Per quanto riguarda il mondo materiale, ogni volta che non si comprendono certe cose o certi fenomeni si possono cercare informazioni al riguardo o usare canali di vario tipo per appurare le loro origini e premesse. Ma nel caso dell’altro mondo di cui parliamo oggi (il mondo spirituale, che esiste al di fuori del mondo materiale) gli uomini non hanno a disposizione alcun mezzo né canale per conoscerlo. Perché ve lo dico? Ve lo dico perché, nel mondo dell’umanità, ogni cosa del mondo materiale è inseparabile dall’esistenza fisica dell’uomo, e dal momento che ogni cosa del mondo materiale è inseparabile dal vivere fisico e dalla vita fisica degli uomini, la maggior parte di essi vede o è consapevole solo delle cose materiali che ha davanti agli occhi e che risultano visibili. Nel caso invece del mondo spirituale (ossia di tutto ciò che è di quell’altro mondo) si può ragionevolmente affermare che la maggior parte delle persone non crede. Poiché non sono in grado di vederlo e sono convinte che non sia necessario capirlo né sapere qualcosa al riguardo, per non parlare del fatto che il mondo spirituale è un mondo totalmente diverso da quello materiale e, dal punto di vista di Dio, è aperto (sebbene per l’umanità sia segreto e chiuso), per questo motivo gli uomini hanno grosse difficoltà a trovare il modo di comprendere i vari aspetti di questo mondo. I diversi aspetti del mondo spirituale di cui parlerò riguardano esclusivamente l’amministrazione e la sovranità di Dio. Non vi rivelerò alcun mistero né alcuno dei segreti che desiderate apprendere. Dato che riguardano la sovranità, l’amministrazione e ciò che Dio provvede, ne parlerò solo nella misura in cui è necessario che sappiate.
Innanzitutto, lasciate che vi ponga una domanda: secondo voi, cos’è il mondo spirituale? In senso lato, è un mondo al di fuori di quello materiale, un mondo che per gli esseri umani è sia invisibile sia intangibile. Ma voi come ve lo immaginate il mondo spirituale? Forse, non potendo vederlo, non riuscite neppure a immaginarlo. Eppure, quando vi raccontano delle leggende ci pensate e non riuscite a fare a meno di tornarci su. Perché lo dico? Ecco una cosa che succede spesso ai bambini: quando viene loro raccontata una storia terrificante (che parla di fantasmi o anime) si spaventano a morte. Perché? Perché si immaginano quelle cose; pur non riuscendo a vederle hanno la sensazione che siano dappertutto nella loro stanza, che siano acquattate in qualche angolo nascosto o buio, e hanno tanta paura da non avere il coraggio di addormentarsi e, soprattutto di notte, hanno troppa paura di stare soli in camera o avventurarsi in cortile. Il mondo spirituale della vostra immaginazione è così, un mondo da cui gli uomini si sentono minacciati. Di fatto, ognuno se lo immagina in un modo o nell’altro, e in una certa misura ne avverte la presenza.
Per cominciare, parliamo del mondo spirituale. Che cos’è? Permettetemi di darvi una breve e semplice spiegazione: il mondo spirituale è un luogo importante, un luogo diverso dal mondo materiale. Perché dico che è importante? Ne parleremo in dettaglio. L’esistenza del mondo spirituale è legata indissolubilmente al mondo materiale dell’umanità. Esso svolge un ruolo fondamentale nel ciclo della vita e della morte degli uomini e nel dominio di Dio su tutte le cose; è questo il suo ruolo, e uno dei motivi per cui la sua esistenza è importante. Siccome è un luogo impercettibile ai cinque sensi, nessuno può stabilire con esattezza se il mondo spirituale esista oppure no. Le sue varie dinamiche sono intimamente legate all’esistenza umana, ed ecco perché il mondo spirituale influisce enormemente anche sull’ordine della vita del genere umano. Questo ha a che vedere con la sovranità di Dio? Sì. Sentendomelo dire capire perché sto parlando di questo argomento: perché riguarda la sovranità di Dio, nonché la Sua amministrazione. In un mondo come questo (un mondo invisibile agli uomini) ogni editto, decreto e sistema amministrativo celeste è di gran lunga al di sopra delle leggi e dei sistemi di qualunque nazione del mondo materiale, e nessun essere che viva in questo mondo oserebbe violarli. Questo ha a che fare con la sovranità e l’amministrazione di Dio? Nel mondo spirituale ci sono chiari decreti amministrativi, chiari editti celesti e chiari statuti. A diversi livelli e in ambiti diversi, gli addetti osservano rigorosamente il proprio dovere, le regole e i regolamenti, perché sanno che conseguenze comporti violare un editto celeste; sono ben consapevoli del fatto che Dio punisce il male e ricompensa il bene e che amministra e regna su tutte le cose. Inoltre, vedono chiaramente come Dio attua i Propri editti e statuti celesti. Essi sono diversi da quelli del mondo materiale abitato dal genere umano? Sì, lo sono, e tanto. Il mondo spirituale è un mondo completamente diverso dal mondo materiale. Dal momento che vi sono editti e statuti celesti, esso ha a che vedere con la sovranità di Dio, la Sua amministrazione e anche con la Sua indole e ciò che Egli ha ed è. Ora che lo sapete, non vi sembra assolutamente indispensabile che Io parli di questo argomento? Non desiderate conoscerne i segreti? (Sì, lo desideriamo.) Questo è il concetto di mondo spirituale. Benché coesista con il mondo materiale e sia al tempo stesso soggetto all’amministrazione e alla sovranità di Dio, la sovranità di Dio e la Sua amministrazione di questo mondo sono molto più severe di quelle del mondo materiale. Per addentrarsi è opportuno cominciare col dire che il mondo spirituale è responsabile dell’opera del ciclo umano della vita e della morte, dal momento che essa una parte consistente dell’opera compiuta dagli esseri del mondo spirituale.
