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Testimonianze cristiane: mi sono liberato dal dolore dell'amore perduto

L’amore è bello, ma perderlo è doloroso. Credo che siano molte le persone che hanno vissuto un’esperienza analoga. Anch’io una volta sono stato ferito dall’amore, ma quel che per me è stato differente è che, perdendo l’amore, ho guadagnato qualcosa di più prezioso.

Xiaodie una volta era la mia ragazza. Aveva un viso dolcemente arrotondato e, quando sorrideva, i suoi occhi si incurvavano in adorabili semicerchi. Mangiavamo insieme, facevamo shopping insieme, ridevamo insieme, giocavamo insieme e così due anni trascorsero in fretta. Un giorno, litigai con un collega al lavoro e lui mi aggredì fisicamente con un coltello. Fu persuaso dagli altri colleghi a fermarsi prima che la situazione si aggravasse e io per quel giorno venni rispedito in dormitorio a riposare. Dopo un po’, Xiaodie oltrepassò correndo la porta e solo quando fu davanti a me smise di ansimare: nel momento in cui vide che ero incolume, emise un lungo sospiro, “lamentandosi” di come non ero capace di prendermi cura di me stesso. Fu per me un momento particolarmente dolce e felice. Da quell’istante, il mio cuore prese a dirmi che era lei la persona con cui desideravo trascorrere la mia vita e che l’avrei sposata…

Un giorno, Xiaodie mi disse a bassa voce che era incinta. Questa felice notizia arrivò all’improvviso e, oltre alla sorpresa, nel mio cuore sorse anche un senso di responsabilità. Sentii che dovevo prendermi cura di lei e del bambino che portava in grembo. Alla prima occasione raccontai ai miei genitori la novità. Ne furono entusiasti e accettarono di permettermi di portare a casa Xiaodie, in modo che avremmo potuto prepararci per il matrimonio. I preparativi per lo sposalizio avrebbero richiesto il coinvolgimento dei miei e dei suoi genitori, ma Xiaodie non aveva ancora avuto il tempo di comunicare ai suoi la notizia. Quindi, decidemmo di aspettare che lei parlasse con loro, prima di pianificare i passi successivi.

Tornati nel nostro appartamento, Xiaodie chiamò i suoi genitori e raccontò loro tutto. Ma dall’altra parte della linea telefonica, sua madre ne fu dispiaciuta e si mostrò molto inflessibile. Insistette più volte sul fatto che Xiaodie doveva tornare a casa, prima di discutere di qualsiasi altra cosa. Avvertii un timore inquietante, come se stesse per accadere qualcosa di brutto. Anche se Xiaodie sosteneva che avremmo dovuto visitare i suoi genitori insieme, sua madre insisteva perché lei tornasse a casa da sola. Xiaodie era demoralizzata fino alle lacrime e io non osai aggiungere altro alle sue sofferenze, né desideravo diventare una fonte di conflitto tra lei e sua madre, per cui le suggerii di tornare a casa da sola e di convincerla a ragionare.

Eravamo vicini alla Festa di Primavera. Faceva freddo e io accompagnai Xiaodie all’autobus che l’avrebbe riportata a casa. In seguito, ci chiamammo tutti i giorni. Ogni giorno le raccontavo i dettagli della mia vita e, al contempo, attendevo il suo ritorno. Ma dopo due settimane, quando la chiamai per chiederle quando sarebbe tornata, mi rispose solo che i suoi genitori l’avevano pregata di trascorrere la Festa di Primavera a casa prima di ripartire.

