L’atteggiamento di Dio verso coloro che fuggono durante la Sua opera
Troverai questo tipo di persona ovunque: quando è certa della via di Dio, per vari motivi se ne va in silenzio, e senza una parola di saluto va a fare ciò che il suo cuore desidera. Per il momento non esamineremo perché questa persona se ne vada. Prima di tutto daremo un’occhiata a quale sia l’atteggiamento di Dio verso una persona del genere. È chiarissimo! Dal momento in cui tale persona se ne va, agli occhi di Dio il periodo della sua fede è finito. Non è stata tale persona a porvi termine, ma Dio. Che questa persona abbia abbandonato Dio significa che Lo aveva già rifiutato, che già non voleva Dio. Significa che già non accettava la salvezza offerta da Dio. Poiché tale persona non vuole Dio, può Dio volerla ancora? Inoltre, quando tale persona ha questo atteggiamento, questa opinione, ed è decisa ad abbandonare Dio, ha già irritato l’indole di Dio. Anche se non è andata su tutte le furie maledicendo Dio, anche se non ha adottato alcun comportamento vile o eccessivo e anche se pensa: “Se verrà il giorno in cui ne avrò abbastanza del divertimento esteriore o avrò ancora bisogno di Dio per qualcosa, tornerò. Oppure, se Dio mi chiama, tornerò”. Oppure dice: “Quando subirò del male esteriore, quando vedrò che il mondo esterno è troppo oscuro e troppo malvagio e non vorrò più seguire la corrente, tornerò a Dio”. Anche se questa persona ha calcolato nella sua mente in quale momento tornerà indietro, anche se lascia la porta aperta per rientrare, non si rende conto che, comunque pensi e comunque progetti, tutto questo è solo una pia illusione. Il suo errore più grande è non avere chiarezza riguardo a come Si senta Dio quando lei vuole andarsene. A partire dal momento in cui la persona decide di allontanarsi da Dio, Egli l’ha completamente abbandonata; Dio nel Suo cuore ne ha già stabilito il destino. Qual è questo destino? Che tale persona fa parte dei criceti e perirà con loro. Pertanto si osserva spesso una situazione del genere: uno abbandona Dio ma non riceve una punizione. Dio opera secondo i Propri principi. Gli esseri umani sono in grado di vedere alcune cose, e alcune cose si decidono solo nel cuore di Dio, perciò le persone non possono vederne il risultato. Ciò che esse vedono non è necessariamente il vero lato delle cose; ma l’altro lato, il lato che non vedi, questi sono i veri pensieri e le decisioni del cuore di Dio.
Coloro che fuggono durante l’opera di Dio sono coloro che abbandonano la vera via
Allora perché Dio può infliggere a una persona del genere una punizione così grave? Perché Dio è tanto incollerito nei suoi confronti? Prima di tutto sappiamo che l’indole di Dio è maestà, è ira. Egli non è una pecora che chiunque possa macellare; ancor più, non è un burattino che possa essere manovrato dagli esseri umani come vogliono. Inoltre non è una parvenza a cui gli esseri umani possano dare ordini. Se davvero credi che Dio esista, devi avere un cuore che Lo teme e sapere che l’essenza di Dio non va fatta incollerire. Questa collera può essere causata da una parola; forse da un pensiero; forse da qualche genere di comportamento vile; forse da un comportamento mite, un comportamento accettabile agli occhi e per l’etica dell’uomo; o forse è causata da una dottrina, da una teoria. Però, una volta che hai fatto incollerire Dio, hai perso l’occasione e sono arrivati i tuoi ultimi giorni. Ed è una cosa terribile! Se non capisci che Dio non può essere offeso, allora forse non hai timore di Dio e forse Lo offendi continuamente. Se non sai come temere Dio, allora sei incapace di temerLo e non sai come incamminarti sulla via di Dio: temendo Dio ed evitando il male. Quando te ne sarai reso conto e sarai consapevole del fatto che Dio non può essere offeso, saprai che cosa significa temere Dio ed evitare il male.