Io suddivido tutti gli appartenenti al genere umano in tre categorie. I primi sono i non credenti, coloro che non hanno una fede religiosa. Sono chiamati così. La stragrande maggioranza di costoro ha fede soltanto nel denaro, persegue unicamente i propri interessi, è materialista e crede esclusivamente nel mondo materiale (non crede nel ciclo della vita e della morte né nelle cose che vengono dette riguardo alle divinità e agli spiriti). Per Me rientrano nella categoria dei non credenti, la prima. La seconda categoria comprende le varie persone di fede, tolti i non credenti. Nel genere umano ho suddiviso queste persone di fede in alcuni gruppi principali: il primo sono gli ebrei, il secondo i cattolici, il terzo i cristiani, il quarto i musulmani, e il quinto i buddisti; ce ne sono cinque. Sono queste le diverse tipologie delle persone di fede. La terza categoria comprende coloro che credono in Dio, cioè voi. Questi credenti sono coloro che Lo seguono oggi. Essi si dividono in due tipi: i Suoi eletti e i servitori. Queste categorie principali sono state differenziate in modo chiaro. Dunque adesso siete in grado di distinguere chiaramente le categorie degli esseri umani, giusto? La prima sono i non credenti, e ho già detto di chi si tratta. Coloro che credono nel Vecchio uomo in cielo sono da annoverare tra i non credenti? Molti non credenti credono solo nel Vecchio uomo in cielo; sono convinti che il vento, la pioggia, il tuono ecc. siano controllati da questa entità su cui fanno affidamento per la semina e per il raccolto, eppure quando si menziona la fede in Dio non sono disposti a credere in Lui. Si può dire che aver fede sia questo? Questo tipo di uomini appartiene alla categoria dei non credenti. Lo capite, vero? Non confondete le categorie. La seconda categoria è quella delle persone di fede e la terza è formata da quanti seguono Dio oggi. Ma perché allora ho suddiviso tutti gli uomini in queste categorie? (Perché le diverse categorie di uomini hanno una fine e una destinazione diverse.) Questo è un aspetto. Quando queste diverse razze e tipologie di persone tornano nel mondo spirituale, ciascuna viene destinata a un luogo diverso ed è soggetta a leggi diverse del ciclo della vita e della morte; ecco dunque perché ho suddiviso gli uomini in queste categorie principali.
Cominciamo dal ciclo della vita e della morte dei non credenti. Quando un uomo muore, viene portato via da un addetto del mondo spirituale. Ma qual è esattamente la parte di quell’uomo che viene portata via? Non la carne, ma l’anima. Quando la sua anima viene portata via, l’uomo arriva in un luogo che è un’agenzia del mondo spirituale avente il compito specifico di accogliere le anime delle persone appena morte. Si tratta del primo luogo in cui si va dopo la morte ed è sconosciuto all’anima. Qui un funzionario effettua i primi controlli, verificando il nome, l’indirizzo, l’età e tutte le esperienze vissute dal deceduto. Tutto ciò che ha fatto mentre era in vita è registrato in un libro e ne viene verificata l’accuratezza. Una volta verificate tutte queste cose, vengono esaminati il comportamento e le azioni di quell’individuo durante l’intero corso della sua vita, per stabilire se verrà punito o continuerà a reincarnarsi sotto forma di essere umano, e questa è la prima fase. Questa prima fase fa paura? Non troppo, perché l’unica cosa che accade è che il morto arriva in un luogo buio e sconosciuto.