Ma dopo la Festa di Primavera, Xiaodie ancora non tornava. Un giorno, dopo pranzo, composi come sempre il suo numero di telefono e, quando le dissi che volevo venire a trovarla, lei mi rispose con tono nervoso: “Xue, c’è qualcosa che devo dirti. Non desidero più che tu mi chiami e non voglio che tu mi faccia visita”. Queste parole mi diedero all’istante le vertigini. Balbettando, replicai: “Non capisco. Cosa intendi dire?” All’altro capo del telefono vi fu un lungo silenzio, poi Xiaodie sospirò e raccontò: “Non so come dirtelo. Mia madre non è d’accordo che noi due stiamo assieme. Qualche tempo fa, mi ha portata ad abortire il bambino. Inoltre, un parente mi ha presentato un uomo che ha un po’ di denaro e ha organizzato per noi un appuntamento. Ci siamo incontrati e ci siamo trovati d’accordo sul fatto di stare insieme. Sei un brav’uomo, ma io e te non formiamo una bella coppia. Ti sarei molto grata se tu non mi chiamassi più. Il mio fidanzato fraintenderebbe se lo venisse a sapere, e io non voglio che il mio rapporto con te influenzi i miei sentimenti e la mia vita con lui”. Dopo aver sentito Xiaodie pronunciare queste parole, ebbi un crollo. Non so come riuscii a tornare in camera mia. Lacrime mi scorsero sul viso, mentre guardavo sul mio telefonino l’immagine della ragazza che amavo profondamente. Scene del nostro passato felice attraversarono la mia mente. Tutti i giuramenti e le promesse che ci eravamo scambiati sembrarono scomparire in un istante. Non potevo smettere di domandarmi: come era possibile che un rapporto che durava da tre anni fosse stato rotto da un uomo con un po’ di soldi, incontrato a un appuntamento organizzato dai parenti? In seguito, scoprii che il ragazzo di Xiaodie era un figlio unico, che la sua famiglia possedeva una casa e un’automobile, e che era piuttosto ricca. E così il mio amore valeva meno delle tentazioni di denaro e beni materiali.

Non potevo sopportare il trauma e il dolore della perdita della mia relazione. Mi licenziai e presi a trascorrere le mie giornate a giocare, a fumare sigarette, a leggere romanzi e a trovare altri modi per stordirmi. Per dimenticare ogni cosa, mi ubriacavo spesso, ma quando mi svegliavo, dovevo ancora affrontare la realtà. Nel pieno del mio dolore, sul mio telefonino, sul computer e su Internet, leggevo ogni tipo di storie di gente che aveva tresche, dormiva con persone che non conosceva, divorziava e faceva causa ai propri ex partner, manteneva amanti e altri tipi di tradimenti legati all’amore. Ogni volta, svaniva ancora una parte della mia fede nella vita. Per che motivo esistevano così tante persone che giocavano con i sentimenti degli altri? Sentivo che al mondo non vi era assolutamente alcun amore sincero e che anche il sentimento più invidiabile non poteva resistere a una vera prova. Lentamente, smarrii la speranza e la fiducia nella mia vita e nel mio futuro.

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Proprio quando mi ero perso e avevo rinunciato a ogni speranza per la mia vita, mia madre mi parlò del Vangelo del Regno di Dio. Lessi le parole di Dio: “L’Onnipotente ha pietà di questi esseri umani che soffrono profondamente. Allo stesso tempo, Egli è stanco di queste persone senza consapevolezza, perché deve aspettare troppo a lungo per ricevere una risposta da loro. Egli vuole cercare, cercare il tuo cuore e il tuo spirito. Vuole portarti acqua e cibo e svegliarti, in modo che tu non abbia più né sete né fame. Quando sarai stanco e quando comincerai a sentire la desolazione di questo mondo, non essere perplesso, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, accoglierà il tuo arrivo in qualsiasi momento. Egli è al tuo fianco che osserva e aspetta il tuo ritorno. Egli attende il giorno in cui, a un tratto, ti tornerà la memoria: quando diventerai cosciente del fatto che sei venuto da Dio, che a un certo punto ti sei perso in qualche modo, cadendo privo di conoscenza a lato della strada, e poi del fatto che inconsapevolmente avevi un padre. Ti renderai inoltre conto del fatto che l’Onnipotente è stato sempre a guardare, in attesa costante del tuo ritorno”. Le parole di Dio confortarono il mio cuore ferito come una corrente calda. Mi ricordai di come, nei giorni in cui piangevo la mia relazione perduta, mi fossi sentito abbattuto e tormentato. Avevo capito che tra gli esseri umani non vi è affatto amore vero o sincero, e che l’umanità è egoista e disonesta, ciò che mi aveva fatto perdere la fiducia nella vita e nel futuro. Ma leggere le parole di Dio quel giorno mi aveva fatto capire che in questo mondo Egli stava aspettando in silenzio che io tornassi e sperava che mi ripresentassi presto a Lui. Mi sentii come un bambino che se ne era andato in giro e che infine era tornato tra le braccia di sua madre dopo una lunga assenza, non più solo e indifeso.

