezzo per il Signore, credevo di essere colui che Lo amava di più e che Gli era più fedele. Ero così spudorato da pretendere da Dio la benedizione del Regno dei Cieli, mettendomi molto al di sopra dei fratelli e delle sorelle passivi e deboli e disprezzandoli. Poiché facevo affidamento solo sull’entusiasmo per lavorare per il Signore, e non badavo a mettere in pratica la Sua parola e a farne l’esperienza, dopo aver creduto in Lui per molti anni, ho finito per non avere la benché minima conoscenza del Signore e il benché minimo timor di Dio nel mio cuore, per non parlare della trasformazione dell’indole della mia vita. Poiché avevo creduto nel Signore per molti anni, e mi ero adoperato e avevo sopportato molte privazioni, stavo diventando sempre più arrogante e insubordinato verso chiunque. Ero persino dedito agli imbrogli e agli inganni, rivelando l’indole di Satana in ogni cosa. In realtà, il modo in cui lavoravo non aveva nulla a che fare con la realtà della pratica della Sua parola e con l’obbedienza verso di Lui. Ciò come avrebbe potuto condurmi alla comprensione del Signore? Per una persona come me, che non aveva alcuna realtà della verità e alcuna comprensione del Signore, non facevo forse altro che umiliarLo e resisterGli? Come poteva tutto ciò esaltarLo e renderGli testimonianza?
Diamo un’occhiata a quei pastori e anziani religiosi. Anche se hanno accantonato ogni cosa per lavorare per il Signore, che tipo di lavoro hanno svolto? Qual è la sua natura? Pur credendo nel Signore da molti anni, non hanno mai cercato la verità. Non hanno ricevuto l’opera dello Spirito Santo, e spiegano a noi come risolvere i problemi concreti della fede e dell’ingresso nella vita. Parlano spesso di alcune dottrine vuote nella Bibbia per ingannare i credenti, e colgono ogni occasione per testimoniare quanto siano andati lontano predicando per il Signore, quanto lavoro abbiano svolto, quanto dolore abbiano patito, quante Chiese abbiano costruito eccetera, per indurre gli altri a adorarli e a seguirli. Di conseguenza, dopo aver lavorato per così tanti anni, non solo non hanno condotto i fratelli e le sorelle a comprendere la verità e a conoscere Dio, ma hanno lasciato che li adorassero e li seguissero, che imboccassero inconsapevolmente la strada dell’adorazione dell’uomo e del tradimento a Dio. Questi pastori e anziani seguono la via del Signore lavorando e adoperandosi in questo modo? Non compiono forse il male nei confronti del Signore? Specialmente per il modo in cui trattano l’opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni, in realtà quasi tutti i pastori e gli anziani si rendono conto che la parola da Lui pronunciata è la verità, che la Sua opera è quella dello Spirito Santo, ma non la cercano e non la studiano. Invece, per proteggere il loro status e il loro sostentamento, inventano accanitamente dicerie e diffondono ogni genere di assurdità e di falsità per condannare Dio Onnipotente e resisterGli, e imprigionano la comunità religiosa in una condizione di ermeticità e impermeabilità. Non permettono a nessuno di cercare e di studiare la vera via, e proibiscono alle persone di entrare nella Chiesa per testimoniare all’opera di Dio. Entrano addirittura in collusione con il malvagio Partito Comunista Cinese perché catturi e perseguiti coloro che rendono testimonianza per Dio Onnipotente. Non agiscono manifestamente contro Dio? I loro peccati contro Dio sono ancora peggiori di quelli dei farisei contro il Signore Gesù in passato. Molto peggiori! In base a questi fatti, possiamo ancora dire che seguiamo la volontà di Dio quando ci adoperiamo e lavoriamo in nome del Signore? Possiamo ancora dire che, a condizione di restare aggrappati al nome del Signore, di percorrere la Sua via e di viaggiare e adoperarci per Lui, avremo i requisiti necessari per essere condotti nel Regno dei Cieli? Capiremo meglio dopo aver letto altri passi della parola di Dio Onnipotente.