Nella seconda fase, se in vita un individuo ha fatto molte cose brutte e commesso molti atti malvagi, viene condotto in un luogo di punizione per essere sottoposto al trattamento. È il luogo deputato alla punizione. Come si venga puniti dipende dai peccati commessi e da quante cose malvagie si sono fatte prima di morire; questa è la prima situazione che si verifica nella seconda fase. A causa delle cattiverie e del male commessi prima di morire, quando quell’individuo si reincarna successivamente alla punizione (rinascendo nel mondo materiale) può rinascere in veste umana oppure sotto forma di animale. In altre parole, dopo avere fatto ritorno nel mondo spirituale l’individuo viene punito per il male che ha commesso e oltre a ciò probabilmente non si reincarna come essere umano, ma come animale a causa delle malvagità commesse. Tra gli animali in cui è possibile reincarnarsi ci sono le mucche, i cavalli, i maiali e i cani. Si può diventare uccelli del cielo, oppure anatre o oche… Dopo essersi reincarnati come animali, alla loro morte questi uomini tornano al mondo spirituale e, come la volta precedente, in base al comportamento tenuto prima della morte il mondo spirituale stabilisce se si reincarneranno o meno sotto forma di essere umano. Quasi tutti gli uomini commettono il male in misura eccessiva e i loro peccati sono talmente gravi che devono reincarnarsi sotto forma di animali da sette a dodici volte. Da sette a dodici volte: non è terribile? (Lo è.) Cosa vi fa paura? Un uomo che diventa un animale: questo sì che fa paura. E cosa farebbe più male a un uomo se non diventare un animale? Non avere un linguaggio, avere soltanto pensieri semplici, essere in grado di fare solo le cose che fanno gli animali e mangiare ciò che gli animali mangiano, avere la mentalità e il linguaggio corporeo semplici di un animale, non poter camminare eretti, non poter comunicare con gli esseri umani, e il fatto che nessuno dei comportamenti e le attività degli esseri umani abbia a che fare con gli animali. Significa tra l’altro che la condizione di animali fa di voi i più umili tra gli esseri viventi e comporta molta più sofferenza di quella degli uomini. Questo è uno degli aspetti della punizione del mondo spirituale riservata a coloro che hanno fatto molto male e commesso grandi peccati. Quanto alla severità della punizione, è legata all’animale in cui ci si reincarna. Per esempio, essere un maiale è meglio di essere un cane? Un maiale vive meglio o peggio di un cane? Peggio, giusto? Se uno diventa una mucca o un cavallo, vivrà meglio o peggio di un maiale? (Meglio.) Si vive meglio rinascendo sotto forma di gatto? Si tratta comunque di un animale, ma vivere da gatto risulta molto più facile che essere un cavallo o una mucca, poiché i gatti a volte trascorrono la maggior parte del loro tempo sonnecchiando. Diventare una mucca o un cavallo è più faticoso; perciò, un uomo che si reincarna in una mucca o in un cavallo deve lavorare sodo, il che equivale a una punizione severa. Diventare un cane sarebbe un po’ meglio che diventare una mucca o un cavallo, perché il cane ha un legame più stretto con il padrone. Certi cani, vivendo per anni insieme ai padroni, imparano a capire gran parte di ciò che essi dicono! A volte il cane sa adattarsi all’umore e alle esigenze del suo padrone e di conseguenza viene trattato meglio: ha un’alimentazione e un apporto idrico migliore e, quando è malato, viene accudito di più. La sua vita quindi non è felice? Significa che essere un cane è meglio che essere una mucca o un cavallo. Il grado di severità della punizione comporta quante volte una persona si reincarni sotto forma di animale e anche il tipo di animale.
Poiché ci sono uomini che commettono molti peccati in vita, la loro punizione consiste nel reincarnarsi in un animale da sette a dodici volte. Dopo essere stati puniti un numero sufficiente di volte, nel momento in cui tornano nel mondo spirituale vengono portati altrove: un luogo in cui si trovano le varie anime la cui punizione è stata eseguita, il tipo di anime che si apprestano a reincarnarsi sotto forma di esseri umani. In questo luogo, ogni anima viene assegnata a una categoria in base al genere di famiglia in cui nascerà, al ruolo che svolgerà una volta reincarnata, eccetera. Per esempio, chi è destinato a diventare cantante una volta in questo mondo viene collocato tra i cantanti; altri, destinati a diventare uomini d’affari, vengono collocati tra gli imprenditori, e chi è destinato a rinascere uomo e diventare un ricercatore scientifico viene collocato tra i ricercatori scientifici. Una volta classificate, le anime vengono mandate fuori a un’ora e una data prestabilite, un po’ come si programma l’invio dei messaggi di posta elettronica. Con questa fase giunge a compimento un ciclo della vita e della morte. Dal giorno in cui un’anima giunge nel mondo spirituale al termine della sua punizione o fino al momento in cui, dopo essersi reincarnata molte volte in un animale, si prepara a reincarnarsi in un essere umano si ha un processo.