Dopo di ciò, grazie all’esperienza della vita nella Chiesa e alla lettura continua della parola di Dio, e cercando di confidare il mio dolore interiore a Lui attraverso la preghiera, lentamente cominciai a provare meno sofferenza e sfinimento. Un giorno lessi queste parole di Dio: “Adamo ed Eva, creati da Dio in principio, erano persone sante; vale a dire, mentre erano nel giardino dell’Eden erano santi, incontaminati da ogni lordura. Erano anche fedeli a Jahvè e non sapevano nulla del tradimento di Jahvè. Questo perché non erano disturbati dall’influenza di Satana, erano privi del suo veleno ed erano i più puri di tutti gli esseri umani. Vivevano nel giardino dell’Eden, incontaminati da qualsiasi sozzura, non posseduti dalla carne e nel timore di Jahvè. Più tardi, quando furono tentati da Satana, conobbero il veleno del serpente e il desiderio di tradire Jahvè e vissero sotto l’influenza di Satana. In principio erano santi e temevano Jahvè; solo in questo modo erano umani. Più tardi, dopo che furono tentati da Satana, mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male e vissero sotto l’influenza di Satana. Furono gradualmente corrotti da Satana e persero l’immagine originale dell’uomo”. Lessi anche un passaggio di “Sermoni e comunicazioni sull’ingresso nella vita”: “Ora, i rapporti tra le persone non sono normali. Esse sono state profondamente corrotte da Satana. La loro natura è estremamente meschina: le persone cercano solo il proprio utile e nel gestire le cose si concentrano esclusivamente sul trarre un vantaggio dagli altri; in ogni azione sono presenti obiettivi e scopi personali. Le persone vivono tutte per sé stesse e per la loro carne; non hanno alcuna cura o amore per il prossimo e non possiedono neppure l’affetto o le attenzioni di cui l’essere umano dovrebbe essere dotato. […] la coscienza e la ragione, di cui gli esseri umani dovrebbero essere dotati, sono totalmente scomparse. Le persone non sono un sol cuore e una sola anima con gli altri”.

Dopo aver letto la parola di Dio, e anche la condivisione e i sermoni, percepii come se le nuvole si stessero aprendo nel mio cuore. All’inizio, quando Dio li creò, Adamo ed Eva erano santi. Obbedivano alla parola di Dio e Lo adoravano, non erano contaminati da sudiciume o corruzione, né avevano pensieri e concezioni sataniche. Ma, dopo che l’umanità fu traviata da Satana, tutti noi fummo colmi di corruzione, malvagità, avidità, spregevolezza, disonestà, inganno, amore per la lusinga e la gloria, e molte altre cose ancora. Non avevamo alcuna somiglianza con le persone che eravamo quando fummo creati per la prima volta da Dio. Nella società odierna, popolari idee sataniche come “il denaro è sopra ogni altra cosa” e “nessun amore senza pane può durare per sempre” hanno imputridito i nostri cuori e, di conseguenza, hanno distorto le nostre opinioni sulla salvezza e su altre questioni. Quando si pongono in relazione con gli altri, le persone mettono il proprio tornaconto al di sopra di ogni cosa. Il vero amore non esiste affatto. Anche se tutti desiderano un amore sincero, esso è visto come fosse nulla rispetto a denaro e interessi personali. Sono molti coloro che non sopportano questo fatto e scivolano in uno stato di degrado morale o addirittura si suicidano. Riflettei alla mia storia d’amore e al modo in cui le nostre promesse, le nostre parole dolci e persino il nostro futuro bambino erano stati spazzati via di fronte a denaro e tornaconto personale. Dopo che la mia ragazza mi aveva tradito, non avevo trovato nessun sollievo, per cui mi ero licenziato e avevo preso l’abitudine di leggere romanzi e di bere alcolici per stordirmi, ma ciò non aveva posto rimedio al dolore nel mio cuore. Oggi, grazie alla lettura della parola di Dio, ho acquisito una certa comprensione. So che tutta la mia sofferenza è stata causata dalle tendenze malvagie di Satana. Dopo aver compreso questa verità, il mio cuore trovò finalmente un vero sollievo.