Dio Onnipotente dice: “Tu dici di aver sempre sofferto mentre seguivi Dio, che Lo hai seguito tra alti e bassi e hai condiviso con Lui tempi buoni e cattivi, ma non hai vissuto le parole pronunciate da Dio; tu desideri solo darti da fare per Dio e spenderti per Lui ogni giorno, e non hai mai pensato di vivere una vita piena di significato. Tu dici anche: ‘In ogni caso, credo che Dio sia giusto. Ho sofferto per Lui, mi sono dato da fare per Lui, mi sono dedicato a Lui e ho lavorato duro pur non avendo ricevuto alcun riconoscimento; Egli di sicuro Si ricorderà di me’. È vero che Dio è giusto, ma questa giustizia è incontaminata da qualsiasi impurità: non contiene alcuna volontà umana e non è guastata dalla carne o da transazioni umane. Tutti coloro che sono ribelli e in opposizione e non sono in conformità con la Sua via, saranno puniti; nessuno sarà perdonato e nessuno sarà risparmiato!” (“Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio” in “La Parola appare nella carne”).
“Devi sapere che tipo di persone desidero; coloro che sono impuri non sono autorizzati a entrare nel Regno, a insudiciare il suolo sacro. Anche se forse hai svolto molto lavoro e lavorato per molti anni, alla fine sei ancora così disgustoso da essere deplorevole. È intollerabile per la legge del Cielo che tu voglia entrare nel Mio Regno! Dalla creazione del mondo fino a oggi non ho mai offerto facile accesso al Mio Regno a chi cerca di ingraziarsi il Mio favore. È una regola celeste e nessuno può infrangerla! Devi cercare la vita. Oggi coloro che saranno resi perfetti sono della stessa categoria di Pietro: sono coloro che cercano di cambiare la propria indole e sono disposti a rendere testimonianza a Dio e a fare il proprio dovere di creature di Dio. Solo le persone di questo tipo saranno rese perfette. Se miri soltanto alle ricompense e non cerchi di cambiare l’indole della tua vita, tutti i tuoi sforzi saranno vani e questa è una verità inalterabile!” (“Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre” in “La Parola appare nella carne”). È detto con chiarezza nella parola di Dio Onnipotente. Dio è santo e giusto. Proibisce categoricamente alle persone sudice e corrotte di entrare nel Suo Regno.
Tratto da “Domande e risposte essenziali sul Vangelo del Regno”
Molte persone chiedono: “Lavoriamo sodo per il Signore e osserviamo il Suo nome e la Sua via. Perché non possiamo entrare nel Regno dei Cieli?” Non dipende solo dal fatto di seguire la volontà di Dio oppure no. La cosa più importante è che la nostra natura peccaminosa non è stata risolta. Perciò l’esperienza dell’opera di giudizio di Dio negli ultimi giorni è necessaria affinché l’individuo riceva la purificazione per cambiare indole di vita e diventare una persona che obbedisce alla volontà del Padre celeste. Solo così l’uomo può essere idoneo per essere portato nel Regno dei Cieli. Ora forse capiamo perché spesso commettiamo dei peccati durante il giorno e li confessiamo di notte, senza mai riuscire ad astenerci dal peccato. La causa principale è la nostra natura di Satana, che spesso ci induce a resistere e a ribellarci contro Dio. Anche se confessiamo spesso i nostri peccati e ci pentiamo davanti al Signore, non riusciamo a liberarci dalla schiavitù del peccato. Questi sono il dilemma e la condizione di tutti i credenti nel Signore. Nell’Età della Grazia, infatti, il Signore Gesù compì soltanto l’opera di redenzione affinché l’uomo potesse essere perdonato dal peccato ed essere idoneo per pregare Dio, entrare in comunione con Lui e ricevere la Sua grazia e le Sue benedizioni. L’opera di redenzione del Signore Gesù, tuttavia, perdonò solo i nostri peccati, ma non la nostra natura satanica. Anche se fossimo in grado di lavorare sodo nel nome del Signore, di affannarci e di adoperarci, non riusciremmo ugualmente a liberarci dal controllo e dalla schiavitù del peccato. Così il Signore Gesù disse che negli ultimi giorni sarebbe tornato per risolvere la nostra natura peccaminosa e la nostra indole satanica. Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente è venuto a compiere la Sua opera di giudizio e di purificazione dell’uomo, basata sul fondamento dell’opera di redenzione nell’Età della Grazia. Esprimendo la verità, Dio rivela e giudica la natura satanica dell’uomo e ne purifica l’indole satanica affinché possiamo essere completamente liberi dall’influsso di Satana ed essere salvati e guadagnati da Lui. Leggiamo le parole di Dio Onnipotente: “Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio. Attraverso quest’opera di giudizio e di castigo, l’uomo arriverà a conoscere appieno la sostanza sudicia e corrotta dentro di sé e sarà in grado di cambiare completamente e di diventare puro. Solo in questo modo può essere degno di tornare davanti al trono di Dio. Tutta l’opera compiuta in questo giorno serve a fare in modo che l’uomo possa essere mondato e cambiato; attraverso il giudizio e il castigo tramite la parola, e attraverso il raffinamento, egli può mondare la propria corruzione ed essere reso puro. Anziché considerare questa fase dell’opera la fase della salvezza, sarebbe più appropriato dire che è l’opera di purificazione. In verità, questa fase è anche quella della conquista, oltre ad essere la seconda fase dell’opera di salvezza. È attraverso il giudizio e il castigo della parola che l’uomo giunge ad essere guadagnato da Dio, ed è attraverso l’uso della parola per raffinare, giudicare e svelare che vengono rivelate in tutto e per tutto le impurità, le nozioni, le motivazioni e le aspirazioni individuali che albergano nel cuore dell’uomo” (“Il mistero dell’incarnazione (4)” in “La Parola appare nella carne”). “Benché Gesù compia molte cose tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità, Si è sacrificato per il peccato dell’uomo e non ha liberato l’uomo da tutta la sua indole corrotta. Salvare completamente l’uomo dall’influenza di Satana non solo ha comportato il fatto che Gesù Si facesse carico dei peccati dell’uomo come sacrificio per i peccati, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole corrotta da Satana. E perciò, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è nuovamente incarnato per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, e quest’opera ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che ubbidiscono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e guadagneranno la verità, la via e la vita” (Introduzione a “La Parola appare nella carne”). Dalle parole di Dio Onnipotente capiamo che siamo stati profondamente corrotti da Satana. La sua natura è radicata dentro di noi. Anche se i nostri peccati sono stati perdonati grazie all’opera di redenzione del Signore Gesù e se abbiamo potuto vivere dinanzi a Dio tramite la grazia del Signore Gesù, viviamo ancora nell’indole satanica e non siamo in grado di mettere in pratica la parola di Dio e di condurre le nostre vite secondo la Sua parola, perché la natura di Satana dentro di noi non è stata risolta. Questo non è il tipo di persone che alla fine sarà guadagnato da Dio. Gli uomini che Dio guadagnerà sono coloro che sono stati purificati dalla loro indole corrotta, che sono liberi dalla corruzione e obbediscono alla Sua volontà. Così abbiamo ancora bisogno dell’opera di giudizio di Dio Onnipotente per risolvere le radici dei nostri peccati, ossia l’indole satanica dentro di noi. Quando quest’ultima sarà stata purificata, quando la nostra separazione dall’influsso di Satana sarà completa e saremo veramente in grado di obbedire a Dio e di adorarLo, verremo davvero salvati e guadagnati da Lui e avremo i requisiti necessari per la Sua promessa di entrare nel Suo Regno. Non ci sono dubbi al riguardo.
Tratto da “Domande e risposte essenziali sul Vangelo del Regno”