E coloro che hanno finito di essere puniti e che non si reincarnano come animali? Vengono rispediti subito nel mondo materiale per incarnarsi sotto forma di esseri umani? O ci vuole del tempo, e in tal caso quanto, prima che possano giungere tra gli uomini? Qual è la frequenza con cui può accadere? Ci sono dei vincoli temporali. Tutto ciò che avviene nel mondo spirituale è soggetto a precisi vincoli temporali e regole, che vi saranno chiari se ve lo spiego con dei dati numerici. Per quanto riguarda coloro che si reincarnano dopo poco tempo, alla loro morte i preparativi per la loro reincarnazione sotto forma di esseri umani erano già stati fatti. Il tempo più breve in cui può avvenire è tre giorni. In alcuni casi ci vogliono tre mesi, in altri tre anni, trenta, trecento, e così via. Quindi cosa si può dire di queste regole temporali, e che caratteristiche hanno? Esse si basano su ciò di cui ha bisogno da un’anima il mondo materiale, il mondo dell’uomo, e sul ruolo ad essa destinato in questo mondo. Quando gli uomini si reincarnano sotto forma di esseri umani normali, il più delle volte la reincarnazione avviene molto velocemente perché il mondo dell’uomo ha urgente bisogno di persone normali; ecco dunque che nel giro di tre giorni vengono rimandati via e giungono in una famiglia completamente diversa da quella a cui sono appartenuti prima di morire. Poi ci sono alcuni che in questo mondo svolgono un ruolo speciale. “Speciale” si riferisce al fatto che nel mondo dell’uomo non c’è grande richiesta di queste persone; dato che non servono molte persone con questo ruolo, possono passare trecento anni. Vuol dire che quest’anima avviene arriva solo una volta ogni trecento anni, o addirittura tremila. Perché? Perché dato che nel mondo dell’uomo quel ruolo non è richiesto per trecento o tremila anni, queste anime vengono tenute da qualche parte nel mondo spirituale. Prendiamo Confucio. Egli ha avuto un profondo influsso sulla cultura tradizionale cinese e il suo arrivo ha influito enormemente sulla cultura, la conoscenza, la tradizione e il pensiero degli uomini di quel tempo. Ma una persona simile non è necessaria in ogni epoca, e così prima di reincarnarsi ha dovuto starsene ad aspettare nel mondo spirituale per trecento o tremila anni. Siccome il mondo dell’uomo non aveva bisogno di uno come lui, ha dovuto aspettare con le mani in mano perché c’erano pochissimi ruoli come il suo e per lui c’era pochissimo da fare. Così ha dovuto restarsene da qualche parte nel mondo spirituale per la maggior parte di quel tempo, a far niente, per poi essere mandato fuori quando il mondo dell’uomo ha avuto bisogno di lui. Tali sono le regole temporali del mondo spirituale sulla frequenza della reincarnazione per la maggior parte degli uomini. Che siano o meno persone ordinarie o speciali, il mondo spirituale ha opportune regole e prassi corrette per l’attuazione della reincarnazione, e si tratta di regole inviate da Dio e non decise o controllate dagli addetti o gli esseri del mondo spirituale. Questo ora l’avete capito, vero?