In seguito, lessi il seguente passaggio delle parole di Dio: “Si incontrano molte persone nella vita, ma nessuno sa chi diventerà il suo coniuge. Benché tutti abbiano le proprie idee e posizioni personali sull’argomento del matrimonio, nessuno può prevedere chi alla fine diventerà la sua vera anima gemella, e le concezioni individuali conteranno poco. Dopo aver incontrato una persona che ti piace, puoi corteggiarla; ma non spetta a te decidere se sia interessata a te o se sia in grado di diventare il tuo partner. L’oggetto del tuo amore non è necessariamente la persona con cui potrai condividere la vita; nel frattempo qualcuno che non ti saresti mai aspettato entra silenziosamente nella tua esistenza e diventa il tuo partner, l’elemento più importante del tuo destino, la tua dolce metà, cui la tua sorte è legata indissolubilmente. […] A prescindere dal fatto che il matrimonio in sé porti felicità o dolore, la missione di tutti al suo interno è prestabilita dal Creatore e non cambierà; tutti devono realizzarla. Il singolo destino che si cela dietro ogni matrimonio è immutabile; è stato determinato con largo anticipo dal Creatore”.

Grazie alla parola di Dio, appresi che il matrimonio non è qualcosa che possiamo controllare da soli, ma che il suo esito è determinato da ciò che il Creatore ha preordinato e disposto. Non è detto che le persone che ci piacciono diventino necessariamente i nostri compagni di vita, proprio come ho avuto modo di verificare io stesso nella mia relazione. Inizialmente, pensavo che Xiaodie sarebbe stata la mia compagna, ma poiché le nostre opinioni sull’amore erano differenti - lei voleva un amore che includesse il “pane”, mentre io ero concentrato sull’amore sincero tra due persone - anche se fossimo rimasti insieme, non saremmo stati felici. Quando andiamo a considerare la varietà di matrimoni che esistono al giorno d’oggi, il fatto che alcuni restano felicemente solidi fino alla vecchiaia, mentre altri si rompono e si riuniscono in continuazione, possiamo comprendere che la vita coniugale non è qualcosa che riusciamo a controllare da soli. Quando mi resi conto di ciò, il mio cuore si sentì leggero e io seppi che non sarei più scivolato nel degrado morale a causa della mia relazione perduta. Compresi che Dio aveva piani appropriati per la mia futura compagna e per come sarebbe stato il mio matrimonio, e io ero disposto a imparare ad attendere.

Una volta capite queste cose, e non appena fui pronto a obbedire ai piani e alle disposizioni di Dio, senza nemmeno rendermene conto non mi sentii più confuso, scoraggiato o deluso, come mi era accaduto in passato, e smisi di vivere nel degrado e di leggere romanzi, fumare e bere per stordirmi. Nei giorni che seguirono, mi recai agli incontri e condivisi sulla parola di Dio con i miei fratelli e le mie sorelle, e, mentre comprendevo più a fondo la verità, trovai nella Sua parola sentieri per risolvere i problemi e le difficoltà della mia vita, e ne fui colmo di speranza per il futuro. In passato avevo posto l’amore sopra ogni altra cosa, ma alla fine il mio bel sogno era stato infranto dalla cruda realtà ed era stata la parola di Dio, invece, che mi aveva guidato fuori dal mio dolore. Oggi spero di perseguire la verità, di percorrere il giusto sentiero nella vita, di sforzarmi di adempiere ai miei doveri in qualità di essere creato e di ripagare l’amore di Dio!

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