Camminare sulla via del temere Dio e dell’evitare il male non riguarda necessariamente quanta verità tu conosca, quante prove tu abbia sperimentato o quanto tu sia stato disciplinato. Dipende piuttosto da quale sia l’essenza del tuo cuore riguardo a Dio e da quale sia il tuo atteggiamento verso di Lui. L’essenza delle persone e il loro atteggiamento soggettivo: queste cose sono molto importanti, davvero fondamentali. Riguardo a coloro che hanno rinunciato e hanno abbandonato Dio, il loro atteggiamento spregevole verso Dio e il loro cuore che disprezza la verità hanno esasperato l’indole di Dio, perciò per quanto riguarda Dio non saranno mai perdonati. Hanno saputo dell’esistenza di Dio, hanno avuto l’informazione che Dio è già arrivato, hanno perfino avuto esperienza della nuova opera di Dio. Il loro allontanarsi non è dovuto a convinzioni errate, né a confusione al riguardo. Ancora meno è dovuto al fatto che vi siano stati costretti. Invece hanno scelto consciamente, e con la mente lucida, di abbandonare Dio. Il loro allontanarsi non è perché abbiano perduto la via; non è perché siano stati scartati. Pertanto, agli occhi di Dio, non sono una pecorella allontanatasi dal gregge, tanto meno un figliol prodigo che abbia smarrito la via. Si sono allontanati con impunità, e una tale condizione, una tale situazione irrita l’indole di Dio, ed è per via di questa irritazione che Egli assegna loro un destino senza speranza. Un destino del genere non è forse spaventoso? Quindi se gli esseri umani non conoscono Dio, possono offenderLo. Non è una questione di poco conto! Se uno non prende sul serio l’atteggiamento di Dio e crede ancora che Dio attenda con ansia il suo ritorno – perché è una pecorella smarrita e Dio aspetta che cambi idea –, allora tale persona non è molto lontana dal giorno della sua punizione. Dio non Si limiterà a rifiutarSi di accoglierla. Questa è la seconda volta che irrita la Sua indole; è una questione ancora più terribile! L’atteggiamento irriverente di questa persona ha già violato il decreto amministrativo di Dio. Dio l’accoglierà ancora? I principi di Dio sulla questione sono: se uno è certo riguardo alla vera via eppure può ancora consciamente e con mente lucida rifiutare Dio e allontanarsi da Lui, allora Dio gli sbarrerà la strada verso la salvezza, e per tale persona la porta del Regno d’ora in poi sarà chiusa. Quando tale persona tornerà a bussare, Dio non le aprirà di nuovo la porta: rimarrà chiusa fuori per sempre. Forse alcuni di voi hanno letto nella Bibbia la storia di Mosè. Quando Mosè fu unto da Dio, i 250 capi erano insoddisfatti di Mosè per via delle sue azioni e di vari altri motivi. A chi si rifiutavano di obbedire? Non a Mosè. Si rifiutavano di obbedire alle disposizioni di Dio; si rifiutavano di obbedire all’opera di Dio su tale questione. Dicevano quanto segue: “Basta! Tutta la raunanza, tutti fino ad uno son santi, e Jahvè è in mezzo a loro…”. Agli occhi dell’uomo, queste parole sono molto gravi? Non sono gravi! Almeno il significato letterale delle parole non è grave. In senso giuridico, non violano alcuna legge, poiché all’apparenza non usano un linguaggio o un vocabolario ostile, tanto meno hanno qualche significato blasfemo. Non sono altro che una frase normale, nulla più. Allora perché queste parole possono innescare una tale furia in Dio? Perché non sono rivolte agli esseri umani ma a Dio. L’atteggiamento e l’indole espressi da tali parole sono proprio ciò che irrita l’indole di Dio, specialmente ciò che dell’indole di Dio non può essere offeso. Tutti noi sappiamo quale fu alla fine il loro destino. Riguardo a coloro che hanno abbandonato Dio, qual è il loro punto di vista? Qual è il loro atteggiamento? E perché il loro punto di vista e il loro atteggiamento fanno sì che Dio li tratti in tale maniera? Il motivo è che sanno chiaramente che Egli è Dio eppure scelgono ugualmente di tradirLo. Ecco perché vengono completamente privati della loro possibilità di salvezza. Proprio come dice la Bibbia: “Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati” (Ebrei 10:26). Avete chiarezza su tale questione adesso?
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Come conoscere l’indole di Dio e i risultati che la Sua opera deve raggiungere”