La reincarnazione di un’anima, il ruolo che ha in questa vita, la famiglia in cui nasce e l’esistenza che conduce sono strettamente legati alla sua vita precedente. Nel mondo dell’uomo entrano persone di ogni tipo, e i ruoli che ricoprono sono diversi, come pure i compiti che svolgono. Quali sono questi compiti? Alcuni vengono per saldare un debito: se nella vita precedente sono stati debitori di troppo denaro a qualcuno, vengono a restituire il debito in questa vita. Altri, invece, sono venuti a riscuotere un debito: nella vita precedente sono stati privati con l’inganno di troppe cose e troppo denaro e così, una volta giunti nel mondo spirituale, esso rende loro giustizia dando loro la possibilità di riscuotere i debiti in questa vita. Altri ancora sono venuti a ripagare un debito di gratitudine: nella vita precedente (ossia nella precedente reincarnazione) qualcuno è stato gentile con loro, e ricevendo la grande opportunità di reincarnarsi in questa vita, rinascono per saldare il loro debito di gratitudine. Altri, invece, rinascono in questa esistenza per reclamare delle vite. Le vite di chi? Di chi li ha uccisi nella vita precedente. In sintesi, la vita attuale di ogni individuo ha una stretta relazione con la sua vita passata; è un legame inscindibile. Significa che la vita attuale di ogni individuo è profondamente condizionata dalla sua vita precedente. Per esempio, supponiamo che in vita Zhang abbia raggirato Li sottraendogli una cospicua somma di denaro. Zhang è in debito con Li? Sì, e dunque è naturale che Li debba riscuotere il suo debito da Zhang? Perciò, dopo la loro morte, resta tra loro un debito da saldare. Quando si reincarnano e Zhang diventa un essere umano, come fa Li a riscuotere il debito? Una possibilità è che rinasca nei panni del figlio di Zhang. Zhang guadagna molto denaro e questo viene sperperato da Li. Per quanto denaro guadagni, il figlio Li lo sperpera. Per quanto guadagni non è mai abbastanza e nel frattempo il figlio, per un motivo o per l’altro, finisce sempre per spendere il denaro paterno in svariati modi. Zhang è confuso: “Perché questo mio figlio porta tanta sfortuna? Perché i figli degli altri si comportano così bene? Perché il mio non ha alcuna ambizione, è così inetto e incapace di guadagnare, e perché lo devo sempre mantenere? Dato che devo, lo manterrò, ma perché gli serve sempre altro denaro per quanto io gliene dia? Perché non è capace di lavorare onestamente anche solo per un giorno e invece fa tutt’altro (poltrire, mangiare, bere, andare con le prostitute e giocare d’azzardo)? Che cosa mai sta succedendo?” Poi ci pensa su un po’: “Può darsi che avessi un debito con lui in una vita precedente. Se è così, lo ripagherò! Andrà avanti allo stesso modo fino a quando l’avrò del tutto ripagato!” Potrebbe arrivare il giorno in cui Li, ormai superata la quarantina o la cinquantina, ha davvero recuperato il debito, e all’improvviso rinsavisce e si rende conto: “Non ho fatto una sola cosa buona nella prima metà della mia vita! Ho sperperato tutto il denaro che mio padre guadagnava. Devo cominciare ad essere una brava persona! Righerò diritto: sarò un uomo onesto, che vive rettamente, e non darò mai più dispiaceri a mio padre!” Perché gli viene questo pensiero? Perché d’un tratto cambia in meglio? Qual è il motivo? (Perché Li ha riscosso il proprio debito e Zhang ha pagato il suo.) C’è un rapporto di causa ed effetto. La storia è iniziata molto, molto tempo fa, prima della loro attuale vita, la vicenda della loro vita passata è stata riportata nel presente e nessuno dei due può biasimare l’altro. Qualunque cosa Zhang abbia insegnato al figlio, questi non l’ha mai ascoltato e non ha mai lavorato onestamente, nemmeno per un giorno, ma nel momento in cui il debito è stato ripianato non c’è stato bisogno che Zhang insegnasse nulla al figlio: ha capito da solo. Questo è un semplice esempio. Ce ne sono molti altri dello stesso tipo? (Sì.) Che cosa se ne può desumere? (Che si deve essere buoni e non commettere cattive azioni.) Che non si devono commettere cattive azioni e che ci sarà una punizione per le malefatte commesse! La maggior parte dei non credenti commette molte cattive azioni, e le malefatte vengono ripagate con una punizione, giusto? Ma la punizione è arbitraria? Per ogni atto commesso, la punizione che ne consegue ha una motivazione e una premessa logica. Pensi che non ti succederà nulla per aver raggirato qualcuno sottraendogli del denaro? Pensi che, dopo avergli rubato del denaro con l’inganno, non ci sarà alcuna ripercussione? Sarebbe impossibile: le conseguenze ci saranno eccome! Indipendentemente da chi si è e se si creda o meno all’esistenza di Dio, tutti devono assumersi la responsabilità del proprio comportamento e sopportare le conseguenze delle proprie azioni. A proposito di questo semplice esempio (Zhang che viene punito e Li risarcito), non è una soluzione equa? Quando si fanno cose di questo genere, è questo il risultato che si ottiene. È inscindibile dall’amministrazione del mondo spirituale. Sebbene siano non credenti, anche l’esistenza di coloro che non credono in Dio è soggetta a questo genere di editti e decreti celesti. Nessuno può sottrarvisi, e nessuno può evitare questa realtà.
Molti di coloro che non hanno fede sono convinti dell’esistenza di tutto ciò che è visibile agli esseri umani, ma non dell’esistenza di tutto ciò che non si può vedere o è molto lontano dagli uomini. Preferiscono non credere che ci siano un “ciclo della vita e della morte” e la “punizione”; così peccano e commettono il male senza rimorsi. Dopo, vengono puniti o si reincarnano sotto forma di animali. Le varie tipologie di persone appartenenti alla categoria dei non credenti cadono quasi tutte in questo circolo vizioso. Questo perché non sanno che il mondo spirituale è severo nell’amministrare tutti gli esseri viventi. Puoi anche non crederlo, ma è vero, perché nessun individuo o oggetto può sottrarsi alla sfera di ciò che Dio osserva con i Suoi occhi, e non c’è individuo o oggetto che possa sottrarsi alle regole e ai vincoli dei Suoi editti e decreti celesti. Pertanto, questo semplice esempio fa capire a tutti che, indipendentemente dal fatto che credano o meno in Dio, peccare e commettere il male è inaccettabile, e che ogni azione porta delle conseguenze. Quando chi ha sottratto denaro a un altro con l’inganno viene punito, la punizione è equa. Un comportamento diffuso come questo viene punito dal mondo spirituale, e la punizione viene somministrata in base ai decreti e agli editti celesti di Dio. Pertanto, i comportamenti gravemente criminosi e malvagi (stupro e saccheggio, frode e inganno, furto e rapina, omicidio e incendio doloso, eccetera) sono ancora maggiormente soggetti a una serie di punizioni di severità variabile. Che cosa prevedono queste punizioni di severità variabile? Alcune usano come metro della severità il tempo, mentre altre si servono di metodologie differenti e altre ancora hanno come criterio la scelta del luogo in cui si reincarnerà l’individuo. Prendiamo le persone che praticano il turpiloquio. Che cosa significa praticare il turpiloquio? Significa dire spesso parolacce agli altri e usare un linguaggio malevolo e offensivo. Di cosa è indice un linguaggio malevolo? Che chi lo usa ha un cuore turpe. Il linguaggio sboccato e offensivo per gli altri esce spesso dalla bocca di queste persone e reca gravi conseguenze. Dopo essere morti e aver ricevuto la dovuta punizione, potrebbero rinascere muti. Ci sono persone che da vive sono molto calcolatrici, approfittano spesso degli altri; i loro piccoli intrighi sono particolarmente ben pianificati e arrecano molti danni al prossimo. Queste persone potrebbero rinascere degli idioti o disabili mentali. Ci sono persone che si immischiano spesso nella sfera privata degli altri; i loro occhi vedono molte cose di cui non dovrebbero venire a conoscenza, e vengono a sapere molte cose che non dovrebbero sapere. Di conseguenza, potrebbero rinascere ciechi. Ci sono persone che in vita sono molto agili, vengono spesso alle mani e fanno molte cose malvagie. Per tale motivo potrebbero rinascere disabili, storpie o prive di un braccio, oppure gobbe o con il collo torto, zoppe o con una gamba più corta dell’altra, e così via. Queste persone sono state assoggettate a punizioni diverse in base alla gravità delle malvagità commesse da vive. E perché secondo voi ci sono persone strabiche? Ce ne sono molte? Di questi tempi non sono poche. Alcuni sono strabici perché nella vita passata hanno usato troppo gli occhi e fatto troppe cose cattive, e per questo motivo in questa vita sono nati strabici e, nei casi gravi, persino ciechi. Questa è la punizione! Ci sono persone che fino alla morte vanno d’accordo con gli altri, fanno del bene per i loro cari, amici, colleghi o persone a loro legate. Fanno beneficenza e assistono gli altri o li sostengono economicamente, e gli altri hanno un’altissima opinione di loro. Quando tornano nel mondo spirituale, non vengono punite. Se un miscredente non viene punito in alcun modo, significa che è stato una persona molto buona. Invece di credere nell’esistenza di Dio, queste persone credono solo nel Vecchio uomo in cielo, convinte come sono che sopra di loro ci sia uno spirito intento a osservare tutto ciò che fanno. È l’unica cosa in cui credono. Il risultato è che sono persone che si comportano molto meglio, benevole e caritatevoli; quando alla fine tornano nel mondo spirituale, esso le tratta molto bene, e si reincarnano presto. Quando rinascono, in che tipo di famiglia vengono mandate? Anche se non è ricca, è una famiglia che non conosce il male, con rapporti armoniosi, nel cui ambiente queste persone reincarnate trascorrono giornate serene e felici, in cui tutti sono gioiosi e vivono una buona vita. Giunte all’età adulta hanno una famiglia numerosa, con figli di talento e di successo, e la loro famiglia gode della buona sorte; e questa riuscita è enormemente legata alla loro vita precedente. In altre parole, la destinazione di un uomo dopo la morte, dove si reincarna, se sarà maschio o femmina, la sua missione, cosa gli accadrà nella vita, gli ostacoli che dovrà affrontare, le fortune di cui godrà, chi incontrerà, che ne sarà di lui – nessuno può prevederlo, evitarlo né sottrarvisi. Significa che qualunque cosa ti succeda, in qualunque modo e con qualunque mezzo tu cerchi di evitarla, dopo che la tua vita è stata stabilita non hai modo di contravvenire al decorso che Dio ha determinato per te nel mondo spirituale, poiché nel momento in cui ti sei reincarnato il destino che avrà la tua vita è già stabilito. Che sia positivo o negativo, ognuno deve accettarlo e andare avanti. È una situazione che nessuno di coloro che vivono in questo mondo può evitare, e non vi è situazione più reale di questa. Avete capito tutti ciò che ho detto sin qui, vero?
Ora che avete compreso tutte queste cose, vi è chiaro che Dio ha forme molto severe e rigorose di controllo e di amministrazione del ciclo della vita e della morte dei non credenti? Per prima cosa, nella dimensione spirituale ha emanato vari editti, decreti e sistemi celesti che una volta proclamati vengono rigorosamente applicati, come da Lui prescritto, da esseri che nel mondo spirituale ricoprono diverse posizioni ufficiali, e che nessuno oserebbe contravvenire. Così, nel ciclo della vita e della morte dell’umanità nel mondo dell’uomo, indipendentemente dal fatto che ci si reincarni in un animale o in un essere umano, vi sono leggi per entrambi. Poiché tali leggi promanano da Dio, nessuno osa trasgredirle, né può farlo. È solo a causa di questa sovranità di Dio e dell’esistenza di queste leggi che il mondo materiale visibile agli uomini è regolare e ordinato; è solo grazie a questa sovranità di Dio che l’umanità può coesistere pacificamente con l’altro mondo ad essa del tutto invisibile e vivere in armonia con esso. Tutto questo è inscindibile dalla sovranità di Dio. Dato che una volta giunta al termine l’esistenza carnale di un uomo l’anima è ancora in vita, cosa accadrebbe se fosse priva dell’amministrazione di Dio? Vagherebbe ovunque, insinuandosi dappertutto, arrivando addirittura a danneggiare le cose viventi che si trovano nel mondo degli uomini. Il danno non riguarderebbe soltanto il genere umano, ma potrebbe interessare anche le piante e gli animali. Ma i primi a subirlo sarebbero gli uomini. Se questo dovesse accadere, se una di queste anime fosse priva di amministrazione e recasse davvero danni agli uomini commettendo atti malvagi, in seguito quell’anima subirebbe un trattamento adeguato anche nel mondo spirituale: se la situazione fosse grave, l’anima cesserebbe ben presto di esistere e verrebbe distrutta. Qualora possibile, invece, verrebbe collocata in un altro luogo e poi reincarnata. In altre parole, l’amministrazione delle varie anime da parte del mondo spirituale segue degli ordini e si svolge secondo delle fasi e delle regole. È solo grazie ad essa che il mondo materiale dell’uomo non è caduto nel caos, che l’umanità del mondo materiale ha una mentalità e un raziocinio normali e una vita carnale ordinata. Solo a seguito di una vita normale come questa coloro che vivono nella carne potranno continuare a prosperare e a riprodursi di generazione in generazione.
Cosa ne pensate delle parole che avete appena ascoltato? Vi giungono nuove? Che impressioni avete degli argomenti della condivisione di oggi? A parte il fatto che sono nuovi, cos’altro vi suscita? (Gli uomini devono comportarsi bene, e ci rendiamo conto che Dio è grande e deve essere riverito.) (Subito dopo aver ascoltato la comunicazione di Dio su come Egli dispone la fine delle diverse categorie di uomini, da un lato sento che la Sua indole non tollera alcun torto e che devo temerLo; e dall’altro, sapendo quali persone Egli gradisca e quali no, voglio essere tra coloro che gradisce.) Avete capito che le azioni di Dio in questo ambito seguono dei principi? In base a quali principi agisce? (Egli determina la fine degli uomini in base a tutto ciò che fanno.) Questo ha a che fare con gli esiti diversi dei non credenti di cui abbiamo appena parlato. Nel caso dei non credenti, il principio che sottende le azioni di Dio è ricompensare i buoni e punire i malvagi? Ci sono eccezioni? (No.) Capite che c’è un principio che governa le Sue azioni? I non credenti non credono davvero in Lui, non si sottopongono alle Sue disposizioni e, oltre a essere inconsapevoli della Sua sovranità, non Lo riconoscono. Quel che è peggio, Lo profanano, Lo bestemmiano e sono ostili verso coloro che credono in Lui. Nonostante questo loro atteggiamento verso Dio, la Sua amministrazione dei non credenti non esula dai Suoi principi; Egli li amministra in modo ordinato secondo i Suoi principi e la Sua indole. Che cosa pensa della loro ostilità? Pensa che sia ignoranza! Così ha fatto in modo che questi individui (ossia la maggior parte dei non credenti) in passato si reincarnassero sotto forma di animali. Cosa sono dunque i non credenti ai Suoi occhi? Sono tutti bestie. Dio amministra anche le bestie e non solo il genere umano, e per queste persone applica gli stessi principi. Persino nel modo in cui Dio le amministra è comunque visibile la Sua indole, come lo sono le Sue leggi, alla base del Suo dominio su tutte le cose. Vedete dunque la sovranità di Dio nei principi che usa per amministrare i non credenti e di cui ho appena parlato? Vedete la Sua indole giusta? (Sì.) In altre parole, Dio agisce in conformità ai Propri principi e alla Propria indole, qualunque sia la cosa di cui Si occupa tra tutte quelle di cui Si occupa. È questa la Sua essenza. Egli non infrangerebbe con noncuranza i decreti o gli editti celesti da Lui Stesso stabiliti solo perché considera gli uomini di questo tipo delle bestie. Agisce secondo i principi e senza la minima traccia di avventatezza, e le Sue azioni non sono minimamente influenzate da alcun fattore. Tutto ciò che fa, lo fa in conformità ai Propri principi. Questo perché Dio possiede l’essenza di Dio Stesso, un aspetto della Sua essenza che non possiede alcun essere del creato. Dio è coscienzioso e responsabile nello sbrigare, coordinare, gestire, amministrare e regolamentare ogni oggetto, individuo ed essere vivente tra tutte le cose che ha creato, e nel farlo non è mai maldestro né mai lo è stato. Nei confronti di coloro che sono buoni, è benevolo e gentile; a coloro che sono malvagi infligge punizioni spietate; e per i vari esseri viventi, dà disposizioni opportune con tempestività e regolarità in base ai diversi requisiti che il mondo dell’uomo presenta in momenti temporali diversi, affinché questi vari esseri viventi si reincarnino in maniera ordinata in base al loro ruolo, e si muovano tra il mondo materiale e il mondo spirituale in maniera metodica.
La morte di un essere vivente (il termine di una vita fisica) significa il suo passaggio dal mondo materiale al mondo spirituale, mentre la nascita di una nuova vita fisica significa la venuta di un essere vivente dal mondo spirituale al mondo materiale, dove questi ha cominciato a intraprendere e svolgere il proprio ruolo. Che si tratti della partenza o dell’arrivo di un essere, una e l’altra sono inseparabili dall’opera del mondo spirituale. Quando un uomo entra nel mondo materiale, nel mondo spirituale Dio ha già dato disposizioni e definizioni idonee riguardo alla famiglia in cui andrà, all’epoca e all’ora in cui arriverà e al ruolo che svolgerà. Così l’intera vita di questa persona (le cose che fa e le strade che imbocca) procede in conformità alle disposizioni date nel mondo spirituale, senza il minimo scostamento. Inoltre, il momento in cui una vita fisica giunge al termine e il modo e il luogo in cui finisce sono chiari e discernibili al mondo spirituale. Dio governa il mondo materiale e anche il mondo spirituale, e non posticiperà mai un normale ciclo della vita e della morte di un’anima, e del pari non potrebbe in alcun caso commettere errori nel disporre tale ciclo. Ognuno degli addetti insigniti delle cariche ufficiali del mondo spirituale svolge il proprio compito e fa quel che deve fare, in conformità alle istruzioni e alle regole di Dio. È il motivo per cui, nel mondo dell’umanità, ogni fenomeno materiale osservato dall’uomo è ordinato e senza caos. È tutto dovuto al governo ordinato di Dio su tutte le cose, come pure al fatto che la Sua autorità regna su ogni cosa. Il Suo dominio comprende il mondo materiale in cui l’uomo vive e anche il mondo spirituale invisibile che c’è dietro all’umanità. Pertanto, se gli uomini desiderano avere una vita buona e sperano vivere in un bell’ambiente, oltre ad avere a disposizione l’intero mondo materiale visibile devono avere a disposizione anche il mondo spirituale, che non è visibile a nessuno, che governa ogni essere vivente per conto dell’umanità, e che è ordinato. Dicendo che Dio è la fonte di vita per tutte le cose, non abbiamo quindi arricchito la nostra consapevolezza e comprensione dell’espressione “tutte le cose”? (Sì.)
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico X”